La ChiacchiARIAta con Ernesto Caccavale
di Sergio Fedele (da: Napoli Punto a Capo )
Ci avviciniamo al 18 settembre e alla manifestazione a Piazza Municipio.Proseguono le nostre chiacchiARIAte ,interviste finalizzate a un coinvolgimento massimo sul problema prioritario dell’aria avvelenata a Napoli.

Na poli Punta a Capo, dopo aver "ascoltato": CicelynChiosiD’AntonioDel VecchioMazzoniMarfellaMacrydi Gennaro, OddatiLegora de Feo, Impegno, ScuottoPreziosoMonorchioDassattiMignognaRanieriAmbrosinoPeperoni e Esposito, intervista oggi Ernesto Caccavale, portavoce Regionale del PdL.
Una voce, quindi, significativa che conferma un’altra partecipazione autorevole alla manifestazione del 18 settembre.

1. A Napoli si vive due anni di meno rispetto alle altre città Italiane; infatti in Italia mediamente gli uomini vivono 78 anni (a Napoli 76),le donne 84 (a Napoli 82).La principale motivazione per tale differenza, secondo la maggioranza di esperti, è collegata all’aria che respiriamo. Questo gravissimo dato, a Suo avviso dovrebbe determinare una priorità per le Istituzioni locali? E perché le Istituzioni locali non “sentono” tale priorità?

Perchè purtroppo la politica da troppo tempo è diventata intermediazione di interessi più o meno mascherati e compravendita di clientele. In una parola l’utilizzo del denaro pubblico allo scopo di costruire potere personale. E il problema dell’aria, purtroppo, non risponde a questo schema, se non per iniziative demagogiche quanto inutili, come quella delle sedicenti "domeniche ecologiche". Una vera presa in giro dei cittadini, visto che tutti sanno che quel provvedimento non serve a nulla e anzi crea solo disagi ai napoletani onesti che rispettano il divieto.

2. Perché la maggioranza dei cittadini napoletana è passiva rispetto alla situazione dell’ARIA avvelenata a Napoli? È un modo per rimuovere il problema o è la dimostrazione assoluta dello scarsissimo senso civico medio dei napoletani?

Purtroppo la maggioranza dei cittadini napoletani è passiva rispetto a molti dei problemi che li colpiscono, direttamente ed indirettamente e le cause sono molteplici. In primis, ancora una volta, la cattiva politica che vuole "cloroformizzare" la gente non informandola o peggio disinformandola, al fine di poter "comprare" il loro consenso più semplicemente. In sostanza, meglio tenerli "sudditi" piuttosto che farli diventare veri "cittadini", consapevoli dei propri diritti. I napoletani sono ormai, un pò per loro natura, un pò per acquisita rassegnazione, portati ad affrontare solo i problemi che li attanagliano nell’immediato. E l’aria sembra non esserlo finchè non cominciano le malattie di questo o di quel componente della propria famiglia. Ma anche i mezzi di informazione locali spesso hanno le loro responsabilità, per negligenza, sciatteria o peggio piaggeria verso il potente di turno. Ma questo è un tema ancora più ampio e riguarda non solo l’aria ma molti temi scottanti della nostra realtà quotidiana.

3. Le tematiche ambientali sono quasi totalmente lasciate a movimenti radicali che molto spesso, per l’estremismo delle loro posizioni, diventano inefficaci e marginalizzati. Cosa ne pensa di questi movimenti. Si dovrebbe saldare l’azione tra questi movimenti estremi e i cittadini moderati su tematiche quali le condizioni dell’ARIA?

Ritengo assolutamente di no. Perchè proprio quei movimenti ambientalisti estremisti sono parte del problema e non della soluzione. Sono ideologicamente contrari al progresso e vogliono farci tornare al MedioEvo. Un pò come le stupide "domeniche ecologiche": tutti a piedi, come fosse una punizione invece che una scelta condivisa.

4. Associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati, rettori sembrano non interessarsi a questo problema. Non ritiene che anche per loro dovrebbe divenire un obiettivo primario per le conseguenze che determina dal punto di vista etico, sociale, economico, sanitario?

Ne sono assolutamente convinto. Lasciando l’etica a chi è più bravo di me, le ripercussioni sulla salute dei napoletani delle pessime condizioni dell’aria possono solo aggravare il peso economico della Sanità campana e senza cinismo si può dire che ci vanno di mezzo anche le tasche di tutti noi cittadini che paghiamo le tasse. Un vero disastro sul quale sarà il caso che si svegli anche la Napoli che conta.

5. Conosce chi è l’assessore all’ambiente al Comune di Napoli? Come valuta il suo comportamento di chiusura su questo argomento, avendo rifiutato per oltre due anni un confronto specifico con numerose associazioni civiche sull’inquinamento dell’ARIA napoletana e avendo non preso in assoluta considerazione proposte di merito e di metodo che gli sono state consegnate? Ritiene più grave la responsabilità ambientale o la responsabilità civica in questo caso?

Non lo conosco personalmente, ma aver rifiutato per due anni un confronto con le associazioni sul problema dell’aria è una conferma di quello che dicevo all’inizio, e cioè le gravi responsabilità della politica, della cattiva politica, brava solo a spendere e spandere il denaro dei cittadini, nella migliore delle ipotesi senza risultati, nel caso della Giunta Iervolino, con il fine di accrescere le clientele questuanti ai quali distribuire elemosine. Prendo a prestito il vostro slogan: a quando Napoli punto e a capo?

6. Lei sa che i fondi europei non hanno prodotto alcun aumento di “ricchezza” nella nostra Regione. Sa che la prima “denuncia” è la polverizzazione di queste risorse. Sarebbe d’accordo a destinare oltre la metà di questi fondi a un progetto “ambientale” soprattutto finalizzato all’ARIA che respiriamo e all’ACQUA del Golfo di Napoli?

I fondi europei al Sud ed in Campania in particolare sono stati, purtroppo, fonte nella migliore delle ipotesi di spreco di risorse pubbliche, nella peggiore e non infrequente delle ipotesi di corruttela ed inquinamento dei princìpi che regolano un sano mercato. Sono favorevole a destinare anche la metà di questi fondi all’aria e all’acqua a patto che vengano impiegati per defiscalizzare progetti imprenditoriali innovativi e realizzabili, indirizzati alla pulizia dell’aria ed alla depurazione dell’acqua. Solo con la ricerca libera e le nuove tecnologie, attraverso l’essenziale apporto dell’impresa privata, potremo affrontare con successo questa situazione.

7. Mi dica velocemente un problema maggiore di questo dell’ARIA che a suo avviso merita una priorità maggiore.

Lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro, veri e non assistiti, abbassare le tasse e dare spazio alla libera impresa privata. Anche la questione dell’aria potrà essere adeguatamente affrontata e forse risolta muovendosi in questa direzione. Pensare che le Amministrazioni Pubbliche, di qualunque colore siano, possano essere in grado di risolvere un problema così grande è una pia illusione. Il Pubblico deve solo regolare e porre le condizioni ideali perchè il Privato possa dar spazio alla propria capacità di creare economia e lavoro, senza arrecare nocumento agli altri. Ed anche per l’aria è così.

8. A Suo avviso le Istituzioni locali che hanno determinato una situazione di controlli inefficaci, di mancanza di un piano d’intervento, di chiusura verso i cittadini che volevano dare un contributo per affrontare il problema sono perseguibili penalmente per disastro ambientale? E pensa che dovrebbero rispondere in qualche modo per tali comportamenti?

Sul piano penale sarà la magistratura (che speriamo possa essere autenticamente indipendente da logiche politiche) a stabilirlo. Ma dobbiamo essere noi a far sì che questi signori rispondano dei loro comportamenti, principalmente sul piano politico, spazzandoli via con il voto democratico. I napoletani si ricordino bene di questi problemi quando saranno chiamati, molto presto, alle urne per rinnovare il Consiglio Comunale di Napoli e per eleggere un nuovo Sindaco.

9. Lei sa che il Comune di Napoli qualche anno fa aderì all’elenco delle 400 città europee che si impegnarono a ridurre l’inquinamento cittadino a valoro ancora più bassi di quelli stabiliti nel protocollo 20/20/20? Conosce qualche iniziativa fatta dal Comune di Napoli per rispettare questo intendimento?

Sono un fedele ed accanito seguace di Napoli punto a capo e di quest’impegno del Comune di Napoli (una specie di promessa di Pulcinella) sono venuto a conoscenza grazie a voi. Sulle iniziative fatte (vedi le ideologiche ed inutili domeniche ecologiche, di cui ho già detto) e soprattutto di quelle non fatte, stendiamo un velo pietoso.

10. Secondo lei i principali giornali locali danno sufficiente e giusto spazio al problema ARIA? Potrebbero fare di più per coinvolgere maggiormente i cittadini e pressare le Istituzioni?

Assolutamente sì, solo con la conoscenza del problema, la consapevolezza della gravità e la sensibilizzazione di tutti, potremo fare qualche passo in avanti. Ma, come ho già detto, i mezzi di informazione locali hanno serie responsabilità al riguardo, per ragioni molteplici che riassumerei in negligenza, sciatteria e/o piaggeria verso il potente di turno.

11. Lei preferirebbe che le poche risorse disponibili per Napoli fossero investite nel Forum delle Culture oppure in un progetto, portato a termine, che doti la città di un sistema ramificato di colonnine elettriche per far decollare l’utilizzo delle auto elettriche che non inquinano e il porto di Napoli di banchine attrezzate che consentirebbero di abbattere i fumi delle navi, principale fattore di inquinamento urbano dell’aria?

Sono due ottime idee e credo anche non difficili da realizzare. Ma se diamo spazio alla libera ricerca ed all’innovazione tecnologica, e diamo le giuste e legittime convenienze all’impresa privata che vuole applicarsi alla questione, di idee ne verranno tantissime.

12. Ha qualche proposta specifica sul problema ARIA AVVELENATA?

Credo che siano proprio i fumi delle grandi navi da crociera (e non) a creare la parte preponderante dell’inquinamento dell’aria. e su questo le soluzioni potrebbero essere molteplici, senza ostacolare i turisti (che oggi sono purtroppo molto pochi) che vogliono visitare la nostra bella ma sventurata città.

13. Pensa sia giusto organizzare la manifestazione che abbiamo deciso il 18 Settembre a Piazza Municipio su questo tema con l’obiettivo di cercare di sensibilizzare i cittadini a una partecipazione attiva maggiore e nella quale saranno presentate alcune proposte di merito e di metodo?Lei parteciperà?Coinvolgerà altri cittadini?

La manifestazione è più che giusta, vi parteciperò di slancio e mobiliterò tutti gli amici che il mio ruolo politico mi consentirà. Come ho già detto, tutto quello che coinvolge i cittadini, li informa e li sensibilizza è di per sè meritorio. A maggior ragione per l’aria che respiriamo.

14. Se Lei fosse il prossimo candidato Sindaco della nostra città, cosa farebbe per questo problema?

Immaginerei subito un grande concorso di idee aperto a tutti, con la prospettiva concreta di premiare i migliori progetti imprenditoriali attraverso una forte defiscalizzazione.

7/9/2010
  
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