Cronaca
La ChiacchiARIAta con Paolo Macry
di Sergio Fedele (da: Napoli Punto a Capo )
La seconda settimana delle chiacchiARIAte di Napoli Punto a Capo riprende con una voce, un cervello e... una penna autorevole della nostra città, il professor Paolo Macry, editorialista del Corriere del Mezzogiorno.
Precedentemente sono stai intervistati: Edoardo Cicelyn, Fabio Chiosi. Mariano D’Antonio. Arturo Del Vecchio, Erminia Mazzoni, Antonio Marfella.

1. A Napoli si vive due anni di meno rispetto alle altre città Italiane; infatti in Italia mediamente gli uomini vivono 78 anni (a Napoli 76), le donne 84 (a Napoli 82).La principale motivazione per tale differenza, secondo la maggioranza di esperti, è collegata all’aria che respiriamo. Questo gravissimo dato, a Suo avviso dovrebbe determinare una priorità per le Istituzioni locali? E perché le Istituzioni locali non “sentono” tale priorità?

Le istituzioni locali, al momento, sembrano vivere in un loro mondo e anche in un loro tempo. A Napoli i cantieri dell’ordinaria manutenzione urbana restano aperti anni e anni, invece che settimane, condannando i cittadini a quotidiane angustie. Figurarsi se i nostri amministratori si pongono il problema strategico e generazionale dell’inquinamento atmosferico. La città risulta senza governo, al livello del suolo e al livello dell’aria. Per quanto delittuosa, è la verità.

2 Perché la maggioranza dei cittadini napoletana è passiva rispetto alla situazione dell’ARIA avvelenata a Napoli? È un modo per rimuovere il problema o è la dimostrazione assoluta dello scarsissimo senso civico medio dei napoletani?

Malauguratamente, la maggioranza dei cittadini napoletani ha un atteggiamento passivo rispetto ad una quantità di problemi immediati. Non c’è da stupirsi più di tanto che sottovaluti i danni epidemiologici del malgoverno. Del resto anche il senso civico è una risorsa cumulativa. L’indifferenza, come la reattività, nascono dall’esperienza.

3 Le tematiche ambientali sono quasi totalmente lasciate a movimenti radicali che molto spesso, per l’estremismo delle loro posizioni, diventano inefficaci e marginalizzati. Cosa ne pensa di questi movimenti. Si dovrebbe saldare l’azione tra questi movimenti estremi e i cittadini moderati su tematiche quali le condizioni dell’ARIA?

Il radicalismo ambientalista costituisce anch’esso una vicenda di cattiva politica. E tanto peggiore, dato il carattere primario dei temi in questione. Sono del tutto contrario ad un dialogo con simili posizioni. Al contrario, i problemi dell’ambiente andrebbero calati sul piano empirico dei fatti e delle soluzioni possibili. Alle persone ragionevoli non dovrebbe importare nulla delle nicchie di potere nelle quali si collocano i "radicali". Tanto più che fortunatamente l’opinione pubblica sembra averli abbandonati.

4 Associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati, rettori sembrano non interessarsi a questo problema. Non ritiene che anche per loro dovrebbe divenire un obiettivo primario per le conseguenze che determina dal punto di vista etico, sociale, economico, sanitario?

Anche le associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati, rettori hanno altri problemi (e talvolta poco commendevoli interessi) da curare.

5 Conosce chi è l’assessore all’ambiente al Comune di Napoli? Come valuta il suo comportamento di chiusura su questo argomento, avendo rifiutato per oltre due anni un confronto specifico con numerose associazioni civiche sull’inquinamento dell’ARIA napoletana e avendo non preso in assoluta considerazione proposte di merito e di metodo che gli sono state consegnate? Ritiene più grave la responsabilità ambientale o la responsabilità civica in questo caso?

Posso solo dire che non mi aspetto molto (stavo per scrivere nulla) dall’attuale giunta comunale.

6 Lei sa che i fondi europei non hanno prodotto alcun aumento di “richezza” nella nostra Regione. Sa che la prima “denuncia” è la polverizzazione di queste risorse. Sarebbe d’accordo a destinare oltre la metà di questi fondi a un progetto “ambientale” soprattutto finalizzato all’ARIA che respiriamo e all’ACQUA del Golfo di Napoli?

Mi accontenterei di una quota anche minore. La dissipazione dei fondi europei è la colpa più grave delle ultime amministrazioni regionali.

7 Mi dica velocemente un problema maggiore di questo dell’ARIA che a suo avviso merita una priorità maggiore.

Ambiente e connessi rischi epidemiologici sono senz’altro il problema numero uno.

8 A Suo avviso le Istituzioni locali che hanno determinato una situazione di controlli inefficaci, di mancanza di un piano d’intervento, di chiusura verso i cittadini che volevano dare un contributo per affontare il problema sono perseguibili penalmente per disastro ambientale? E pensa che dovrebbero rispondere in qualche modo per tali comportamenti?

Non so se e quali reati di ordine penale esistano su questo piano. Ma se c’è una possibilità del genere, è ovvio che i nostri amministratori se ne sono macchiati ampiamente. Certo, ci vorrebbe una class action. O qualcosa del genere.

9 Lei sa che il Comune di Napoli qualche anno fa aderì all’elenco delle 400 città europee che si impegnarono a ridurre l’inquinamento cittadino a valori ancora più bassi di quelli stabiliti nel protocollo 20/20/20? Conosce qualche iniziativa fatta dal Comune di Napoli per rispettare questo intendimento?

Non sapevo di questo impegno. Quanto alle iniziative concrete, possiamo citare l’implementazione del traffico o la mancata raccolta differenziata?

10 Secondo lei i principali giornali locali danno sufficiente e giusto spazio al problem ARIA? Potrebbero fare di più per coinvolgere maggiormente i cittadini e pressare le Istituzioni?

No, la stampa tratta solo parzialmente questi temi. O li tratta come fossero routine.

11 Lei preferirebbe che le poche risorse disponibili per Napoli fossero investite nel Forum delle Culture oppure in un progetto, portato a termine, che doti la città di un sistema ramificato di colonnine elettriche per far decollare l’utilizzo delle auto elettriche che non inquinano e il porto di Napoli di banchine attrezzate che consentirebbero di abbattere i fumi delle navi, principale fattore di inquinamento urbano dell’aria?

Sono molto dubbioso su iniziative come quella del Forum. E naturalmente il tema dell’inquinamento viene ben prima. Ma non sono sicuro che il modo migliore sia mettere in concorrenza iniziative così diverse, anche sul piano finanziario.

12 Ha qualche proposta specifica sul problema ARIA AVVELENATA?

Credo che si tratti di temi che richiedono competenze ampie e soprattutto aggiornate. Altrimenti finiamo nel calderone degli ambientalisti della domenica.

13 Pensa sia giusto organizzare la manifestazione che abbiamo deciso il 18 Settembre a Piazza del Plebiscito su questo tema con l’obiettivo di cercare di sensibilizzare i cittadini a una partecipazione attiva maggiore e nella quale saranno presentate alcune proposte di merito e di metodo? Lei parteciperà? Coinvolgerà altri cittadini?

Giustissimo. E parteciperò.

14 Se Lei fosse il prossimo candidato Sindaco della nostra città,cosa farebbe per questo problema?

Un candidato sindaco dovrebbe inserire nel proprio programma anche un tema del genere, ma un tema del genere sarà l’ultimo ad essere preso in considerazione. A destra come a sinistra.

www.napolipuntoacapo.it
13/8/2010
  
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