Cronaca
La ChiacchARIAta con Edoardo Cicelyn
di Sergio Fedele (da: Napoli Punto a Capo (www.napolipuntoacapo.it))
A Napoli si vive due anni di meno rispetto alle altre città Italiane; infatti in Italia mediamente gli uomini vivono 78 anni ( a Napoli 76), le donne 84 ( a Napoli 82). La principale motivazione per tale differenza,  secondo la maggioranza di esperti, è collegata all’aria che respiriamo.

Questo gravissimo dato, a Suo avviso dovrebbe determinare una priorità per le Istituzioni locali? E perché le Istituzioni locali non “sentono” tale priorità?

Dovrebbe essere una priorità, come in genere dovrebbe essere il primo punto di qualsiasi programma amministrativo a Napoli e in Campania il tema della qualità della vita. Purché ci si intenda sul concetto moderno di qualità: un ambiente salubre deve poter proteggere e stimolare sia la vita reale sia la vita immaginata e immaginabile.

2. Perché la maggioranza dei cittadini napoletani è passiva rispetto alla situazione dell’ARIA avvelenata a Napoli? È un modo per rimuovere il problema o è la dimostrazione assoluta dello scarsissimo senso civico medio dei napoletani?

Perché la società civile napoletana si manifesta politicamente quasi sempre solo in modo incivile. Contro qualcosa o qualcuno e quasi mai a favore di qualcosa.

3. Le tematiche ambientali sono quasi totalmente lasciate a movimenti radicali che molto spesso, per l’estremismo delle loro posizioni, diventano inefficaci e marginalizzati. Cosa ne pensa di questi movimenti. Si dovrebbe saldare l’azione tra questi movimenti estremi e i cittadini moderati su tematiche quali le condizioni dell’ARIA?

Come dice Zizek, un filosofo slloveno, la sinistra contemporanea (quella estrema, la vera sinistra, per intenderci) definisce se stessa stressando il sistema con richieste impossibili. Ci sono temi, come la lotta all’inquinamento, che devono restare irrisolti all’infinito, perché la soluzione vera appare esattamente come quell’impossibile che serve a garantire la sopravvivenza del discorso radicale.

4. Associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati, rettori sembrano non interessarsi a questo problema. Non ritiene che anche per loro dovrebbe divenire un obiettivo primario per le conseguenze che determina dal punto di vista etico, sociale, economico, sanitario?

Come non essere d’accordo?

5. Conosce chi è l’assessore all’ambiente al Comune di Napoli? Come valuta il suo comportamento di chiusura su questo argomento, avendo rifiutato per oltre due anni un confronto specifico con numerose associazioni civiche sull’inquinamento dell’ARIA napoletana e avendo non preso in assoluta considerazione proposte di merito e di metodo che gli sono state consegnate? Ritiene più grave la responsabilità ambientale o la responsabilità civica in questo caso?

Ho la sensazione che l’assessore, qualunque assessore, possa davvero poco. Ascoltare e dialogare sarebbero però imperativi della democrazia.

6. Lei sa che i fondi europei non hanno prodotto alcun aumento di “ricchezza” nella nostra Regione. Sa che la prima “denuncia” è la polverizzazione di queste risorse. Sarebbe d’accordo a destinare oltre la metà di questi fondi a un progetto “ambientale” soprattutto finalizzato all’ARIA che respiriamo e all’ACQUA del Golfo di Napoli?

Sono pronto a scommettere che, passata la sbornia elettorale, si investiranno le risorse europee, come d’altronde ha fatto anche Bassolino, per provare a inventare lavoro e sviluppo. E che lo si farà, come sempre, con l’acqua alla gola, cercando quei progetti canterializzabili subito o al più presto.

7. Mi dica velocemente un problema maggiore di questo dell’ARIA che a suo avviso merita una priorità maggiore?

Se intendiamo il problema anche nel suo significato traslato di “qualità della vita”, diciamo che tutte le democrazie occidentali devono comprendere che il governo del “Bios” è l’orizzonte ultimo e inaggirabile di ogni politica moderna.

8. A Suo avviso le Istituzioni locali che hanno determinato una situazione di controlli inefficaci, di mancanza di un piano d’intervento, di chiusura verso i cittadini che volevano dare un contributo per affontare il problema sono perseguibili penalmente per disastro ambientale? E pensa che dovrebbero rispondere in qualche modo per tali comportamenti?

Francamente non so come rispondere. Penso che l’amministrazione napoletana sia storicamente destinata a fallire sempre e comunque, essendo intrattabile la materia sociale che dovrebbe plasmare.

9. Lei sa che il Comune di Napoli qualche anno fa aderì all’elenco delle 400 città europee che si impegnarono a ridurre l’inquinamento cittadino a valori ancora più bassi di quelli stabiliti nel protocollo 20/20/20? Conosce qualche iniziativa fatta dal Comune di Napoli per rispettare questo intendimento?

No, ma potrebbe essere mia ignoranza.

10. Secondo lei i principali giornali locali danno sufficiente e giusto spazio al problem ARIA? Potrebbero fare di più per coinvolgere maggiormente i cittadini e pressare le Itituzioni?

Ci si aspetta dai giornali un po’ di passione civile e magari anche un po’ di verità. E in un certo senso aria nuova.

11. Lei preferirebbe che le poche risorse disponibili per Napoli fossero investite nel Forum delle Culture oppure in un progetto, portato a termine, che doti la città di un sistema ramificato di colonnine elettriche per far decollare l’utilizzo delle auto elettriche che non inquinano e il porto di Napoli di banchine attrezzate che consentirebbero di abbattere i fumi delle navi, principale fattore di inquinamento urbano dell’aria?

Non riesco a vedere l’alternativa. Da cittadino napoletano mi auguro che entrambi i progetti siano perseguiti con forza e intelligenza. Allo stato attuale, né l’uno né l’altro colpiscono la mia immaginazione.

12. Ha qualche proposta specifica sul problema ARIA AVVELENATA?

Francamente no. Ma sono davvero incompetente.

13. Pensa sia giusto organizzare la manifestazione che abbiamo deciso il 18 Settembre a Piazza del Plebiscito su questo tema con l’obiettivo di cercare di sensibilizzare i cittadini a una partecipazione attiva maggiore e nella quale saranno presentate alcune proposte di merito e di metodo? Lei parteciperà? Coinvolgerà altri cittadini?

Mi piacciono sempre le manifestazioni. Sono un osservatore solidale ma poco partecipante.

14. Sarebbe possibile organizzare al Madre una mostra su “Aria e Arte”?

Non saprei. Intanto il 23 settembre inauguriamo una mostra dal titolo “Trasparenze. L’Arte per l’Energia rinnovata”, che come si capisce è un tentativo di raccontare attraverso opere d’arte contemporanea la necessità di pensare un mondo più pulito. Siete ovviamente tutti invitati.

15. A Suo avviso come può il mondo dell’arte dare un contributo per la soluzione di questi problemi?

Purtroppo l’arte non ha mai risolto problemi. Magari ne ha posto qualcuno. Quella contemporanea per esempio ha lavorato molto sul concetto di riciclo e riuso dei materiali. Un tema, credo, ancor oggi centrale nelle nostre società.


Il Corriere del Mezzogiorno, a firma di Alessandro Chetta ha pubblicato questo commento all'intervista rilasciata da Cicelyn a Sergio Fedele.

NAPOLI - Il Forum universale delle culture del 2013? A quanto pare non colpisce troppo la fantasia di Edoardo Cicelyn. Uno dei maggiori animatori della cultura partenopea, direttore del museo Madre di Napoli, non trova seducente, per adesso, l’evento che fa proprio della cultura il battistrada per esportate una nuova immagine della città nel mondo. «Non colpisce la mia immaginazione» confessa. Abbiamo estrapolato il Cicelyn-pensiero sul Forum presieduto da Nicola Oddati spulciando nell’ampia intervista rilasciata dal numero uno del sito d’arte contemporanea a Sergio Fedele per napolipuntoacapo.it.

Tema del lungo botta e risposta è la qualità (insalubre) dell’aria a Napoli (la rubrica si chiama «ChiacchiARIAta»). La discussione è cascata sull’evento del 2013 quando Fedele ha chiesto: «Lei preferirebbe che le poche risorse disponibili per Napoli fossero investite nel Forum delle Culture oppure in un progetto che doti la città di un sistema ramificato di colonnine per far decollare l’utilizzo delle auto elettriche?» E il superdirettore ha risposto: «Non riesco a vedere l’alternativa. Da cittadino napoletano mi auguro che entrambi i progetti siano perseguiti con forza e intelligenza. Allo stato attuale, né l’uno né l’altro colpiscono la mia immaginazione».

Il Forum non fa sognare? Chissà cosa ne pensa Oddati, esponente della giunta Iervolino bassoliniano come Cicelyn, nonchè demiurgo del grande evento del 2013; manifestazione che potrebbe fungere da biglietto da visita e trampolino di lancio per l’assessore in occasione delle primarie del centrosinistra per le elezioni comunali del 2011. Competizione in cui l’assessore è in prima fila (con Umberto Ranieri). Però sarà dura se fin da ora gli smosciano il Forum...



3/8/2010
  
RICERCA ARTICOLI