Calcio
Germania, contro Italia sarà rivincita storica
Cronache e risultati di Germania 2006
di Alessandro Ciampa
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La Germania attendeva questo momento da 36 anni, una vita, nove mondiali,
tante storie diverse, ma da tanti anni gli era rimasto un boccone amaro alla
gola che non è mai sceso giù.
Il popolo tedesco non ha mai dimenticato
Messico ’70, e per la verità, ovviamente, nemmeno quello italiano. Solo per
ribadirlo, nemmeno troppo tempo fa, gli azzurri vinsero le semifinali
mondiali con il punteggio di 4-3, dopo tempi supplementari, per quella che è
stata forse la partita più bella, sicuramente la partita più ricordata,
della storia del calcio.
L’Italia scrisse una pagina storica dello sport più
bello del mondo, che mai può essere cancellato, ma oggi, a distanza per
l’appunto di 36 anni, i tedeschi hanno la possibilità di riprendersi la
rivincita. Ci sarà un nuovo Italia-Germania, vale ancora una volta come
semifinale mondiale, ma questa vota non si gioca in Sud America, ma nella
tana della Germania.
La squadra di Klinsmann arriva alla battaglia con
l’Italia dopo aver battuto ai rigori, soffrendo ma non troppo, la
strafavorita Argentina, che ha avuto la pecca di aver sbagliato formazioni e
cambi in corsa. Crespo è isolato, Tevez si danna partendo da sinistra, ma è
poco assistito, e non riesce ad incidere. La Germania, forse impaurita dal
primo avversario di alto livello incontrato finora, non si espone più di
tanto. Soffre nei primi minuti, nervosissimi, poi si scrolla un po' di
ansie, e tira fuori la testa dal guscio. L'unica occasione la producono
proprio i panzer, con il solito inserimento centrale di Ballack, che di
testa mette di poco a lato un cross da destra telecomandato di Schneider.
Nella ripresa cambia musica, il ritmo non aumenta ma si vedono due gol:
Argentina subito in vantaggio. Con Ayala, l'eterno difensore centrale, che
di testa, su angolo di Riquelme, anticipa Klose e mette dentro l'1-0.
Finalmente diventa partita vera. La Germania si riversa in avanti, con il
cuore, ma senza lucidità. Colleziona angoli, invece che palle gol.
L'unico a
sfiorare la rete è ancora Ballack, ma il suo sinstro, in mischia, è respinto
dalla schiena del provvidenziale Ayala. La gara è cattiva. Il contropiede
argentino non lo è abbastanza: Maxi Rodriguez spedisce appena sull'esterno
della rete sul suggerimento di Tevez. E arriva il pari tedesco: cross da
sinistra di un acciaccato Ballack, sponda aerea del nuovo entrato Borowski e
stacco di testa imperioso di Klose per l'1-1. Il centravanti tedesco
realizza il 10° gol in due Mondiali, riscattandosi per l'errore commesso in
occasione del vantaggio.
Supplementari senza infamia e senza lode, per
entrambe le squadre, con Germania a corto d’ossigeno, ed Argentina, senza
Leo Messi, incapace di pungere. Si va ai rigori, Germania precisa, Argentina
un po’ meno, con Ayala e Cambiasso che falliscono i penalty decisivi.
Tedeschi alla storica sfida con l’Italia ed Argentina clamorosamente a casa.
Non sarà contento Diego Armando Maradona.
Germania-Argentina 5-3 d.c.r. (1-1 al 120°)
GERMANIA: Lehmann, Friedrich, Mertesacker, Lahm, Schneider (62’ Odonkor),
Frings, Ballaci, Schweinsteiger (74’ Borowski), Klose (86’ Neuville),
Podolski. All. Klinsmann.
ARGENTINA: Abbondanzieri (71’ Franco), Coloccini, Ayala, Heinze, Sorin,
Mascherano, Lucho Gonzales, Maxi Rodriguez, Riquelme (72’ Cambiasso), Crespo
(79’ Cruz), Tevez. All, Peckerman.
ARBITRO: Michel (Slovacchia)
RETI: 49’ Ayala, 80’ Klose.
NOTE: Ammoniti Friedrich, Podlski, Odonkor, Sorin, Mascherano e Maxi
Rodriguez. Sequenza di rigori: Neuville gol, Cruz gol, Ballack gol, Ayala
parato, Podlski gol, Maxi Rodriguez gol, Borowski gol, Cambiasso parato.