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di Alessandro Ciampa
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La storia antica
Come un po’ tutti i paesi americani, la storia di questo arcipelago, che porta il nome di Antigua e Barbuda dalle due isole maggiori, è da dividere in due fasi nette e distinte. Nel bel mezzo la “Scoperta dell’America” di Cristoforo Colombo, che, involontariamente, ha cambiato la storia di questa nazione caraibica. Circa 2000 anni or sono, le isole erano abitate dal popolo degli Arawak, una comunità di pastori, che incentrava la propria economia sulla pastorizia e l’attività agreste. Dopo il 1200 d.c., i caribi, cacciarono gli Arawak, insediandosi con una comunità più grande, potente, e se vogliamo all’aLa storia antica
Come un po’ tutti i paesi americani, la storia di questo arcipelago, che porta il nome di Antigua e Barbuda dalle due isole maggiori, è da dividere in due fasi nette e distinte. Nel bel mezzo la “Scoperta dell’America” di Cristoforo Colombo, che, involontariamente, ha cambiato la storia di questa nazione caraibica. Circa 2000 anni or sono, le isole erano abitate dal popolo degli Arawak, una comunità di pastori, che incentrava la propria economia sulla pastorizia e l’attività agreste. Dopo il 1200 d.c., i caribi, cacciarono gli Arawak, insediandosi con una comunità più grande, potente, e se vogliamo all’avanguardia. Poco si conosce però della storia precolombiana. Con l’arrivo del famoso navigatore genovese, a partire dal 1492, quest’isola fu famosa anche in Europa ed era di facile accesso dall’isola di Watling, Bahamas. I conquistadores spagnoli, spietati e cruenti come la storia ci ha insegnato, spazzarono via i nativi, insediandosi sul luogo. Aspre guerre per il predominio del territorio si combatterono anche contro inglesi, francesi ed olandesi. Proprio la Gran Bretagna, nel 1632 conquistò l’isola di Antigua, e dopo lunghe trattative ottenne anche Barbuda, fondando un'unica colonia, basata sullo schiavismo e sulla produzione di barbabietole, tabacco e canna da zucchero. Antigua, sotto la dominazione inglese, divenne pian piano un’isola fiorente, e sempre più coloni sceglievano di lasciare la madre-patria, per stanziarsi nelle isole caraibiche. Dopo il 1834 le condizioni economiche e sociali della popolazione locale, che ormai era un misto di culture indigene ed anglosassoni, andarono a migliorare, la schiavitù fu abolita, ed all’isola furono concesse un gran numero di libertà, con forme di autogoverno locali.
La storia moderna
Nel 1958, in seguito alla formazione della federazione delle Indie Occidentali, Antigua e Barbuda entrò ufficialmente nello statuto, ponendo i primi passi verso l’indipendenza. Il primo novembre del 1981, dopo aver atteso oltre venti anni, la Gran Bretagna riconobbe la legittimità sovrana dell’arcipelago. Ufficialmente il potere esecutivo è ancora affidato ad un governatore britannico, ma praticamente spetta al parlamento locale. Oggi Antigua e Barbuda è uno stato che si basa prevalentemente sulla pesca e sul turismo.
Cultura: 40 anni di resistenza
Dopo l’arrivo dei conquistadores spagnoli, i nativi, quasi sterminati, riuscirono però a riorganizzarsi, e per quaranta anni furono ancora padroni dell’isola. Gli spagnoli in pratica conquistarono il territorio ma preferirono andare via subito, considerandolo privo di ogni bene materiale e poco utile anche dal punto di vista logistico e produttivo. In effetti Antigua, Barbuda e le isolette limitrofe, inizialmente non avevano offerto grandi risorse, e furono gli inglesi, nel 1632, quaranta anni dopo l’arrivo degli spagnoli, a conquistarle ufficialmente. I caribi, popolazione come già detto con una struttura sociale avanzata, sono riusciti a riorganizzarsi e rintuzzare gli attacchi di briganti, profughi, pirati e sporadici europei alla ricerca di fortuna, fornendo forse una delle “resistenze” più stoiche ed incredibile della martoriata storia del Nuovo Mondo.
Geografia
Attigua e Barbuda è una nazione piccolissima nel suo complesso, con una superficie pari a 440 km2 ed una popolazione che sfiora appena i 70000 abitanti. L’arcipelago è composto da sei isole, le maggiori sono Antigua (con la capitale Saint John’s) e Barbuda, le minori sono Green, Guiana Island, Long Island e Ridonda. Il mare, che bagna le coste ha una barriera corallina fra le più belle al mondo, ed il paese è considerato patrimonio dell’umanità, sotto il profilo paesaggistico.
Sport
Pur essendo una nazione piccolissima, e non avendo particolari atleti di rilievo, Antigua e Barbuda fornisce un’incredibile varietà di sport. Numerose le baie dove i professionisti del Windsurf si esercitano anche tutto l’anno, mentre sono diffusissime pratiche come lo sci nautico, le moto d’acqua ed il paracadutismo. A Cades Reef impossibile non provare le immersioni subacquee anche se non si è un professionista, mentre Paradise Reef è uno dei siti più importanti al mondo per lo Snorkelling. Diffusissimi Equitazione e Squash, lo sport “parente” del tennis è davvero molto praticato da queste parti. Infine una parentesi su golf e tennis. Per gli amanti della buca, il Cedar Valley Golf è un impianto rinomato anche per gare internazionali, mentre per quanto riguarda l’altro sport della racchetta, campi in terra, erba o sintetico si trovano facilmente su tutta l’isola.
Gastronomia, tradizioni e curiosità
Avete mai sentito parlare di cucina creola? Beh da queste parti potrete farvi una cultura. Ovviamente ad Antigua e Barbuda piatti di pesce sono da provare; i pescatori quotidianamente riportano pesce fresco, ed i ristoranti, diffusissimi sulle spiagge lo preparano all’istante. Economica da queste parti l’aragosta, ma prelibate sono anche le ricette a base di barracuda, cernie, king fish, lampughe, sgombri e wahoo. Alla griglia, con spezie o con salsa curry (io preferisco al naturale), il pesce si può mangiare per ogni palato. Ovviamente da queste parti come non citare la frutta, ovviamente tropicale: banana dolce, avocado, mango, papaia, cocco e plantano. Periodo migliore per “vivere” Antigua e Barbuda è il Jumpin’’n’ Jammin’, ovvero il Carnevale, dall’ultima settimana di luglio, dove canti, musica reggae e calypso accompagneranno le vostre nottate. Tra le cose più belle da fare in questi mari, da citare il sailing, ovvero una piacevole gita in barca a vela, per poter ammirare quello che non a torto è definito un paradiso naturale.
Turismo
Antigua e Barbuda è una nazione che basa la propria economia sostanzialmente sul turismo, ospitando cittadini stranieri da tutto il mondo. L’arcipelago regala 365 spiagge bellissime, una per ogni giorno dell’anno, non ci sono di fatto periodi che a priori non sono caldi ed indicatiti per un soggiorno (fare attenzione ai cicloni e le pioggie).
Come arrivare
Il metodo classico per affrontare un viaggio da queste parti è richiedere assistenza ad una agenzia di viaggio, che organizzerà un pacchetto inclusivo di ogni vostra esigenza. Inoltre numerose sono le crociere che toccano le più belle spiagge di Antigua e Barbuda Nonostante i prezzi siano alti, il fai da te non è da consigliare. Gli alberghi, anche quelli modesti, sono purtroppo abbastanza cari, ed inoltre c’è da considerare la tassa di servizio e turismo, spesso non inclusa nel prezzo iniziale, ma che è pari al 18-19% circa del prezzo totale. Villette ed appartamenti possono essere acquistati a prezzi più ragionevoli, anche se non mancano gli audaci che, pagando la popolazione locale, alloggiano nelle case comuni, in stanze personali, ma spesso in semi-baracche di famiglie pari anche a 10-15 componenti. Arrivare è un bel dilemma, spesso il solo volo può costare ben oltre i 1000 euro, ed a quel punto non converrebbe, anche se, la Xl, in collaborazione con i charter First Choice ed Excel, fornisce, previa disponibilità, voli a partire da 700 euro (Londra Gatwick-Antigua), anche se trovare disponibilità di rotte è davvero molto difficile nei periodi di alta stagione (ma non impossibile). Difficile trovare collegamenti navali da Usa o Canada (provare da Toronto), che non siano rotte da Crociera, e quindi a prezzi decisamente elevati.
Hotel ad Antigua
I prezzi delle principali strutture dell’arcipelago sono elevare, e vanno ben oltre i cento euro a notte, si consiglia quindi di prenotare tramite agenzia, per poter usufruire anche di particolari ed eventuali sconti. Forniamo un link dove è possibile anche prenotare on line:
http://www.expedia.it/pub/agent.dll?qscr=htwv&from=m&stat=1&khst=1&locn=Antigua&ploc=Antigua&loid=&eapid=22-8&&zz=1165584674625&
Cosa vedere
L’arcipelago delle Piccole Antille fornisce numerosissime spiagge che vanno viste e vissute, per la loro singolare bellezza. Fra queste citiamo Galley Bay, Paradise Bay, ed il parco nazionale di Half moon Bay. Fare immersioni nella barriera corallina più bella dei carabi può essere un’esperienza indimenticabile. Nella capitale, Saint John’s, ci sono il museo nazionale, allestito in quella che era la corte di giustizia, e dove è possibile trovare reperti risalenti alle popolazioni Arawak e Caraibi. Imponente la cattedrale anglicana costruita nel 1845, mentre suggestive sono le camminate per le viuzze, lungo il porto, ed al mercato cittadino
Documentazione necessaria per l'ingresso nel paese
E' necessario un passaporto che abbia una validità residua di almeno 6 mesi con un visto d'ingresso, che però non è richiesto per un soggiorno inferiore ai 90 giorni. Da mostrare il biglietto del ritorno.
Indirizzi utili
Ambasciata d'Italia non presente.
Vice consolato onorario in Antigua
Falmouth Harbour - Antigua W1
Tel.: +1 268 4601543
Fax: +1 268 4601444
e-mail:
aycmarina@candw.ag o
falconec@candw.ag Informazioni generali
Capitale: Saint John's
Popolazione: 77.000
Superficie: 442 km2
Fuso orario: - 5h rispetto all'Italia; - 6h quando in Italia è in vigore l'ora legale
Lingue: Inglese
Religione: in maggioranza protestante
Moneta: dollaro dei Caraibi orientali (XEC)
Prefisso per l'Italia: 0039
Prefisso dall'Italia: 001-268
vanguardia. Poco si conosce però della storia precolombiana. Con l’arrivo del famoso navigatore genovese, a partire dal 1492, quest’isola fu famosa anche in Europa ed era di facile accesso dall’isola di Watling, Bahamas. I conquistadores spagnoli, spietati e cruenti come la storia ci ha insegnato, spazzarono via i nativi, insediandosi sul luogo. Aspre guerre per il predominio del territorio si combatterono anche contro inglesi, francesi ed olandesi. Proprio la Gran Bretagna, nel 1632 conquistò l’isola di Antigua, e dopo lunghe trattative ottenne anche Barbuda, fondando un'unica colonia, basata sullo schiavismo e sulla produzione di barbabietole, tabacco e canna da zucchero. Antigua, sotto la dominazione inglese, divenne pian piano un’isola fiorente, e sempre più coloni sceglievano di lasciare la madre-patria, per stanziarsi nelle isole caraibiche. Dopo il 1834 le condizioni economiche e sociali della popolazione locale, che ormai era un misto di culture indigene ed anglosassoni, andarono a migliorare, la schiavitù fu abolita, ed all’isola furono concesse un gran numero di libertà, con forme di autogoverno locali. La storia moderna Nel 1958, in seguito alla formazione della federazione delle Indie Occidentali, Antigua e Barbuda entrò ufficialmente nello statuto, ponendo i primi passi verso l’indipendenza. Il primo novembre del 1981, dopo aver atteso oltre venti anni, la Gran Bretagna riconobbe la legittimità sovrana dell’arcipelago. Ufficialmente il potere esecutivo è ancora affidato ad un governatore britannico, ma praticamente spetta al parlamento locale. Oggi Antigua e Barbuda è uno stato che si basa prevalentemente sulla pesca e sul turismo. Cultura: 40 anni di resistenza Dopo l’arrivo dei conquistadores spagnoli, i nativi, quasi sterminati, riuscirono però a riorganizzarsi, e per quaranta anni furono ancora padroni dell’isola. Gli spagnoli in pratica conquistarono il territorio ma preferirono andare via subito, considerandolo privo di ogni bene materiale e poco utile anche dal punto di vista logistico e produttivo. In effetti Antigua, Barbuda e le isolette limitrofe, inizialmente non avevano offerto grandi risorse, e furono gli inglesi, nel 1632, quaranta anni dopo l’arrivo degli spagnoli, a conquistarle ufficialmente. I caribi, popolazione come già detto con una struttura sociale avanzata, sono riusciti a riorganizzarsi e rintuzzare gli attacchi di briganti, profughi, pirati e sporadici europei alla ricerca di fortuna, fornendo forse una delle “resistenze” più stoiche ed incredibile della martoriata storia del Nuovo Mondo. Geografia Attigua e Barbuda è una nazione piccolissima nel suo complesso, con una superficie pari a 440 km2 ed una popolazione che sfiora appena i 70000 abitanti. L’arcipelago è composto da sei isole, le maggiori sono Antigua (con la capitale Saint John’s) e Barbuda, le minori sono Green, Guiana Island, Long Island e Ridonda. Il mare, che bagna le coste ha una barriera corallina fra le più belle al mondo, ed il paese è considerato patrimonio dell’umanità, sotto il profilo paesaggistico. Sport Pur essendo una nazione piccolissima, e non avendo particolari atleti di rilievo, Antigua e Barbuda fornisce un’incredibile varietà di sport. Numerose le baie dove i professionisti del Windsurf si esercitano anche tutto l’anno, mentre sono diffusissime pratiche come lo sci nautico, le moto d’acqua ed il paracadutismo. A Cades Reef impossibile non provare le immersioni subacquee anche se non si è un professionista, mentre Paradise Reef è uno dei siti più importanti al mondo per lo Snorkelling. Diffusissimi Equitazione e Squash, lo sport “parente” del tennis è davvero molto praticato da queste parti. Infine una parentesi su golf e tennis. Per gli amanti della buca, il Cedar Valley Golf è un impianto rinomato anche per gare internazionali, mentre per quanto riguarda l’altro sport della racchetta, campi in terra, erba o sintetico si trovano facilmente su tutta l’isola. Gastronomia, tradizioni e curiosità Avete mai sentito parlare di cucina creola? Beh da queste parti potrete farvi una cultura. Ovviamente ad Antigua e Barbuda piatti di pesce sono da provare; i pescatori quotidianamente riportano pesce fresco, ed i ristoranti, diffusissimi sulle spiagge lo preparano all’istante. Economica da queste parti l’aragosta, ma prelibate sono anche le ricette a base di barracuda, cernie, king fish, lampughe, sgombri e wahoo. Alla griglia, con spezie o con salsa curry (io preferisco al naturale), il pesce si può mangiare per ogni palato. Ovviamente da queste parti come non citare la frutta, ovviamente tropicale: banana dolce, avocado, mango, papaia, cocco e plantano. Periodo migliore per “vivere” Antigua e Barbuda è il Jumpin’’n’ Jammin’, ovvero il Carnevale, dall’ultima settimana di luglio, dove canti, musica reggae e calypso accompagneranno le vostre nottate. Tra le cose più belle da fare in questi mari, da citare il sailing, ovvero una piacevole gita in barca a vela, per poter ammirare quello che non a torto è definito un paradiso naturale. Turismo Antigua e Barbuda è una nazione che basa la propria economia sostanzialmente sul turismo, ospitando cittadini stranieri da tutto il mondo. L’arcipelago regala 365 spiagge bellissime, una per ogni giorno dell’anno, non ci sono di fatto periodi che a priori non sono caldi ed indicatiti per un soggiorno (fare attenzione ai cicloni e le pioggie). Come arrivare Il metodo classico per affrontare un viaggio da queste parti è richiedere assistenza ad una agenzia di viaggio, che organizzerà un pacchetto inclusivo di ogni vostra esigenza. Inoltre numerose sono le crociere che toccano le più belle spiagge di Antigua e Barbuda Nonostante i prezzi siano alti, il fai da te non è da consigliare. Gli alberghi, anche quelli modesti, sono purtroppo abbastanza cari, ed inoltre c’è da considerare la tassa di servizio e turismo, spesso non inclusa nel prezzo iniziale, ma che è pari al 18-19% circa del prezzo totale. Villette ed appartamenti possono essere acquistati a prezzi più ragionevoli, anche se non mancano gli audaci che, pagando la popolazione locale, alloggiano nelle case comuni, in stanze personali, ma spesso in semi-baracche di famiglie pari anche a 10-15 componenti. Arrivare è un bel dilemma, spesso il solo volo può costare ben oltre i 1000 euro, ed a quel punto non converrebbe, anche se, la Xl, in collaborazione con i charter First Choice ed Excel, fornisce, previa disponibilità, voli a partire da 700 euro (Londra Gatwick-Antigua), anche se trovare disponibilità di rotte è davvero molto difficile nei periodi di alta stagione (ma non impossibile). Difficile trovare collegamenti navali da Usa o Canada (provare da Toronto), che non siano rotte da Crociera, e quindi a prezzi decisamente elevati. Hotel ad Antigua I prezzi delle principali strutture dell’arcipelago sono elevare, e vanno ben oltre i cento euro a notte, si consiglia quindi di prenotare tramite agenzia, per poter usufruire anche di particolari ed eventuali sconti. Forniamo un link dove è possibile anche prenotare on line: http://www.expedia.it/pub/agent.dll?qscr=htwv&from=m&stat=1&khst=1&locn=Antigua&ploc=Antigua&loid=&eapid=22-8&&zz=1165584674625& Cosa vedere L’arcipelago delle Piccole Antille fornisce numerosissime spiagge che vanno viste e vissute, per la loro singolare bellezza. Fra queste citiamo Galley Bay, Paradise Bay, ed il parco nazionale di Half moon Bay. Fare immersioni nella barriera corallina più bella dei carabi può essere un’esperienza indimenticabile. Nella capitale, Saint John’s, ci sono il museo nazionale, allestito in quella che era la corte di giustizia, e dove è possibile trovare reperti risalenti alle popolazioni Arawak e Caraibi. Imponente la cattedrale anglicana costruita nel 1845, mentre suggestive sono le camminate per le viuzze, lungo il porto, ed al mercato cittadino Documentazione necessaria per l'ingresso nel paese E' necessario un passaporto che abbia una validità residua di almeno 6 mesi con un visto d'ingresso, che però non è richiesto per un soggiorno inferiore ai 90 giorni. Da mostrare il biglietto del ritorno. Indirizzi utili Ambasciata d'Italia non presente. Vice consolato onorario in Antigua Falmouth Harbour - Antigua W1 Tel.: +1 268 4601543 Fax: +1 268 4601444 e-mail: aycmarina@candw.ag o falconec@candw.ag Informazioni generali Capitale: Saint John's Popolazione: 77.000 Superficie: 442 km2 Fuso orario: - 5h rispetto all'Italia; - 6h quando in Italia è in vigore l'ora legale Lingue: Inglese Religione: in maggioranza protestante Moneta: dollaro dei Caraibi orientali (XEC) Prefisso per l'Italia: 0039 Prefisso dall'Italia: 001-268