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1958: campione il Brasile di Pelè
La storia dei Mondiali di calcio – 11
di Mimmo Carratelli
Sedici nazionali parteciparono alla fase finale del sesto campionato del mondo in Svezia, nel 1958, al quale non si qualificò l’Italia. In campo Argentina, Austria, Brasile, Cecoslovacchia, Francia, Galles, Germania, Inghilterra, Irlanda del nord, Jugoslavia, Messico, Paraguay, Scozia, Svezia, Ungheria, Urss per la prima volta.

Dava spettacolo la Svezia di Hamrin, Gren, Liedholm e Skoglund che giocavano nel campionato italiano. Faceva faville la Francia di Fontaine e Kopa. Ma sul Mondiale piombò il primo fantastico Brasile della storia.

Ottavi di finale giocati con la formula dei gironi, quattro. Passavano ai quarti due squadre per girone. Rimasero al palo la Cecoslovacchia, l’Argentina, l’Ungheria e l’Inghilterra eliminata allo spareggio con l’Urss (1-0). L’Irlanda del nord, che aveva negato all’Italia la qualificazione alla fase finale, superò il primo turno ai danni della Cecoslovacchia e fu poi eliminata nei quarti dalla Francia (4-0).

Il Brasile spazzò via l’Austria (3-0), l’Urss (2-0), pareggiò con l’Inghilterra (0-0), eliminò il Galles nei quarti (1-0) e, in semifinale, dilagò contro la Francia (5-2). Aveva un eccellente portiere, Gilmar, e giocava con quattro difensori in linea. Il terzino Djalma Santos era l’uomo di maggiore classe. In attacco, un’ala strepitosa, Garrincha, due fuoriclasse Didi e Vavà e il diciottenne Pelè, sensazionale talento di 18 anni che, alla terza partita in Svezia, prese il posto ad Altafini. La finta ala sinistra Zagalo retrocedeva a dar manforte al centrocampo.

La Svezia, padrona di casa, arrivò in finale battendo il Messico (3-0) e l’Ungheria (2-1), pareggiando col Galles (0-0), eliminando l’Urss nei quarti (2-0) e la Germania in semifinale (3-1). Trascinarono in finale la squadra svedese 4 gol di Hamrin, 3 del centravanti Simonsson, un gol di Liedholm, uno di Skoglund e uno di Gren.

Nel Brasile, Pelè esplose nella semifinale contro la Francia segnando tre gol. Uno lo aveva già segnato al Galles decidendo la partita. Gli altri cannonieri brasiliani, prima della finale, furono Vavà con 3 gol, Nilton Santos e Didi con un gol a testa, Altafini con 2 gol giocando le prime due gare degli ottavi col soprannome di “Mazzola” perché somigliava all’asso del Torino Valentino Mazzola, popolarissimo in Brasile, perito nel disastro aereo di Superga nel 1949.

La televisione propose in tutto il mondo le prodezze dei brasiliani. La finale Brasile-Svezia del 29 giugno 1958 a Stoccolma illuse i padroni di casa per nove minuti, il tempo che occorse a Vavà di pareggiare il gol iniziale di Liedholm che giocò con la testa rapata per la promessa fatta nel corso del torneo se fosse giunto in finale.

Dopo il pareggio, si scatenò il samba brasiliano. Pelè colpì un palo, Vavà raddoppiò, Pelè con una straordinaria magia siglò il 3-1. Stoppò di petto un cross di Nilton Santos, fece rimbalzare il pallone, superò con un pallonetto il terzino Axbom e infilò di destro nell’angolino basso.

I giocolieri brasiliani, che pareva danzassero in campo, incantarono. Avevano un passo vellutato, una tecnica sopraffina e la sicurezza dei più forti. Garrincha sconvolse ripetutamente la difesa svedese ubriacandola di dribbling. Zagalo segnò il quarto gol e Pelè il quinto al 90’ (autore di una doppietta, come Vavà).

Fu 5-2 per il Brasile per la prima volta campione del mondo riscattando la cocente sconfitta casalinga del 1950. Pelè chiuse il torneo con un bottino di 6 gol, 5 le reti di Vavà.

Alla fine della gara, l’arbitro francese Guigue tentò di scappare col pallone, ma fu bloccato dal massaggiatore brasiliano Mario Américo che glielo strappò portando il cimelio a Rio de Janeiro. I giocatori verdeoro inanellarono festosi giri di campo con la bandiera brasiliana trattenuta per i lembi. L’ovazione della folla per i vincitori durò a lungo.

Le formazioni della finale furono queste. Brasile: Gilmar; Djalma Santos, Nilton Santos; Zito, Bellini, Orlando; Garrincha, Didi, Vavà, Pelè, Zagalo. Svezia: Svensson; Bergmark, Axbom; Boerjesson, Gustavsson, Parling; Hamrin, Gren, Simonsson, Liedholm, Skoglund.

Il cannoniere del torneo fu il francese Fontaine con 13 gol.
21/3/2006
  
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