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Calcio
Occhio al Mondiale
Fatti e misfatti di Germania 2006
di Mimmo Carratelli
La Germania va con autorevolezza nei quarti battendo la Svezia 2-0 con una doppietta di Pobolski. Ci va anche l'Argentina ma dopo una partita dura e sofferta, decisa ai supplementari da una prodezza di Maxi Rodriguez sul Messico (2-1).

Germania e Argentina si incontreranno nei quarti. Tedeschi assoluti padroni del campo e Svezia spazzata via e bersagliata da una ventina di tiri.

L'Argentina, sorpresa e tenuta in scacco per lungo dal tempo dal Messico, se l'è cavata con l'"assolo" di Maxi Rodriguez. Pekerman ha tardato a dare brio alla squadra mandando in campo solo nell'ultimo quarto d'ora dei tempi regolamentari Messi e Tevez.

ARGENTINA-MESSICO 2-1 - Il Messico, con una partenza furiosa, sorprende l'Argentina. I messicani, veloci e primi su ogni palla, fanno gioco vibrante. Raddoppiano sulle fasce costringendo l'Argentina a subire. Il risultato prende corpo subito. Gran gol in spaccata di Rafael Marquez, smarcato, su un lungo cross da destra di Pardo spizzicato da Mendez (6'). Argentina choccata. Riesce a pareggiare subito (10') ed è la sua fortuna. Su un corner di Riquelme, Crespo pressa al limite della regolarità Borgetti, retrocesso in difesa, costringendolo all'autogol di testa. Ma il pareggia non scuota un'Argentina lenta, pressata in ogni zona di campo, titubante. Il Messico vola sulle fasce e sotto la regia di Pardo. Si sganciano i difensori. Un match superbo. Sfugge il gol a Crespo (22'): il suo pallonetto sull'uscita del portiere esce a lato. Ma è solo un lampo.

Il Messico torna a dominare con un ritmo superiore e una convinzione assoluta. Riquelme segna il passo, Saviola sulla destra non vale Messi, Crespo è isolato in avanti, Mascherano e Cambiasso devono prodigarsi nella fase difensiva. Borgetti impegna Abbondanzieri dal limite (24'). Alla mezz'ora, il ritmo del Messico cala leggermente, ma l'Argentina non riesce ad uscire col suo gioco. La sua azione offensiva viene spenta immediatamente dall'aggressività dei messicani. Il Messico perde per infortunio il regista Pardo, ma continua a lanciarsi in avanti.

L'arbitro risparmia il "rosso" ad Heinze che falcia da ultimo uomo Fonseca (45'). La pressione messicana non cessa. Il Messico attacca sulla destra con Castro e Mendez e, sulla sinistra, con Guardado e Morales. In mezzo, le due punte Borgetti e Fonseca impegnano severamente nei contrasti i difensori argentini. I messicani hanno più tono fisico, saltano l'avversario diretto, csa che non riesce mai all'Argentina.

Non ci sono cambi nella ripresa. Con un tocco ravvicinato Borgetti manca il gol per una deviazione miracolosa di Abbondanzieri (54'). Potrebbe segnare l'Argentina al 58', ma Saviola smarcato da Riquelme in area non riesce a superare il portiere Sanchez. Riquelme sfiora l'incrocio dei pali direttamente su calcio d'angolo (59'). Non c'è ancora la vera Argentina e il Messico gioca meglio. Finalmente i cambi. 75' Tevez per Crespo e Aimar per Cambiasso. All'83' Messi per Saviola. Anche il Messico opera una sostituzione: Zinha, giocatore di gran classe di origine brasiliana, per Morales.

Tevez dà mordente, Messi comincia con i suoi show irresistibili. Ma il Messico non si fa intimorire. Stringe Messi accerchiandolo con tre uomini e riparte in contropiede. Un colpo di testa di Fonseca finisce a lato (85'). Il Messico ha sempre in serbo la sorpresa.

Si va ai supplementari e risolve la partita l'argentino che sembrava il più stanco di tutti, sfiancatosi in un duro lavoro di copertura e ripartenze, Maxi Rodriguez (98'). Lungo cross da sinistra di Sorin. Sul vertice opposto, Maxi Rodriguez controlla di petto e sgancia un lungo sinistro a parabola che va a insaccarsi sotto la traversa. Un gol che ammazzerebbe un bue, un gol stramondiale.

Ora le puntate di Tevez e le serpentine di Messi possono intimorire il Messico, con Riquelme più arretrato e la difesa ben protetta. Ma il Messico ha ancora energie e ci crede fino in fondo. Zinha ne orchestra l'azione. Vengono avanti i difensori, le due punte continuano a fare un gran movimento. Ma la sorte è stata segnata nel primo tempo supplementare.

Sconfitta immeritata per i messicani. L'Argentina va avanti, brutta, impacciata, incapace di ricorrere al suo famoso palleggio, ma alla fine il colpo di genio di Maxi Rodriguez, il gol più bello di questi Mondiali, la spinge nei quarti.

Per quello che si è visto, la Germania parte leggermente favorita contro gli argentini nei quarti. Ma molto dipenderà dalla formazione che Pekerman manderà in campo. Non potrà più rinunciare a Messi in partenza.

TABELLONE - Favorevolissimo all'Italia che troverà sulla sua strada l'Australia (ottavi) e, proseguendo, la Svizzera o l'Ucraina (quarti). Mentre gli altri prevedili quarti metteranno già di fronte le nazionali più forti. Si ipotizzano questi scontri, oltre a Germania-Argentina: Inghilterra-Olanda e Brasile-Spagna. Un campionato squilibrato dal sorteggio che eliminerà prima del tempo alcune delle migliori formazioni.

GERMANIA-SVEZIA 2-0 - Non c'è stata praticamente partita con la Germania già in vantaggio al 4' e poi con la Svezia in dieci dal 34' per l'espulsione del difensore Lucic (doppia ammonizione). La squadra di Klinsmann ha imposto il proprio gioco grazie alla regìa di Ballack, andato spesso al tiro, al movimento del centrocampista Frings, agli inserimenti offensivi sulle fasce, segnatamente a sinistra con Schweinsteiger, e all'indiavolata coppia di attacco Klose-Podolski. Il portiere tedesco Lehmann non ha dovuto compiere una sola parata di rilievo.

La Germania sfondava subito (4'). Lancio di Ballack, Klose e il portiere svedese a contatto, la palla schizzava verso Podolski che insaccava a porta vuota. I tedeschi non mollavano, continuando ad attaccare e togliendo l'iniziativa alla Svezia.

Finivano fuori i tiri pericolosi di Podolski (6') e Ballack (10'), intervallati da un tiro sotto porta dello svedese Larsson, alto (7'). La Svezia aveva in Ljungberg e Larsson gli uomini più intraprendenti, ma Ibrahimovic restava fuori dal gioco facendosi vedere al 10' per una acrobazia non conclusa.

Veloce e ubriacante azione germanica per il raddoppio (12'). Podolski dalla sinistra a Klose che si portava via tre avversari e apriva un varco al centro dell'area dove Podolski si inseriva per battere Isaksson. Continuava il tiro al bersaglio dei tedeschi: Ballack (17') con respinta a pugni del portiere, Schneider (23') fuori, Klose (30') che impegnava severamente Isaksson, Frings (32') con un tiro dalla distanza che il portiere sviava oltre la traversa, Schweinsteiger (33') fuori. Al 34' l'espulsione di Lucic. In superiorità numerica, la Germania era meno brillante, ma continuava a dominare la gara. Finalmente un tiro di Ibrahimovic (39'), da distanza ravvicinata e con un difensore addosso, che Lehmann sventava. Ma era sempre il portiere svedese a dovere intervenire. Di pugni al 43' su una conclusione di Klose.

La resa definitiva della Svezia al 51' quando Larsson batteva altissimo un calcio di rigore concesso per un fallo su di lui di Metzelder (passaggio di Ibrahimovic). Germania padrona fino in fondo, ma senza più gol. Palo di Ballack (54') col pallone appena toccato dal portiere. Ancora portiere e palo all'83' su conclusione di Schneider.

Ibrahimovic veniva sostituito al 71'. La Germania operava tre sostituzioni facedo uscire Schweinsteiger, Podolski e Frings. Finiva con la melina dei tedeschi. LIPPIMAYER - Ignorando le pagine 2 e 3 del Manuale del calcio stagnante del professore di Viareggio Lippimayer, che prevedono tre punte in panchina, la Germania ne schiera vergognosamente due in campo e, contravvenendo alle pagine 7 e 8 del Manuale del calcio straziante del prof. Lippimayer, vince attaccando e così trascura le pagine 11 e 12 del Manuale del calcio alitante del prof. Lippimayer che consigliano un calcio prudente.

ZAMBROTTEN - In realtà, l'astuto Jurgen Klinsmann copia l'Italia, però migliorandola nei garretti e nello spirito nibelungico. Infatti, il 21enne Schweinsteiger, pur appesantito da molte consonanti, non è altro che un Zambrotten più vario e ondulante. Miroslav Klose è un Inzaghen ugualmente guizzante ma più razionale. Ballack è al 70 per cento come Tottik, ma rende da fermo al cento per cento senza usare kukkiaien. Il signor Lukas Podolski è in effetti un Lucas Tonilski che sfonda e segna. E il signor Frings è un Pirlohofer senza sentirsi un padreternen.

SUPERIORITA' NUMERICA - Ravvedendosi degli errori commessi, prima di vincere addirittura la partita, il signor Klinsmann ripassa il Manuale del calcio angosciante del prof. Lippimayer alle pagine 22 e 23 che impongono di giocare male in superiorità numerica per rispetto dell'avversario. Undici contro dieci, la Germania non gioca più bene, ma continua stoltamente a tirare in porta. Tira in porta 21 volte eludendo le pagine 25 e 26 del Manuale del calcio alienante del prof. Lippimayer che suggeriscono di tirare 21 volte ma in sette partite, alla media di tre tiri a partita, oppure di tirare a campare.

SOSTITUZIONI - Allineandosi finalmente alle pagine 31 e 32 del Manuale del calcio estenuante del prof. Lippimayer, herr Klinsmann sostituisce tre giocatori senza fare entrare Del Pieren. Sulla panchina tedesca, l'ex famoso portiere Oliver Kahn conduce l'identica vita di Del Piero, una vita da Khan in panchina.

IBRA - Solo il celebre svedese Ibrahimovic, molto ferrato nel Manuale del calcio estraniante del prof. Lippimayer, lo interpreta alla perfezione giocando appena tre palloni, facendo un solo tiro e andandosene dal campo dopo 71 minuti.

PARATE - Il portiere tedesco Lehmann non compie una sola parata trascurando le pagine 39 e 40 del Manuale del calcio indietreggiante del prof. Lippimayer che prevedono almeno tre parate e una parata di stelle con le signore Seredova e Ilary Blasi.

TOTTI - Ci aggiornano sullo "score" di Francesco Totti in tre partite: palle giocate 67, palle perse 27, palle che girano 100, cucchiai smarriti 5, contrasti 5, pensieri per Ilary Blasi 25.

GLI OTTAVI - Germania-Svezia 2-0, Argentina-Messico 2-1, Inghilterra-Ecuador (25 giugno), Olanda-Portogallo (25 giugno), Italia-Australia (26 giugno), Ucraina-Svizzera (26 giugno), Brasile-Ghana (27 giugno), Spagna-Francia (27 giugno).

QUARTI DI FINALE: Germania-Argentina.

DOMENICA 25 - Ottavi di finale: Inghilterra-Ecuador (ore 17), Portogallo-Olanda (ore 21).
24/6/2006
  
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