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1998: la maledizione dei rigori
La storia dei Mondiali di calcio – 37
di Mimmo Carratelli
Ai Mondiali 1998, l’Italia debuttò a Bordeaux contro il Cile. Maldini partì con Roberto Baggio in campo e Del Piero in panchina. Venne meno Ravanelli colpito da febbre alta e fu richiamato Chiesa. La nazionale aveva perduto anche Peruzzi (stop di quattro settimane per un infortunio). In porta Pagliuca.

Con un centrocampo confuso e i difensori in difficoltà (Cannavaro su Salas e Nesta su Zamorano), ci volle un supremo Baggio per strappare il pareggio. Prima mandò in gol Vieri e dopo il sorpasso dei cileni, che segnarono due volte con Salas, si procurò e realizzò il rigore del pareggio a cinque minuti dalla fine (2-2).

Seconda partita a Montpellier, ancora Baggio in campo contro il Camerun. Vittoria robusta (3-0), ma partita durissima. Il terzino Njanka martirizzò Baggio fino a farlo uscire zoppicante nel secondo tempo (entrò Del Piero). L’altro difensore Kalla falciò Di Biagio trasportato fuori campo in barella (espulso l’africano alla fine del primo tempo). Una “doppietta” di Vieri nell’ultimo quarto d’ora (il secondo gol in combinazione con Del Piero) seguì alla rete di Di Biagio nella prima parte della gara. I camerunesi accusarono gli azzurri di essere “attori e tuffatori”.

Nella terza partita, giocata nel nuovo stadio di Saint-Denis, al completo di 80mila spettatori, l’Italia ci rimise Nesta, ma battè l’Austria (2-1). Il difensore, cadendo dopo uno scontro con Pfeifenberger, riportò una grave lesione al ginocchio destro che lo bloccò per nove mesi. Bergomi prese il suo posto. Giocò dall’inizio Del Piero.

Si disse che lo sponsor personale del giocatore (Adidas) ne pretendesse la presenza in squadra dopo avergli dedicato una pubblicità con una grande foto e la scritta: “Un uomo solo può impedirgli di segnare: Cesare Maldini”. Del Piero, in cattive condizioni fisiche e di forma, non segnò neanche un gol in Francia. Nella partita contro l’Austria dette però a Vieri il pallone della prima rete battendo una punizione che il centravanti deviò di testa in porta. Gli austriaci picchiarono quanto i camerunesi.

A venti minuti dalla fine, Maldini sostituì Del Piero esausto. Entrò Baggio che insaccò il raddoppio. Al 90’ il punto degli austriaci su rigore.

Approdata agli ottavi di finale, l’Italia affrontò la Norvegia a Marsiglia (1-0). I norvegesi si erano qualificati con due pareggi contro il Marocco (2-2) e la Scozia (1-1), battendo sorprendentemente il Brasile (2-1). Furono avversari durissimi dominati nel primo tempo (gol decisivo di Vieri), ma nella ripresa rubarono l’iniziativa agli italiani condannandoli a soffrire sino alla fine, incapaci però di essere pericolosi.

Del Piero giocò l’intero match deludendo (Baggio rimase fuori). Per tre volte il giocatore juventino fallì il pallone del raddoppio e fu sostituito nell’ultimo quarto d’ora da Chiesa. Vieri, alla quinta segnatura, risultò il trascinatore della nazionale giocando partite generosissime. Maldini rispose a muso duro ai critici: “Se non ho messo Baggio sono affari miei”.

Quarti di finale allo stadio di Saint Denis contro la Francia di Thuram, Blanc, Desailly, Lizarazu, Karembeu, Deschamps, Zidane, Thierry Henry (3 gol) e del portiere-attore Barthez.

Vigorosamente sostenuta dai “colored”, la nazionale francese era arrivata ai quarti battendo il Sudafrica 3-0, l’Arabia Saudita 4-0, la Danimarca 2-1 e cavandosela negli ottavi contro il Paraguay (1-0) al secondo tempo supplementare col golden-gol di Blanc.

Salda in difesa, l’Italia risultò sfiatata e surclassata a centrocampo e inesistente all’attacco. Patì la staticità di Vieri e la disastrosa esibizione di Del Piero sovrastato da Thuram. Maldini tardò a sostituirlo con Baggio (67’) che, nel primo tempo supplementare, mancò di poco il golden-gol.

Resistendo lo 0-0 sino al 120’, furono necessari i rigori, conclusione già nefasta nel 1990 contro l’Argentina e nel 1994 contro il Brasile. Dopo i penalty messi a segno da Zidane e Roberto Baggio, i portieri pararono i tiri di Lizarazu e Albertini. Segnarono ancora Trezeguet, Costacurta, Henry, Vieri e Blanc. Poi Di Biagio stampò sulla traversa il tiro del pareggio e la Francia passò 4-3.

Gli azzurri uscirono dal Mondiale con questo giudizio dei brasiliani: “Italia, calcio spazzatura. Vi interessa solo difendervi”. L’Avvocato Agnelli disse di Del Piero: “Grande stagione nella Juve, ma in Francia è caduto ogni volta che lo toccavano”. Trapattoni protestò per il mancato impiego contemporaneo di Baggio e Del Piero: “Nella mia Juve li schieravo insieme”.

Roberto Baggio risultò l’unico italiano ad avere segnato in tre Mondiali (1990, 1994, 1998).

In Francia si concluse la guida tecnica di Cesare Maldini cui subentrò Dino Zoff.
12/5/2006
  
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