Calcio
1998: un centrocampo vincente
La storia dei Mondiali di calcio – 38
di Mimmo Carratelli
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Ai Mondiali del 1998, la Francia fu una sontuosa e vincente padrona di casa.
L’Argentina andò avanti con i gol di Batistuta sino ai quarti dove fu estromessa dall’Olanda a sua volta eliminata ai rigori, in semifinale, dal Brasile. La Germania presentò una squadra vecchia in cui giocava ancora Matthaeus (37 anni): concluse il cammino nei quarti, battuta 3-0 dalla Croazia di Boban e del cannoniere Suker. L’Inghilterra brillò quando il selezionatore Hoddle si decise ad impiegare Owen e Beckham. Negli ottavi, giocò in dieci contro l’Argentina per l’espulsione di Beckham al 47’, chiuse i supplementari 2-2 e fu eliminata ai rigori.
La finalissima fu Francia-Brasile. La nazionale verdeoro era un concerto di solisti trascinati da Ronaldo (4 gol, un palo e una traversa), affiancato dal vecchio Bebeto e da Rivaldo (3 gol a testa).
Ronaldo giocò la finale in condizioni menomate. La Francia, padrona del centrocampo, fece fatica a trovare la via della rete. Andò in gol su due calci d’angolo battuti da Petit e Djorkaeff sui quali irruppe di testa Zidane per il 2-0 del primo tempo.
Nella ripresa, per recuperare lo svantaggio, il commissario tecnico Zagalo imbottì di attaccanti la squadra brasiliana: giocarono Denilson ed Edmundo a fianco di Ronaldo, Bebeto e Rivaldo. Ma la Francia oppose una fiera resistenza, per giunta in dieci negli ultimi venti minuti (espulso Desailly), e segnò ancora con Petit al 90’. Fu una partita vinta dai centrocampisti (3-0).
Per la prima volta la Francia si laureò campione del mondo. Aveva avuto un agevole girone nel primo turno ed aveva passato avventurosamente gli ottavi col golden-gol di Blanc al Paraguay e i quarti ai rigori contro l’Italia. In semifinale, contro la splendida Croazia, rimontò il gol di Suker con una “doppietta” di Thuram lanciatosi all’attacco. Centrocampisti e difensori furono i suoi goleador decisivi.
Comodo anche il primo turno del Brasile contro Scozia (2-1) e Marocco (3-0), ininfluente la sconfitta con la Norvegia (1-2). Negli ottavi, i brasiliani travolsero il Cile (4-1) e, nei quarti, ebbero ragione della Danimarca dei Laudrup (3-2). Faticarono in semifinale contro l’Olanda di Stam, dei De Boer, di Davids, di Bergkamp e Kluivert. Dopo l’1-1 alla fine dei supplementari, vinsero ai rigori 4-2 senza sbagliare mai dal dischetto e con gli errori olandesi di Cocu e Ronald De Boer i cui tiri vennero parati da Taffarel. Cinque campioni del mondo del 1994 giocarono in Francia: Taffarel, Cafu, Aldair, Dunga e Bebeto.
La Francia, allenata da Aimé Jacquet, giocò in finale con questa formazione: Barthez; Thuram, Leboeuf; Desailly, Lizarazu, Karembeu (Boghossian); Deschamps, Zidane, Petit, Djorkaeff (Vieira), Guivarc’h (Dugarry). Il Brasile schierò: Taffarel; Cafu, Roberto Carlos; Junior Baiano, Aldair, Leonardo (Denilson); Cesar Sampaio (Edmundo), Dunga, Rivaldo, Ronaldo, Bebeto.
Il cannoniere del torneo, con 6 gol, fu il croato Suker.
Il Mondiale 1998 propose alcune partite singolari. Arabia Saudita-Sudafrica (2-2) fu un’assoluta novità. L’Iran battè gli Stati Uniti (2-1) e la Giamaica battè il Giappone (2-1).
La Croazia fu la squadra più applaudita. Battè la Giamaica (3-1), il Giappone (1-0), perse dall’Argentina (0-1), superò negli ottavi la Romania (1-0) e nei quarti la Germania (3-0) arrendendosi in semifinale alla Francia. Vinse la finale per il terzo posto contro l’Olanda (2-1).
A Ronaldo venne assegnato il Pallone d’oro per il miglior giocatore del torneo.
Agli azzurri erano stati promessi 350 milioni netti a testa se avessero vinto il Mondiale, 250 milioni se fossero finiti secondi, 150 milioni per il terzo posto e 100 milioni per il quarto. Fallirono tutti i traguardi.