Calcio
1994: il ripescaggio dell’Italia
La storia dei Mondiali di calcio – 33
di Mimmo Carratelli
|
Text Size |
|
Via per la pazza avventura mondiale del 1994 in America. L’Italia debuttò al “Giants Stadium” di New York contro l’Irlanda. Caldo asfissiante, umidità altissima. All’attacco la “banda bassotti”, Roberto Baggio e Signori.
Cominciò con una delusione. L’Irlanda vinse 1-0. Baresi sbagliò un rinvio e Houghton da lontano beffò Pagliuca. La traversa negò a Sheridan il raddoppio per gli irlandesi.
Inizio in salita, polemiche immediate. Si giocò ancora a New York la seconda partita, contro la Norvegia. Tremarella nelle gambe pensando al rischio di tornare subito a casa, Sacchi con gli occhi spiritati. Casiraghi centravanti in coppia con Baggio, Signori attaccante aggiunto con compiti tattici che lo sfiancarono: doveva fare il laterale sinistro arretrando, lontano dalla porta.
Al 21’ il patatrac: espulso Pagliuca che, uscito fuori area, respinse con le mani impedendo il gol al norvegese Leonhardsen. La mossa pazza di Sacchi fu che escluse Baggio per impiegare Marchegiani in porta. Nervi a fior di pelle. Roberto Baggio uscì dal campo gridando all’indirizzo di Sacchi: “E’ impazzito”.
L’armonia, che già non era molta nel clan azzurro sotto la pressione di Sacchi, si ruppe definitivamente. Per giunta, contro i norvegesi, si infortunò Baresi (al menisco del ginocchio destro, operato di urgenza per tentarne il recupero). Lo sostituì Apolloni. Ci scappò per fortuna la vittoria indispensabile. Da una punizione di Signori, venne il gol di testa di Dino Baggio con la squadra che giocò in dieci per più di un’ora (1-0).
Trasferimento a Washington per la terza partita, contro il Messico. Tutte le squadre del girone italiano a 3 punti. C’era il rischio dell’eliminazione se non si fosse vinto. In porta giocò Marchegiani per la squalifica di Pagliuca. Casiraghi cominciò da titolare, ma nella ripresa gli subentrò Massaro, una “staffetta” in parte provata nella seconda partita coi norvegesi. Tensione al massimo e malumori ormai evidenti tra i giocatori.
Marchegiani sventò il vantaggio messicano annullando un tiro-gol di Aspe e Massaro, a inizio di ripresa, portò in vantaggio gli azzurri. I messicani, indiavolati e aggressivi, acciuffarono il pareggio con Bernal al 58’. Berti fallì il raddoppio e la gara si concluse con la piena sofferenza degli azzurri (1-1).
Nella classifica finale del girone, tutti a punti 4: nell’ordine Messico e Irlanda, qualificati agli ottavi, Italia al ripescaggio davanti alla Norvegia. Fu il girone peggiore anche in fatto di gol. Messico 3 gol fatti e 3 subiti. L’Irlanda si qualificò perché a parità di gol con l’Italia (2-2) aveva vinto il confronto diretto. Norvegia ultima ed eliminata (1-1 il bilancio dei gol).
L’Italia passò il turno grazie al ripescaggio delle quattro migliori squadre terze classificate. Tra queste, gli azzurri col loro misero bilancio dei gol, due fatti e due subiti, risultarono gli ultimi dietro all’Argentina (gol 6-3), Belgio (2-1) e Stati Uniti (3-3). In ogni modo, Italia negli ottavi.
Appuntamento a Boston, avversario la Nigeria. Tremori inenarrabili. Sacchi rivoluzionò la squadra. Impiegò Mussi terzino portando Maldini al centro della difesa. Escluse Casiraghi preferendogli Massaro. Fece giocare Berti al posto di Dino Baggio che protestò vivacemente.
Da un errore di Maldini arrivò il gol del nigeriano Amunike al 26’. Doccia fredda e autentico terrore in campo e sulla panchina azzurra. Nella ripresa, Sacchi ci ripensò: fuori Berti e dentro Dino Baggio. Che fosse in confusione fu evidente.
Signori colpì un palo e fu sostituito dopo un’ora di gioco con Zola. Svolta rocambolesca. Dodici minuti dopo essere entrato in campo, Zola venne espulso dall’arbitro messicano Brizio Carter con una decisione precipitosa. Italia in dieci e dramma completo.
A due minuti dalla fine, Roberto Baggio evitò l’eliminazione segnando il pareggio e guadagnando all’Italia i tempi supplementari. Ci volle un rigore per battere i nigeriani. Dal dischetto, a segno ancora Baggio nel primo tempo supplementare (2-1).
Così, faticosamente, l’Italia passò ai quarti. Eroe azzurro Roberto Baggio che Sacchi aveva umiliato nella partita contro i norvegesi.