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Cronaca
‘O Sarracino in Chat
Offese ed insulti tra emigranti italiani
di Bruno Garofalo
Si aggira su internet un figlio di Napoli, di nome “ 'o Sarracino”, al secolo Ciro: nato nel quartiere di Poggioreale da una famiglia numerosa, uno di sette fratelli sparsi per il mondo.
Emigrò giovane prima in Germania e poi in Usa. Qui sposò una donna da cui ebbe un figlio e si divisero. Senza mai più rivedersi.
Non credo che Ciro sappia cosa sia avvenuto alla moglie di cui ha perso le tracce mentre il figlio è stato affidato ad una sorella di lei e non credo che veda mai né il padre né la madre.

Ciro ora vive a Filadelfia e fa il carrozziere ma non ha ancora i documenti legali per risiedere in USA, dopo venti anni circa di permanenza; non si conoscono bene i retroscena di questa difficoltà apparentemente insanabile: in genere dopo una decade di illegalità tutti riescono a procurarsi i documenti necessari.
Questa debolezza della sua condizione lo espone alle rappresaglie di quella che è nota come la piccola mafia del chat italiano di American on Line.
Personaggi dai nomi esotici e grotteschi, quali "Migliarino", "Il nonno", "JP Morgan", "Goldano", "Gianpiero signore" lo insultano facendo riferimenti alla famiglia: la madre di Ciro viene spesso nominata con nome e cognome, la sorella, il figlio.

"Goldano", un piemontese che ha vissuto gran parte della sua vita nella droga in Colombia e si è poi trasferito in Florida qualche tempo fa, essendo venuto in possesso di numeri telefonici della famiglia di Ciro, si è divertito a telefonare alla madre a Napoli gabellandosi per avvocato e chiedendo una cifra di $ 5000 per fare uscire il figlio di galera!
Se Ciro non risponde ai suoi insulti nella chat "Goldano" si affretta a chiedere "Stai soffrendo? ahahahahahahaa".

"JP Morgan", un personaggio che fece qualche soldo durante la guerra nel Vietnam vendendo segreti all'esercito del Vietnam del Nord, siciliano della provincia di Catania, (così dicono i meglio informati) si diverte a insultare il figlio morto di una donna della chat, invisa alla mafia virtuale, e ha una predilezione per l'insulto legato al figlio di Ciro, di cui conoscono nome, cognome ed età.
"Migliarino", un donnone della provincia toscana con velleità romantico-erotiche alla veneranda età di 65 anni suonati, volgare e ringhiosa, è addetta invece all'insulto sui particolari della bocca di Ciro: non avendo potuto curarsi adeguatamente, la dentatura del "Sarracino" lascerebbe a desiderare ora, mentre si avvia verso la fine dei suoi anni quaranta. L'infomazione viene da alcune donne che pur hanno giaciuto con Ciro nel corso degli anni, fra cui si nota una certa "Soraya", donna siciliana maritata che lasciava a casa i suoi tre figli, fra cui una bambina con handicap, per recarsi da Ciro.
Soraya, sentitasi tradita da Ciro, ha sparso per la chat tutte le informazioni che era riuscita a copiare dall'agenda telefonica a casa di lui, nonché la storia boomerang che Ciro ha solo tre denti!.

"Gianpiero Signore", ex pizzaiolo che si autodefinisce filantropo generoso (nel suo dialetto, ovviamente, non conosce l'uso di 'filantropo'), ipercinetico faccendiere da chat, autoproclamatosi poeta dialettale (i suoi insulti sono spesso in rima, secondo lui !) si preoccupa di minacciare Ciro di violenza fisica, se non si allontana da questa o quella donna della chat, donne con cui Ciro si intrattiene in instant message, nella speranza di aggiungere qualche altro nome alle conquiste gia fatte.
"Gianpiero Signore" e altri personaggi simili, sono convinti che l'erotismo degli italo americani sia qualcosa da gestire secondo criteri mafiosi: chiunque ne voglia una fetta deve ubbidire ai capi.
E Ciro va avanti caparbiamente a rispondere a ognuno di loro, irriducibile anarchico, arrancando a volte, sommerso di insulti, col suo italiano fragile, intermezzato da esclamazioni tipicamente napoletane, in cui le parole scritte indugiano su consonanti in maniera da rendere il senso dell'urlo "Strunzzzzzz", "Figlio 'e zocccccccola" con la determinazione di chi sta compiendo una missione.
Né lui né i suoi nemici si arrenderanno mai, trovando nella reiterazione dell'insulto sempre uguale ogni giorno, una specie di ubi consistam, una stabilità asintotica dell'essere.
Crociato dell'Italian chat, naviga solo fra i flutti perigliosi di un mondo in cui l'anonimato, l'irrangiungibilità e l'impunità, mettono a nudo i lati piu tenebrosi dell'animo umano.
Conoscono le sue debolezze, e ogni tanto gli mettono affianco qualche donna apparentemente interessata a lui, che finge di stare per cedere ad ogni momento e si dilegua non appena riesce a carpirgli un altra informazione sulla sua vita privata, quando l'usura del vecchio insulto ha raggiunto livelli parossistici o quando Ciro, indotto dalle circostanze, ha cambiato garage.

L'accanimento di questi terroristi da chat, ancorché incomprensibile non ha tregue.
Telefonano spesso ai garages dove Ciro lavora di volta in volta, riuscendo a farlo licenziare con calunnie di vario tipo.
Impauriti i vari datori di lavoro cedono: "Ciro tu sì nu buono uaglione ma è meglio ca ti cirche 'natu lavoro" gli disse uno di loro "e nun ce fà sapè a cchiste addò truove fatica".
A volte non la trova "la fatica" e per un mese ha dormito in macchina nel freddo inverno del New Jersey.
Almeno in quei giorni nessuno del chat ha potuto insultare " 'o Sarracino".
10/3/2006
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