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La favola di Maradona
La sua storia a puntate – 56
di Mimmo Carratelli
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Dopo la Pace di Lodrone nel 1988, l’Armistizio di Soccavo nel 1989. Un anno fa la pace con Bianchi, oggi la tregua con Ferlaino. Per il ritardato rientro, resta in piedi la denuncia del Napoli per danni. Se ne parlerà più in là. L’Ingegnere vuole vedere come ti comporterai. Viviamo in pace. Sei tornato, hai incontrato Ferlaino. Novità?
“In cinque anni di Napoli non mi era mai successo niente. Forse solo una cosa gravissima, quel fatto del bambino…”
E’ l’inizio della conferenza stampa di venerdì 8 settembre 1989, a Soccavo, dopo un breve allenamento. Non nomini Diego junior, il figlio che è nato a Cristiana Sinagra, che è tuo figlio. “Quel bambino” oggi ha tre anni. Non lo nomini, pibe. Ti tieni distante, ma dentro chissà che cosa ti tormenta. Andiamo avanti.
“… Ferlaino si è messo a mia disposizione e io mi sono messo a disposizione della società. Ma stavolta è successo un fatto gravissimo. In quindici giorni, il tempo del mio ritardo nel tornare in Italia, sono diventato un drogato, un mafioso, un camorrista…”
Fai la faccia scura. Fuori del campetto di Soccavo c’è lo striscione degli ultrà che dice: “Maradona, Napoli non ti ha dimenticato ancora”. Ci sono quaranta ultrà. E allora?
“… Ho parlato con i miei avvocati. Voglio sconfessare chi ha detto bugie sul mio conto. Porterò in tribunale i giornalisti e quelli che hanno sparlato di me credendo che non tornassi più a Napoli…”
Va bene, va bene. Ma giocherai? Hai dimenticato il Marsiglia?
“… Dopo la partita col Bayern ne parlai con Ferlaino. Gli dissi che volevo giocare in un campionato meno stressante, volevo andare in Francia. Lui mi disse che ne avremmo parlato a fine stagione. Vincemmo la Coppa Uefa. Ferlaino non mi parlò più. Perciò, questa estate, quand’ero in Brasile per la Coppa America, ho chiesto di essere ceduto al Marsiglia…”
Pibe, è storia passata. Parliamo del Napoli?
“… Non sono ancora pronto e non voglio rischiare. I giornali dicono che le squadre favorite per lo scudetto sono Milan e Inter. Vedremo. Intanto, col rientro di Alemao e Careca, gli faremo vedere chi siamo…”
Dieguito, stiamo in ansia. Tu quando torni in campo? Sei soprappeso. Sette chili di troppo.
“… Ho bisogno di allenarmi per una settimana. Rientrerò a Lisbona per la partita di Coppa Uefa con lo Sporting. Forse”.
Oh, meno male. Una data. Una promessa.
Domenica il Napoli gioca a Verona, quarta giornata di campionato. La squadra è in ritiro a Vicenza perché mercoledì ha giocato a Cesena. E’ rimasta al nord. Ci vai, Dieguito, a Verona per stare insieme alla squadra?
Sembra di sì. Ci lasciamo dopo la conferenza stampa a Soccavo. Nel pomeriggio c’è un volo Ati per Bologna. Il Napoli ti ha prenotato un posto. Ti accompagnerà l’addetto stampa Carlo Iuliano. Ti è simpatico, farete un buon viaggio. In aereo sino a Bologna, poi in macchina a Vicenza.
L’aereo è in pista, a Capodichino. Ritarda la partenza di mezz’ora per aspettarti. Ma tu sei ancora a casa, in via Scipione Capece. Stai girando uno spot pubblicitario per i giapponesi.
Carletto Iuliano, all’aeroporto, è sulle spine. Squilla il suo cellulare. E’ Guglielmo Coppola che chiama. Allora? “Diego non parte in aereo, raggiungerà Vicenza in auto” dice il manager che non ci è mai piaciuto. Carletto richiude il cellulare e si imbarca sull’aereo per Bologna.
Ma tu, pibe, parti o non parti? Ci vai a Vicenza?
Ci stai andando sulla tua Ferrari F40 rossa. Il bolide sgomma in via Scipione Capece e raggiunge l’autostrada. Sì, viaggiare, e di notte magari accelerare. Ti dice niente Lucio Battisti, Diego?
Arrivi a Verona a tarda ora. Carmando ti cucina un piatto di spaghetti. Resti a parlare con Moggi e Bigon. Il giorno dopo, sabato, ti alleni con Alemao che è appena tornato dal Brasile. Giochi una partitina e fai un gol. Dichiari: “Abbiamo una squadra fortissima e un allenatore squisito”. Siamo tutti felici. Bigon non è come Bianchi. E’ squisito. Dici ancora: “Per il miglior Maradona dovete aspettare. Oggi, anche Bigon corre più di me sul campo. Ho bisogno di tempo”. Saluti tutti e te ne torni a Napoli.
Il Napoli gioca a Verona. Ci sono Careca e Alemao. Gli azzurri vincono 2-1. Un gol di Mauro e uno di Careca su rigore. Il Napoli è in testa alla classifica con 7 punti insieme alla Juve. Il Milan ha 6 punti, l’Inter 5.
Torna in campo, Diego, che si è messa proprio bene.
Continua
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