Viaggi
In Viaggio...
18 - Bahamas ed Indie Occidentali
di Alessandro Ciampa
|
Text Size |
|
Storia
Le Bahamas sono una nazione facente parte delle Indie Occidentali, ovvero quelle isole caraibiche scoperte nelle Americhe, che inizialmente si credeva fossero le indie. La Bahamas sono un arcipelago composto da 700 isole e quasi 2400 scogli disabitati. Esse furono scoperte da Cristoforo Colombo nel 1492, nel suo primo viaggio, e furono battezzate con il nome di San Salvador. Tuttavia il dominio di queste isole fu conteso fra spagnoli e britannici, e quest’ultimi ne assunsero il controllo definitivo nel 1717. Nel 1964 la Gran Bretagna concesse alle isole una parziale autonomia interna, ma pian piano le tensioni razziali fra bianchi e neri, discendenti europei e meticci, scoppiarono in una lotta interna, che fu risolta solo nel 1973, quando il Partito liberale Progressista, di Lynden Pindling, composto nella quasi totalità dei membri da neri, vinse le elezioni ed ottenne l’indipendenza assoluta dalla Gran Bretagna.
Cultura: le Indie OccidentaliLe Indie Occidentali, come già detto, sono un gruppo di isole caraibiche che furono scoperte dai coloni europei dopo il 1492. Dal gennaio del 1958 al maggio del 1962, è esistita anche una federazione, composta da colonie del Regno Unito, che però poi hanno optato per differente sorte. Oggi il termine Indie Occidentali è utilizzato nello sport (in particolare nel cricket), ed a livello storico-culturale. Oltre alle già citate Bahamas, facevano parte della Federazione delle Indie Occidentali anche Barbados, Dominica, Grenada, Giamaica, Isole Cayman, Isole Turks e Caicos, Monserrat, Saint Kittis e Nevis, Anguilla, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Trinidad e Tobago. Oltre alle Isole Vergini Britanniche, nazione storica, che però non aderì alla federazione. Una particolarità riguarda anche Belize e Guyana, le due nazioni, pur facente parte rispettivamente di Centro America e Sud America, sono da considerasi nazioni storiche per le Indie Occidentali. Tutti i paesi hanno pressoché storia comune, abitate da popolazioni indigene (Maya in Belize, Arawak e Caribi nelle principali isole), furono colonizzate dalla Gran Bretagna, divenendo dipendenze della corona. Monserrat, Cayman, Anguilla, Saint Vincent ed Isole Vergini non hanno ancora una totale indipendenza. Va ricordato che da queste parti ci fu una delle più grandi tratte di schiavi della storia, da Giamaica, Trnidad, Barbados, furono prelevato uomini e donne ed espatriate in Usa e soprattutto Inghilterra. Poi con la scoperta di piantagioni di zucchero, cacao e tabacco, la popolazione fu integrata con altri schiavi, provenienti dall’Africa e dall’India.
GeografiaCiò che è comune alle Bahamas ed alle Indie Occidentali, è un mare cristallino, puro, spiagge bianche e sabbiose, che ne fanno il paradiso dei turisti. L’interno delle isole è spesso boschivo, e talvolta presenta flora e fauna decisamente esotica. La Giamaica, terra di Bob Marley, famosissimo cantante reggae (musica popolare dell’isola), ha tantissimi alberi di cocco, piante di pepe, mogano, palissandro, cedro, ebano, e frutti esotici quali mango banano ed albero del pane (arbusto tropicale che produce un frutto molto simile al melone). A Trinidad e Tobago, nella depressione di Pitch Lake, c’è il più grande deposito naturale di asfalto. La popolazione di queste isole è composta da tre etnie principali: indigeni, bianchi ed indiani. Grenada, Saint Vincent e Santa lucia sono isole montuose di origini vulcaniche, ed i suoi territori ne risentono abbastanza. I suoli sono fertili, ed attraversati da numerosi corsi d’acqua e sorgenti di acqua termale.
SportLo sport nazionale delle Indie Occidentali è senza dubbio il cricket. Iscritta all’Internazional Cricket Council, le Indie Occidentali sono uno dei dieci “full members”, che possono disputare incontri di test match ufficiali, ovvero in più giorni. La storia della squadra comincia nel 1890, quando fu fondata la West Indies Criket Board, la federazione locale, e l’iscrizione ufficiale all’ICC test championship, ovvero il maggiore torneo di cricket al mondo. Gli stadi più importanti sono il Kensington Ovan a Bridgeston, Barbados; il Queen’s Park Oval a Port of Spain, Trinidad; il Borda a Georgetown, Guyana; il Sabina Park a Kingston, Giamaica; l’Arnos Vale a Kingstown, Saint Vincent; il National Cricket stadium a st. Georges, Grenada; il Beausejour a Gros Islet, St. Lucia; il warner Park Stadium a Basseterre, Saint Kittis e Nevis. Le Indie Occidentali sono una selezioni di giocatori delle varie squadre nazionali, che però non sono iscritte singolarmente alla federazione. Il palmares della squadra vanta due titoli mondiali, 1975 e 1979, ed un successo, recente, nell ICC Champions Trophy: 2004. Un altro sport più o meno popolare è il calcio. Due sono state le squadre capaci di qualificarsi per i mondiali in passato: Giamaica nel 1998 e Trinidad e Tobago nel 2006. Nel mondiali transalpini storica vittoria dei “reggae”, 2-1 al Giappone, mentre nell’ultima rassegna iridata, in Germania, il Trinidad di Yorke (il più grande giocatore di sempre da queste parti) srappò un punto alla Svezia, e si arrese all’Inghilterra solo all’88’! Nella competizione per nazioni locale (Concacaf Championship, dal 1991 Gold Cup), le squadre delle Indie Occidentali hanno raggiunto tre volte la semifinale (in due casi la Giamaica, in uno il Trinidad e Tobago. Nella Caraibbian Cup, otto affermazioni per il Trinidad e Tobago, ed una a testa per Santa Lucia e Giamaica
Gastronomia, tradizioni e curiosità.Mangiare nelle Indie Occidentali può essere un’esperienza unica. Tantissimi sono i ristoranti sulle spiagge, che forniscono piatti a base di pesce, appena pescato. L’aragosta, visti i costi contenuti, è assolutamente da provare, anche se i formaggi ed i salumi sono particolarmente gustosi. Possibile trovare banane, mango, albero del pane, e tantissimi altri frutti esotici I carabi sono le isole del ballo, del linguaggio del corpo, ed ogni isola ha la sua musica, la sua cultura, la sua danza. In Giamaica la cultura rasta, il reggae e Bob Marley ne fanno da padroni, e l’isola si presenta assolutamente adatta a vacanze in tal genere. Nella Bahamas, Barbados e Grenada , oltre al reggae, diffusissimo anche il calypso, suonato praticamente ovunque. Nelle altre isole, feste e tradizioni inglesi si mischiano alla cultura creola, per un mix di assoluto interesse.
TurismoInutile dire che nelle Bahamas o nelle altre isole delle Indie Occidentali è diffusissimo il turismo, che resta oggi la principale risorsa economica dei paesi. I Caraibi dall’Italia sono ovviamente molto lontani, e si preferisce sempre più un turismo organizzato da tour operator, e villaggi gestiti da europei. Tuttavia ci sono tantissime altre forme per poter vedere e vivere queste isole paradisiache.
Come arrivare nelle Bahamas e nelle Indie OccidentaliLa capitale delle Bahamas, Nassau, può essere raggiunta dall’Europa, ovviamente in aereo, oppure dalla Florida, e qui è possibile prendere la nave da Miami. La Blue Panorama effettua voli da Milano per Freeport, Bahamas, e un last minute può costare anche 650 euro. Tuttavia la JetBlue, effettua voli low cost per la capitale da diversi aeroporti americani, fra i quali quello di New York. Con un po’ di fortuna è possibile trovare combinazioni abbastanza economiche per gli standard generali. Da Amsterdam la Arke Fly organizza voli per Montego Bay, Giamaica (circa 600 euro a/r comprensivo di tasse). Il Belize si può raggiungera anche via Messico, l’Arke Fly effettua voli per Cancan da Armsterdam, la LTU da Dusserdolf, la Avro da Londra e Manchester. Per Cancun, tariffe last minute a 580 euro da Milano (Neos e Livingston), Bologna (Blue Panorama) e Roma (Blue Panorama). Per quanti riguarda le altre destinazioni non esistono opzioni economiche. Le altre isole sono raggiungibili tramite crociera, pacchetti turistici di tour operator, oppure voli a tariffe non particolarmente economiche. Roma-Port of Spain circa 900 euro con Air Canada; Roma-Saint Vincent circa 1900 euro con British Airways; Roma-Saint Lucia circa 900 euro con Virgin Atlantic; Roma-Cayman circa 800 euro con American Airlines; Roma-Turks e Caicos circa 1000 euro. Roma-Dominica circa 950 euro. Roma-Georgetown, Guyana circa 1200 euro con Delta Airlines; Roma-Belmopan (Belize) circa 950 euro con Continental Airlines.
Cosa vedere nelle Bahamas e nelle Indie OccidentaliOvviamente la visita di posti come le Bahamas oppure altre isole caraibiche è quasi esclusivamente destinata al mare cristallino, alle spiagge bianche ed all’ambiente esotico. Viaggi in questi posti sono quindi consigliabili per un totale relax, a stretto contatto con la natura. Per chi voglia organizzare escursioni, ci sono gite in barca per gli arcipelaghi di Trinidad e Bahamas, arrampicate sui mondi di Santa Lucia, Saint Vincent, Barbados e Grenada, e soprattutto visita alle più belle insenature, fra il folklore dei pirati e la bellezza di una natura incontaminata. Per quanto riguarda le varie cittadine, consigliamo particolarmente Kingston in Giamaica e Port of Spain a Trinidad e Tobago, dove potrete ammirare la cultura locale mista a quella europea. Balli, rum, feste popolari e musei nazionali sulla storia dei paesi, sono assolutamente da non perdere, neppure nelle altre isole.
Indirizzi utili BahamasRappresentanza Diplomatica competente:
Consolato Generale d'Italia a Miami (Florida)
4000 Ponce de Leon Blvd, suite 590
Coral Gables, FL 33146,
U.S.A.
Tel.: +1 305 3746322
Fax: 3747945
E-mail:
italianconsulate.miami@esteri.it Informazioni BahamasCapitale: NASSAU
Popolazione:319.000
Superficie: 13.939 km²
Fuso orario: - 6h rispetto all'Italia
Lingue: Inglese.
Religioni: Protestante.
Moneta: Dollaro delle Bahamas.
Prefisso per l'Italia: 01139
Prefisso dall'Italia: 001242
Per quanto riguarda gli altri paesi delle Indie Occidentali, per visti di ingresso, informazioni generali ed indirizzi utili, vi rimandiamo al sito: viaggiaresicuri.mae.aci.it