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COMMENTI ALL'ARTICOLO:
Uno psicanalista per il Napoli
SIGNORI E SIGNORE.........
Ci eravamo preoccupati ma per fortuna abbiamo avuto la conferma che il Signor De Vita, da Santo Domingo, è ancora tra noi esseri viventi.
Erano due settimane che non avevamo sue notizie, guarda caso in coincidenza delle meritate vittorie degli azzurri, ma è bastato lo spunto, lo sfogo del nostro Presidente per far riuscire dal corpo del caro De Vita tutto il suo amore nel criticare dirigenza e squadra del Napoli.
Invito tutti i tifosi a leggere i suoi commenti, alle sue belle parole quando il Napoli non gioca bene.
Un consiglio, torna a Napoli perchè il poeta potresti farlo senza problemi.
Ne abbiamo così tanti (giornalisti sportivi) che uno in più non comporterebbe nessun problema.
Il vero oro di Napoli, mio caro De Vita, senza offesa, è non averti più nell'anagrafe comunale di tutta la Regione Campania.
Oltre alla critica sai fare qualche altra cosa, sempre nell'ambito sportivo?
2006-03-14 17:32:11 - pasquale belcastro

Più goal
Il Napoli nelle partite casalinge potrebbe fare più goal, contro il Martina siamo stati fortunati con quell'autogoal dovevamo chiudere la partita già dal primo tempo e la squadra è stata poco incisiva nelle tante azioni da goal.
Spero che da domenica prossima la squadra cominci a giocare con più incisivita sotto la porta perché i talenti ce li abbiamo e dobbiamo sfruttarli anche perché siamo la squadra più forte del campionato.
Forza azzurri non mollate mai ce la faremo ad arrivare in B ci spetta di diritto.
2006-03-14 01:43:21 - Giovanni Mariano

Il Puntellatore!
Prima, seconda, terza, il Napoli ingrana la marcia ed inizia a correre; una vecchia canzone di Morandi che imperversava nella calda estate di quant'anni fa, stornava con un ritornello che faceva: " Andavo a cento all'ora per..." e così il Napoli si adegua allo stornello vivace e pimpante (solo nei primi quarantacinque minuti) aumentando il suo margine sulla seconda (nove punti dal Frosinone) e concludendo una prima frazione di gara mostrando gioco, vivacità e scambi come non mai, consolidando un'imbattibilità di gol casalinghi subiti al San Paolo (450 min) e stabilendo un record di punti nella storia del Napoli, di vantaggio sulla diretta avversaria.
Poi abbiamo la ripresa, che mostra a tutti l'altro lato della medaglia, il Napoli cala, appagato del risultato e delle notizie provenienti dagli altri campi, iniziando il solito gioco della gestione della gara, che lo rende, brutto, noioso e vanitoso quanto basta da essere maltrattato dalla critica, aumentando ed aiutando a solcare maggiormente la crepa del rimpianto della seconda stagione in serie C.
Ed è proprio come nelle migliori scenografie che compare il puntellatore, colui che sa i tasti giusti da premere, ma sopratutto i momenti giusti in cui farlo.
De Laurentiis si fa sentire, (dopo essere stato giustamente in disparte dopo le varie sconfitte) un pò seccato per l'utilizzo di Savino (e il successivo infortunio), un pò per parare i colpi di un eventuale rinnovo di calo di tensione; il Presidente sbotta, lo fa con la determinazione di chi è ormai esausto di due anni di inferno, di una categoria che gli va stretta, e che lo rende meno conosciuto di quanto merita; lo fa contro tutti, contro il tecnico, reo di aver utilizzato il giocatore in una gara troppo rude (anche se ci è parso che De Laurentiis portasse rancore già per quanto accaduto a Pià nella Coppa Italia di serie C), lo fa contro la squadra, che troppo si arrende nella ripresa in virtù di un avversario inesistente.
E' chiaro, De Laurentiis vuole tutelare il proprio investimento, in termini economici e in termini di energie, ed è giusto che lo faccia con tutta la foga di cui ne è capace, perché anche noi come lui, da questo campionato vogliamo uscire vincenti il prima possibile.
Domenica il match con il Pisa, sperando che siano gli azzurri a puntellare definitivamente il ritorno in serie B.
2006-03-13 12:40:51 - Eugenio Galeone

L'oro di Napoli.
Carlo Ponti e Dino De Laurentis nel 1954 produssero una meravigliosa perla cinematografica "L'oro di Napoli".
In questo spaccato napoletano, un'insuperabile Eduardo De Filippo, nei panni di don Ersilio Miccio vendeva consigli, e tra schiaffi a tarantella e pernacchi di cervello o di cuore, si premuniva di attenuare le sofferenze che procuravano, allora come oggi, agli sventurati napoletani i vari duca Alfonso Maria Santangelo dei Fornari.
Don Ersilio assieme a Pasqualino e Vicienzo o 'rammare, erano rimasti unici specialisti nella gloriosa tradizione dell'arte del pernacchio, che in questo caso doveva dire "siete a schifezza, ra a' schifezza, ra a' schifezza. ra a' schifezze ra a' schifezze ra a' schifezze e ll'uommene!"
Al nostro presidente i mancanti 60.000 del San Paolo espressano con la loro assenza il pensiero di don Ersilio rivolto alla squadra, che di "oro" non tiene niente e tanto meno di Napoli!
Solo è un'insieme di grigio e plumbeo come le idee dei suoi condottieri e ideatori, Reja e Marino al quale ultimo due partite vinte gli danno la voce figuriamoci tre.
Caro presidente è certo che con la sua rabbia lei esprime il perché della rinuncia dei 60.000, com'è certo che io non sono don Ersilio, peró mi riservo lo stesso per mandargli la fattura del "consiglio" che mi appresto a darle!
Solo le suggerisco di pazientare per le rimanenti poche partite, poi, così come ha "gridato" a chi di dovere, ch'era arrivato il momento di mettere da parte il miglior giocatore per manifesta mercenarietá, cioé Fontana, e qui non entriamo nel merito di quali fossero i "glutei" da curare.
Anche lei "novello" apprendista presidente ha capito che tenevamo la soluzione a portata di mano, un'alternativa che si doveva imporre a Reja, la quale soluzione ha prodotto nove punti in tre partite che hanno dato un margine di vantaggio sufficente anche a me che non sono don Ersilio.
Mi pare di "leggere" altresì che ha dato, dopo la prestazione con il Martina, anche pubblicamente il benservito a Reja dandogli con il suo sfogo la ufficialitá non scritta, cosi come è stato per Fontana!
Ecco caro presidente, adesso continui a pensare che dei 20 milioni di euro fattogli spendere solo per vincere un mediocricissimo campionato di serie C, tra le mani lei non ha niente se si eccettua tre o quattro giocatori dell'"impasto" attuale.
Prenda le distanze da Marino, noi napoletani non abbiamo bisogno d'inventarci un'altro Moratti che da quindici anni non vince niente, e sopratutto faccia ritornare i 60.000 disinnamorati amanti del pernacchio di don Ersilio Miccio.
Gli argentini in materia di calcio dicono: i gol non si meritano, si fanno!
Non si arrabbi per due, tre gol non fatti alla peggiore squadra venuta al San Paolo, si arrabbi invece per la squadra che si è messa nel secondo tempo sullo stesso livello del Martina.
Una squadra senza idee, senza nerbo e senza condizione fisica, come vede non ho scritto gioco, quello non ci è mai stato.
Si auguri solo di non essere parte di questi spettacoli mediocri, ecco, si ricordi che lei è un De Laurentiis, ci regali "l'oro di Napoli".
2006-03-13 01:24:48 - Gino De Vita

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