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Le voci dei quartieri
Scampia, gli sforzi per riscattarsi dall’emergenza criminalità - 49
L'auto mutuo aiuto: chi fa da sé fa per tre
La Repubblica del 24 dicembre 2004
Intervista all'assessore Raffaele Tecce
"Cento nuovi negozi a Scampia. Lo annuncia l'assessore al Comune di Napoli, Raffaele Tecce...
Al momento c'è solo uno studio di fattibilità, ma è il primo passo.
All'ordine del giorno, nella prima giunta del 2005, ci sarà l'approvazione di un vero e proprio progetto...
Una sperimentazione del bilancio partecipativo con tre obiettivi:finanziare gruppi giovanili che producano piccoli eventi;favorire insediamenti commerciali e rendere le politiche sociali più efficaci."
Pare emergere dalle parole stesse dell'assessore l'idea di affidare a cooperative di giovani del quartiere le iniziative commerciali relative ai cento negozi.
Si può fare ed è utile per dare lavoro ai giovani del quartiere, svolgendo la sana politica sociale di non fare incontrare ai giovani solo il lavoro proposto dalla camorra: droga, prostituzione ecc... rompere l'isolamento della monofunzionalità (delitto commesso una volta e rinnovato nel tempo) e dare una prospettiva di vita sociale al quartiere stesso.

La Repubblica - NAPOLI del 28 aprile 2005
“Scampia, l’accusa del pm” “Non si spara più, sono passati un mese e 57 morti, è tutto come prima.
Si è riaperto il libro paga della camorra, soldi per tutti.
Dalle vecchiette di via Ghisleri che nascondono la droga sotto i divani alle sentinelle dei lotti G ed S, quei ragazzi senza mestiere e senza paura che avvertono se arriva la polizia, trecento euro la settimana per un fischio, mica male….
Che investa.
Per cambiare la cultura della sopraffazione.
Lì cresce chi si mette in mostra.
E per farlo, basta uccidere una donna, una ragazza, come Gelsomina Verde…”
A finanziare le cooperative dovrebbero essere Comune e Regione.
Per la realizzazione dovrebbero essere impegnati Soprintendenza Scolastica Regionale, Comune di Napoli, Camera di Commercio, Prefettura di Napoli, Forze dell’Ordine.
La formazione dei ragazzi delle cooperative dovrebbe essere biennale e prevedere la costituzione di cooperative di lavoro nel biennio, finalizzate alle attività da insediare nei cento negozi.
Dovrebbe considerarsi, alla fine del corso, la possibilità di un prestito di onore per l’avvio delle attività.
Perché l’iniziativa risultasse socialmente utile, sarebbe necessario:
a) operare una selezione dei soggetti stabilendo i prerequisiti per la partecipazione al corso
b)privilegiare, nei due anni, la formazione sociale e morale del cittadino, cosciente di poter svolgere un lavoro onesto nella legalità e disposto a difendere i propri diritti
c)formare uno spirito di aggregazione in maniera da fare dei soci una comunità disposta a difendere il proprio privilegio
d)affidare alle Forze dell’Ordine presenti sul territorio, persone esperte ed a conoscenza della realtà locale, la didattica riguardante la legalità, la pratica e la difesa di essa.
Si tratterebbe, insomma, di penetrare nel quartiere con una cellula capace di diffondere benessere, imprenditorialità, legalità.
Immagina: cinque addetti per cento negozi fanno cinquecento giovani lavoratori residenti ed operanti sui luoghi.
La sostanza di Scampia comincia a cambiare.
Si può fare.
Nel post-qualifica nella mia scuola i docenti hanno realizzato qualcosa che gli va vicino.
QUESTO E’ IL SOGNO.

La realtà è un’altra: assessore e giunta comunale i cento negozi li hanno dimenticati.
Altrimenti ne saprei qualcosa, perché Repubblica ne avrebbe parlato.
Vi è proprio necessità a Scampia che qualcuno controlli che le autorità passino dalle parole ai fatti.

Il presidente del gruppo consiliare dell’UDC al Comune di Napoli on. Pietro Mastranzo ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“A Scampia ci saremmo voluti andare con le delibere approvate che riguardano la riqualificazione dell’intera area nord di Napoli da Scampia a Secondigliano a San Pietro e che giacciono da anni in consiglio comunale; e non solo a manifestare”. “Era l’impegno assunto dal sindaco Iervolino e dal centro sinistra su proposta dell’UDC”.
“Nel corso del consiglio monotematico sull’emergenza criminalità a Scampia, i consiglieri approvarono all’unanimità la convocazione in tempi rapidi, di un altro consiglio per approvare le delibere giacenti che interessano l’area nord di Napoli”.
“Ancora una volta il centrosinistra napoletano, preferisce surrogare le proprie inefficienze camuffandosi nelle fiaccolate e nei raduni, dimenticando che il territorio si governa con l’approvazione delle delibere e non solo con le buone intenzioni”,
2005-04-28 23:53:16 - D.S. "Caselli" oggi in pensione

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