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Cultura
Bruce Nauman al Madre
di Alessandra Giordano
Dopo la grande retrospettiva dedicata al maestro Jannis Kounellis, il Museo d’Arte Donnaregina di Napoli, MADRE organizza, in collaborazione con la Tate Liverpool, la mostra  di Bruce Nauman “Make Me Think Me”.
La mostra, a cura di Laurence Sillars - curatore della Tate Liverpool - che sarà ospitata nei grandiosi spazi del terzo piano del museo dedicati alle mostre temporanee, dal 7 ottobre 2006 all’ 8 gennaio 2007, attraversa le fasi più salienti della carriera dell’artista. sessanta lavori, tra sculture, neons, video, performance e disegni, eseguiti tra 1966 ed il 2005, costituiscono il corpus dell’esposizione, concentrandosi in particolare sull’interesse di Nauman per la potenzialità e la manipolazione del linguaggio, attraverso i giochi di parole e la ripetizione, e sottolineando la sua attenzione verso le forme di controllo e sulle possibili reazioni dello spettatore alle sollecitazioni ambientali da lui create, nonché sull’attenzione dell’artista nell’uso e nelle potenzialità del corpo all’interno della società tecnologica contemporanea
 
Bruce Nauman è universalmente considerato uno degli artisti più cruciali ed influenti del Dopoguerra. Le sue ricerche pionieristiche sui significati e le potenzialità della scultura, dei video, della performance e dell’arte ambientale hanno influenzato intere generazioni d’artisti già dagli anni Settanta.

In una lucida e spietata analisi della condizione umana, l’artista utilizza il processo artistico creando una serie continua di attività sperimentali che inglobano i più disparati campi di attività come gli studi sul linguaggio scritto e parlato e il comportamento. Come scrive il direttore del Madre Eduardo Cicelyn nell’introduzione al catalogo della mostra: “Programmaticamente antiestetico, Nauman usa la fotografia, il video, il suono, la scultura, l’installazione per riprodurre azioni o produrre situazioni soggette a interpretazioni più o meno vincolanti. Non v’è mai dubbio su chi ne sia l’artefice, però lo spettatore è interpellato e sollecitato a prendere posizione, confrontarsi e reagire. In sintesi estrema, si può sostenere che l’opera di Nauman non è fatta per essere contemplata o per emozionare, ma per agire come uno strumento di comunicazione, un medium che crea contatto mentale e simbolico tra artista e pubblico, anzi tra soggetto e soggetto, tra io e tu.”
Bruce Nauman è nato a Fort Wayne, Indiana, nel 1941. La sua prima personale risale al 1966 alla Galleria Nicolas Wilder di Los Angeles, tra le grandi retrospettive a lui dedicate ricordiamo la mostra itinerante al Walker Art Center di Minneapolis, al Hirshhorn Museum di Washington e al Reina Sofia di Madrid negli anni 90. E’ stato inoltre insignito del Leone d’oro alla Biennale di Venezia nel 1999.
14/9/2006
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