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Calcio
Cronache mondiali: il ct perde le staffe
Il diario della rassegna mondiale, giorno dopo giorno
di Andrea Bello
Intercettazioni, scommesse e conflitti d’interesse non avevano fatto arrabbiare il ct dell’Italia Marcello Lippi che, sereno, aveva sempre dichiarato di pensare al suo Mondiale. Poi ieri sera, alla vigilia dell’importantissima partita contro l’Australia abbiamo scoperto di cosa questa nazione, secondo le parole del suo ct, deve vergognarsi: dei giornalisti.

Sono loro a scatenare l’ira funesta del Lippide Marcello. Che strano. Docile e mansueto il nostro ct, quando riceveva telefonate moggiane che gli dettavano la formazione e i giocatori da convocare, nervoso e iracondo se sono i giornalisti a comporre il suo numero per chiederla la formazione.

“Giornalisti stronzi”. Nell’Italia del malcostume imperante il suo allenatore di calcio non può che adeguarsi.

Oggi tiferemo azzurri, ma solo quelli che vanno in campo. Speriamo che vadano in campo con le tre punte, anzi almeno due più Totti. “Tutti con Totti” sembra essere, infatti, il motto della Nazionale negli ultimi giorni. Dopo le difese da parte di Gilardino e Perrotta, di due giorni fa, anche Alessandro Del Piero, apparentemente il più scontento, come i compagni di squadra, si è mostrato consapevole dell’importanza del capitano della Roma in campo.

E mentre Hiddink fa l’ironico e Lippi pare ancora una volta avere qualche timore, il quotidiano torinese La Stampa titola: “Autostrada Italia” in riferimento al cammino spianato (Australia e poi Svizzera o Ucraina) che sulla carta avrebbero gli azzurri nel percorso che porta alla semifinale.

La Gazzetta, invece, ricorda il felice Mundial 1982 e apre con: “Lippi prova a fare il Bearzot”, in riferimento allo scontro dialettico del ct con la stampa italiana.

Sappiamo di partire con i favori del pronostico oggi pomeriggio, ma Messico contro Argentina e Ecuador contro Inghilterra hanno dimostrato che, tecnica e tattica a parte, in questo mondiale non si può prescindere dalle giocate dei propri fuoriclasse. Non è un caso che la Germania vada avanti grazie alle prodezze di Klose e Podorsky, il recente 4-1 del Brasile sia firmato da una doppietta di Ronaldo, la Francia resusciti grazie a due gol di Henry e Argentina e Inghilterra passino ai quarti grazie alle magie di Rodriguez e Beckham.

E noi? Dalle 17 in poi saremo tutti per Totti.
26/6/2006
  
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