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2002: Brasile pentacampione
La storia dei Mondiali di calcio – 42
di Mimmo Carratelli
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Brasile-Germania fu la finalissima del Mondiale asiatico del 2002. I brasiliani giunsero al match decisivo con sei vittorie su sei partite (16-4 il conto dei gol), i tedeschi con cinque vittorie e un pareggio (14 gol fatti, 1 subìto).
Allenati da Luiz Felipe Scolari, i verdeoro spazzarono via Turchia (2-1), Cina (4-0), Costa Rica (5-2), Belgio (2-0), Inghilterra (2-1) e ancora Turchia (1-0) in semifinale.
L’arbitro coreano Kim Young Joo gli dette una mano nel primo match contro i turchi. A tre minuti dalla fine, dopo avere rimontato un gol di svantaggio con Ronaldo, i brasiliani ebbero un calcio di rigore per un fallo commesso da Ozalan Alpay fuori area e Rivaldo agguantò il 2-1 dal dischetto. Negli ottavi, l’arbitro giamaicano Prendergast annullò un gol al belga Wilmots, poi il Brasile vinse 2-0. Nell’intervallo, l’arbitro rivide in tv l’azione del gol belga regolare e, tornando in campo, andò a scusarsi con Wilmots.
Due volte i brasiliani furono costretti a recuperare: nel primo match con la Turchia chiudendo il primo tempo 0-1 e, nei quarti, contro l’Inghilterra andata in vantaggio con Owen.
La Germania, dopo la facile “esplosione” nella prima gara contro l’Arabia Saudita (8-0), andò avanti al risparmio: 1-1 con l’Irlanda, 2-0 al Camerun in una partita durissima (12 ammoniti) e poi tre 1-0 di fila contro Paraguay, Stati Uniti e Corea del sud col portiere tedesco Kahn autore di parate decisive.
La semifinale Brasile-Turchia fu la più bella partita del torneo che, per il resto, risultò mediocre con arbitraggi discutibili.
Settantamila spettatori assistettero alla finale giocata a Yokohama. Il Brasile vinse 2-0, conquistando per la quinta volta il campionato del mondo (1958, 1962, 1970, 1994, 2002). Un palo per parte, poi la Germania capitolò al 68’. Sfuggì a Kahn, il miglior portiere del torneo, il tiro di Rivaldo e Ronaldo fu svelto a insaccare. Dieci minuti dopo Ronaldo raddoppiò.
La formazione del Brasile nella finale (3-4-2-1): Marcos; Lucio, Edmilson, Roque Junior; Cafu; Kleberson, Gilberto Silva, Roberto Carlos; Ronaldinho (85’ Juaninho Paulista), Rivaldo; Ronaldo (89’ Denilson).
Capocannoniere della formazione brasiliana e del torneo fu Ronaldo con 8 reti. Rivaldo segnò 5 gol, Ronaldinho 2 di cui uno decisivo che fruttò il 2-1 sull’Inghilterra. Se Ronaldo fu l’irresistibile goleador del campionato, la nuova “stella” fu il ventiduenne Ronaldinho, tesserato quell’anno per il Paris Saint Germain.
Il cannoniere dei tedeschi, allenati da Rudi Voeller, fu Miroslav Klose, 5 reti, attaccante del Kaiserslautern. Micael Ballack del Bayer Leverkusen firmò tre reti di cui due decisive per gli 1-0 contro americani e sudcoreani, ma, squalificato, saltò la finale (arbitrata da Pierluigi Collina).
La Turchia fu la squadra rivelazione con quattro giocatori presenti nel campionato italiano: Emre e Okan (Inter), Hakan Sukur (Parma) e Umit (Milan). Perse le due partite col Brasile, nel girone del primo turno (1-2) e in semifinale (0-1), pareggiò col Costa Rica (1-1), battè la Cina (3-0), il Giappone (1-0) e il Senegal col golden-gol (1-0) conquistando il terzo posto contro la Corea del sud (3-2) a Deagu, in Corea. Nella finale per il terzo posto, Hakan Sukur segnò il gol più veloce dei Mondiali, dopo undici secondi dal via.
Nei quarti si arrese l’Inghilterra di Eriksson che trovò sulla sua strada il Brasile e uscì fuori ai rigori la Spagna contro i sudcoreani.
Il campionato propose due scontri storici. Nel primo turno, l’Inghilterra con un rigore di Beckham si aggiudicò il match contro l’Argentina, il Giappone battè la Russia con un gol di Inamoto. La Cina uscì con le ossa rotte: 0-2 dal Costa Rica, 0-4 dal Brasile e 0-3 dalla Turchia.
Il Paraguay allenato da Cesare Maldini superò il primo turno pareggiando col Sudafrica (2-2), battuto dalla Spagna (1-3) e vittorioso sulla Slovenia (3-1). Fu eliminato negli ottavi dalla Germania.