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Recensioni
Il maestro che promise il mare
di Giovanna D'Arbitrio

Innegabile il costante legame tra letteratura e cinema che hanno il merito di riportare alla luce personaggi spesso dimenticati. Tale è il caso del film candidato a 5 Premi GoyaIl maestro che promise il mare, di Patricia Font, tratto dal romanzo di Francesc Escribano “Desterrando el silencio: Antoni Benaiges, el maestro que prometio el mar”. 

Ecco presentazione del libro (da me tradotta) della casa editrice Art Blume: “Alla fine di luglio del 1936, proprio all'inizio della guerra civile, il maestro catalano Antoni Benaiges scomparve. Due anni prima era arrivato nella città di Bañuelos de Bureba, a Burgos, pronto ad applicare la tecnica Freinet nella sua piccola scuola rurale, una metodologia pedagogica innovativa basata sulla partecipazione degli studenti e sull'uso della stampa. Per più di 75 anni, il suo lavoro e la sua personalità sono rimasti nell'intimità della memoria dei suoi ex studenti e colleghi, mentre la sua famiglia nutriva il desiderio di sapere la verità su dove si trovasse. Nell'agosto del 2010, in occasione dell'esumazione di una fossa comune nella zona di La Pedraja (Burgos), emerge la memoria del maestro e inizia un'indagine che porta alla luce una storia unica, emozionante e poetica. Una storia, quasi sull'orlo dell'oblio, che è stata recuperata grazie alle testimonianze di chi lo ha conosciuto o ne ha sentito parlare, ma anche dai testi dello stesso insegnante e dagli scritti dei suoi allievi, che sono stati pubblicati presso la scuola. Questo lavoro è frutto di un'approfondita ricerca, e ha visto la partecipazione del giornalista Francesc Escribano, al racconto della biografia del maestro; il fotografo Sergi Bernal, nella documentazione grafica e nella raccolta delle testimonianze; l'antropologo Francisco Ferrándiz, nella narrazione della sua esperienza ai piedi della tomba, e lo storico Queralt Solé, nella contestualizzazione del momento storico e nella direzione dell'opera”. 





Nel film si intrecciano due storie tra passato e presente, quando Ariadna (Laia Costa) decide di esaudire un desiderio del nonno che le chiede di cercare i resti di suo padre ucciso durante la guerra civile.

Si inserisce così la storia di Antoni Benaiges (Enric Auquer), un insegnante catalano, che nel 1934 si trasferì a Bañuelos de Bureba, un villaggio vicino Burgos, nel nord della Spagna. Gli venne assegnata una pluriclasse elementare in una piccola scuola dove adottò un nuovo metodo didattico da poco introdotto in Francia dal pedagogista Célestin Freinet, un metodo moderno che piacque molto agli alunni, poiché alimentava in loro speranze e sogni, tra i quali c’era quello di vedere il mare. Le sue idee innovative, l’accusa di ateismo, tuttavia, innescarono le reazioni ostili del parroco e del sindaco. Purtroppo, nel 1936 Antoni Benaiges venne assassinato durante la guerra civile spagnola.





Con la continua alternanza tra il presente e il passato, la regista sembra voler sollecitare nello spettatore il dovere della memoria contro il revisionismo storico dei tempi attuali. Pertanto, ci racconta la storia vera di Antoni Benaiges che davvero aveva promesso di vedere il mare a bambini che potevano solo immaginarlo, applicando il “metodo naturale” di Célestin Freinet basato sulla partecipazione costante degli alunni per favorirne il processo di conoscenza. Purtroppo, le sue idee innovative suscitarono l'ostilità della parte più ottusa della società e fu barbaramente assassinato. Attraverso il percorso di Adriana e le parole di suo nonno, il film ci raccomanda di vigilare affinché ciò non torni ad accadere.





Credo che sia importante raccontare storie come queste per il modo in cui si empatizza con queste persone normali, che a loro modo ci hanno insegnato qualcosa - ha affermato la regista- Credo sia per questo motivo. Queste persone di cui parliamo, in un certo senso, sono eroiche senza essere famose. Sono eroi umani e credo sia importante cercare queste storie che meritano di essere messe in immagini e di essere raccontate. È il modo per rendere note queste storie non raccontate e per diffonderne e preservarne la memoria.”





Il film è supportato da un buon cast includente Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavasa, Ramon Agirre, Gael Aparicio, Alba Hermoso, Nicolás Calvo, Antonio Mora, Milo Taboada. La sceneggiatura è di Albert Val, la fotografia di David Valldepérez, le musiche sono di Natasha Arizu del Valle.





Patricia Font, nata in Spagna nel 1978, come regista ha diretto anche Vicini davvero e Gente Que Viene Y Bah.





Ecco il trailer del film: https://www.comingsoon.it/film/il-maestro-che-promise-il-mare/65740/video/














 



















26/9/2024
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