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Cultura
Filippo Ciavoli | Anagrammi
di Marco Polito
Anagrammi mette in scena una serie di acrilici su tela che invitano a riflettere sul rapporto tra evoluzione tecnologica e strumenti tradizionali, tra identità storica e mutamento, irrappresentabilità e geometrie ineccepibili.

È un gioco retorico che si manifesta in una commistione di opposti su più livelli il cui minimo comune denominatore è un principio di arte, una chimica delle forme e delle emozioni, una scienza della fantasia incline al costante superamento di se stessa grazie a un metodo procedurale di stampo “alchemico”.

Il segno distintivo nelle opere di Ciavoli è il disfacimento dell'immagine che si attua attraverso il ritorno alla percezione pura che non è ancora in grado di distinguere e di tradurre la realtà esterna. L’artista attua la sua ricerca artistica tramite la tecnologia contemporanea, il mezzo (medium) per rendersi indipendente grazie a programmi (software) di grande potenzialità e alla portata di tutti. L’uso della tecnologia non serve a sostituire una tecnica artistica nobile come la pittura, ma a sviscerarne la visione della realtà.

In mostra anche una scultura marmorea: opera tridimensionale dove il soggetto si moltiplica e si rifonda incessantemente fino a creare un agglomerato che idealmente tende a trascendere le leggi gravitazionali e le coordinate spaziali.

La sensazione che si avverte è quella del relazionarsi con l’esterno, il necessario sentito bisogno di ricomporre dei vetri infranti e ristabilire un ordine. Non esistono più riferimenti per lo spettatore e questo comporta la possibilità di osservare un’oggettività differente con un sapore scultoreo romantico che elogia la manualità del fare artistico dell’autore.

Profilo biografico
Filippo Ciavoli (Pietrasanta - Lucca, 1977) è stato allievo del Maestro Igor Mitoraj e ha collaborato con gli artisti Giò Pomodoro, Bruto Pomodoro, Andy Goldsworthy e Kan Yasuda.
Ha all’attivo diverse mostre personali tra le quali “Corallo” (a cura di Enrico Mattei, Battistero del Duomo di San Martino, Pietrasanta - Lucca, 2019), “De Po Si To” (Chiostro di Santa Maria la Nova, Napoli, 2015), “radicequadratadidue” (Convento di Santo Spirito-Ex Carceri, Nola - Napoli, 2015) e “Cannavacciuolo, Ciavoli, Keller” (Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano, 2012), e collettive: “Metamorphosis - Forme mimetiche nello spazio urbano” (a cura di Beatrice Audrito, Piazza Dante, Forte dei Marmi - Lucca, 2019), “Changwon Sculpture” (Biennale_Moonshin Museum, Changwon - Sud Corea, 2016) e “sihx” (6 opere in marmo del Premio Fondazione Henraux, Deloitte, Milano, 2015).
È stato rappresentato in fiere quali Arte Fiera Bologna, MiArt, Art Brussels, ArtParis.
Ha vinto importanti premi sia nell’ambito della pittura che della scultura (Premio Fondazione Henraux, Querceta - Lucca, Premio Michetti, Francavilla al Mare - Chieti) e partecipato a biennali internazionali.
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.

artista: Filippo Ciavoli
titolo: Anagrammi
durata: 31 gennaio - 13 marzo 2020
dove: Spazio NEA, via Costantinopoli 53 / piazza Bellini 59 - Napoli
orario: lunedì - domenica dalle 9.00 alle 2.00 am
ingresso: libero
contatti: 081 304 19 19 / 081 45 13 58 | info@spazionea.it
8/1/2020
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