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Cultura
Emilia Zamuner, viaggio nelle tradizioni musicali
di Adriano Cisternino
Tradition”, tradizione, è il titolo del concerto che Emilia Zamuner, giovanissima e già affermata vocalist napoletana, offrirà sabato 19 maggio (ore 21) ai soci del Music Art, accompagnata da Mino Lanzieri alla chitarra, Antonio Napolitano al contrabbasso e Massimo Del Pezzo alla batteria.

Un gruppo ormai collaudato anche a livello internazionale, visto che è fresco reduce da una tournée in Turchia con applaudite performances ad Ankara ed Istanbul.

Tradition”, un progetto dal quale potrebbe scaturire presto un disco. Che Emilia non esclude, ma intanto annuncia un album dedicato a Pino Daniele in uscita a giugno. Ma questa è un'altra storia, anche perché lei sarà accompagnata da un gruppo diverso.

Tornando alla serata al Music Art, “Tradizione” - spiega Zamuner - vuol dire pescare nella musica di varie culture e riportare tutto nel proprio linguaggio, nel linguaggio del jazz. Dalla cultura americana che naturalmente è la più diffusa nel jazz, alla bossa brasiliana, alla canzone italiana e – perché no? - a Napoli che in fatto di musica non è seconda a nessuno.

Il tutto naturalmente rivisitato attraverso gli arrangiamenti di Mino Lanzieri e la voce di Emilia Zamuner che rappresenta indiscutibilmente il più esplosivo talento fra le giovani voci femminili del jazz italiano. Basti ricordare che nel 2016, ad appena 23 anni, ha vinto il prestigioso premio internazionale “Massimo Urbani”, raramente attribuito ad una voce.

Molti napoletani la ricorderanno l'estate scorsa all'Arena Flegrea dove aprì il concerto di Diana Krall. Più recentemente, l'inverno scorso all'Augusteo era fra le quattro voci del concerto “Lucio contro Lucio” (Battisti e Dalla).

15/5/2018
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