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Cronaca
De Luca, il sindaco modello che piace ai rotariani
di Alessandra Giordano
“Invertire la rotta si può: mai più ultimi!”. Tuona così il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca intervenuto giovedì sera al Grand Hotel Parker’s per una conviviale interclub organizzata dal Club Napoli Castel Sant’Elmo con il sodalizio di Pozzuoli.

Presentato dai presidenti Giancarlo Nocera ed Ettore Nardi, De Luca è convinto che si può passare dalle parole ai fatti solo assumendosi le responsabilità, senza lasciarsi intimidire, con coraggio e i tanti rotariani presenti hanno applaudito forte questo “uomo concreto”.

“Sapevo che eravamo inguaiati… ma sotto la Bulgaria, non me lo sarei aspettato”, il primo cittadino che tanto bene ha fatto a Salerno, sorride amaro.

E fa una lunga lista di problematicità e di cose che non vanno: la Campania è ultima per lo smaltimento dei rifiuti, ultima per l’ambiente, per i trasporti, per la sanità e per i livelli di assistenza e, cosa più grave, ultima anche per la capacità di utilizzazione dei fondi europei.

“Un disastro - ribatte De Luca - ma possiamo riprenderci a condizione che facciamo una scelta chiara”.

Abbiamo un’incredibile contraddizione: migliaia di ragazzi e ragazze vanno via nonostante siamo la terra più bella per patrimonio culturale, panorami e produzione enogastronomica, ma non riusciamo a trasformare questa ricchezza in posti di lavoro.

“Intorno a noi c’è una competizione senza pietà perchè Napoli e la Campania non hanno amici: quando non ci sarà più il presidente Napolitano non avremmo nessuno a tutelare il nostro territorio”.

Secondo il sindaco, bisogna partire dai nostri interessi produttivi per poter cambiare, ma ci vuole realismo e capacità di fare.

Ciò che è stato ottenuto a Salerno, si può fare dovunque, basta investire con interventi mirati e strategici cominciando dal risanamento ambientale e poi le infrastrutture e la mobilità e proseguendo con le nuove tecnologie, l’agro alimentare, lo start up, la sanità e la formazione.

“Un investitore s’impegna solo se guadagna e ha l’obiettivo di arricchirsi – dice ancora De Luca - la dimensione dei problemi non c’entra niente, ci vuole coraggio per cambiare la realtà”.

De Luca è per il controllo di legalità, doveroso da parte della magistratura, ma ritiene altrettanto doveroso non paralizzarsi davanti ad un avviso di garanzia.

“Patrimonio d’oro coperto di fango, a Napoli basterebbe poco per decollare”, insiste il conversatore e invita la “parte buona” di Napoli a partecipare ad una “rivoluzione della dignità”.

Al dibattito che ne è seguito, sono intervenuti Giancarlo Bracale, Anna Elettore, Ciro Mancino e Guido Parlato.

25/10/2014
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