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Spettacoli
Napoli nella tempesta
Trent’anni dalla scomparsa dell’icona teatrale nel panorama culturale napoletano
di Eva Casciello
Napoli - Sono trascorsi ormai tre decenni da una grande perdita per Napoli, quella di uno dei più rinomati esponenti della cultura italiana del Novecento: Eduardo de Filippo.

Il suo ultimo discorso, tenuto a Taormina nel 1984, così recitava: "... è stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l'ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato".

Certamente continua a battere il cuore di quanti seguono ancora con passione la sua opera drammaturgica, il suo teatro umoristico, il suo cinema.
Sono trascorsi diversi anni dalla sua scomparsa, ma l’impronta che ha lasciato è un segno indelebile.

E quasi a voler far echeggiare ancora la sua voce, il 6 settembre, nell’ambito delle attività culturali promosse dal Forum Universale delle Culture, nella suggestiva atmosfera del Maschio Angioino, ci sarà la prima nazionale de "Napoli nella Tempesta", la versione in napoletano arcaico di Eduardo De Filippo de "La Tempesta" di Shakespeare.

Musiche originali di Antonio Sinagra dirette dall'autore, alla testa di un ensemble orchestrale.
Bruno Garofalo firma scenografia e regia.
Accanto al protagonista Mariano Rigillo, le voci di Madeline Alonso, Chiara Baffi, Lalla Esposito, Lello Giulivo, Antonio Murro

Prodotto da Consorzio Campano Teatro e Musica
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Maschio Angioino
6 settembre - Prima nazionale
Repliche: 7 e 8 settembre
Ingresso libero fino a esaurimento posti


2/9/2014
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