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L'Opinione
La beffa della tecnica
di Vincenzo Cicala
L'informatica creativa, il libero mercato sono il frutto del progresso della tecnica. L'affermazione telematica ne è stata l'affermazione caratterizzante ed ha prodotto l'espansione del libero mercato. È stata promossa non più la gestione dell'uomo e delle cose, ma il loro possesso assoluto.

La connessione capitale lavoro è andata in crisi. Esiste il capitale e se ne promuove l'accumulo in quantità indefinita, il lavoro è un accessorio che può essere reperito in qualsiasi parte del mondo e del territorio nazionale, nei luoghi dove poco si paga e nulla viene garantito al lavoratore poiché nessuna garanzia sociale viene attivata.

Può essere il caso della ditta spostata in India e quello del sottoscala metropolitano dove sarti e sartine producono - per le grandi firme - abiti di gala indossati negli spettacoli da celebri artisti.

Può essere il caso della maggiore ditta produttrice di energia elettrica che riduce ad una palude e ad un deserto una intera parte - prima ricca di erbe e di animali - di una nazione africana.

Quella popolazione viene praticamente espulsa.
Si ricovera su territorio europeo. Parte va a riempire le carceri. Parte è precettata dalla delinquenza, parte si salva ad opera di anime pie.

Privati della patria e spogliati delle proprie ricchezze, vengono posseduti come cose impure.

Pagano due volte, prima la perdita delle proprie cose, poi la perdita di se stessi. Lo spettacolo più degradante per la nostra cosiddetta civiltà è la visione delle migliaia di bambini sofferenti fino a morire di stenti.

Qualsiasi decisione di carattere economico viene oggi sottratta al governo nazionale e ceduta ad organismi di carattere sovranazionale, quali la Commissione Europea, la BCE, il FMI.
Queste organizzazioni non hanno nessuna legittimazione politica, cioè non rientra nei loro compiti interessarsi della buona amministrazione della società.

Ad esse si affiancano le agenzie di rating. Nate negli Stati Uniti al fine di rendere trasparenti i bilanci delle aziende, invadono il mercato dei titoli, garantendone la credibilità al di là del valore intrinseco che essi posseggono.
Questo fatto ha determinato la "bolla". I mutui fondiari, anche quelli non garantiti da ipoteche credibili, sono stati "cartolarizzati", cioè trasformati in titoli commerciati in Borsa.
Arrivato il momento della trasformazione in danaro, le banche sono entrate in crisi.
Perché? Perché i contraenti dei mutui erano insolventi.

Per evitare il fallimento di grossi istituti bancari è intervenuto lo Stato che ha pagato i debiti delle banche con i soldi dei cittadini.

I contraenti dei mutui hanno perso le case per sequestro giudiziario e le hanno dovuto abbandonare.

La "bolla" era quella di un recipiente colmo di titoli - garantiti dalle agenzie di rating - pieni di niente.
E per risalire ai mutui originari è occorso percorrere a ritroso la strada di diversi titoli "derivati", garantiti dalle agenzie ma, in realtà garantiti da niente.

Le conseguenze di tutto questo delittuoso procedimento non sono state pagate da chi ha accumulato danaro, neanche una persona della casta padrona finanziaria è stata rimossa e neanche una sola regola di prevenzione è stata decretata.

Tutto cade sempre a spese dei cittadini. Di quali cittadini? Di quelli a reddito fisso con prelievo alla fonte, impiegati e pensionati, e di quelli che hanno necessità di usufruire dei pubblici servizi e si sono trovati o davanti ad un aumento sproporzionato dei costi oppure di fronte all'eliminazione - sic et simpliciter - della prestazione del servizio.
Per esempio per certe analisi e terapie costose relative a malattie delicate e gravi.
Per esempio pagamento analisi, accertamenti radiologici ecc..., in tutto od in parte, secondo le regioni.
A spese dei malati, anche vecchi poveri invalidi e pensionati.

La casta padrona, politici, medici, primari, dentisti, liberi professionisti, addetti alla catena di distribuzione alimentare, assicurazioni, ecc..., ha continuato a godere dei suoi privilegi.
E ad evadere. Non ti rilasciano una ricevuta fiscale neanche a prototipo da incorniciare nel reliquario domestico.

Succhiando dal basso per alimentare la casta padrona in alto (si pensi ad uno stipendio dai diecimila ai centomila euro, assistenza socio sanitaria garantita ai più alti livelli.

Solo per il senato 10 milioni di euro annui e pensione garantita dopo solo metà legislatura. (Praticamente LO SCIALO.), la scala sociale non ha più forma di piramide.

In alto vi è un cestello dorato, sorretto da un'asta la cui base stende un manto di asfalto su tutti i cittadini.

ADDIO DEMOCRAZIA. ADDIO WELFARE. Nota bene che la cifra di oltre dieci milioni non è comprensiva delle normali prestazioni delle ASL.

Credo che questo regime informatico finanziario cumulativo possa e debba essere combattuto.

Noi abbiamo diritto al nostro welfare. Ce lo siamo guadagnato con secoli di guerre e di oscurantismo. Se noi stiamo insieme ed insieme ripudiamo la classe padrona, questo misto di dirigenza e di malaffare, riacquisteremo dignità di uomo e di cittadino.

Seguiamo l'esempio di don Puglisi e di tanti e poi tanti che si adoperano ogni giorno perché ciascuno possa sedere ad un desco, perché ciascuna donna goda del suo diritto ad essere rispettata, ad avere una famiglia, ad essere madre.

Abbasso le parate di povera gente che si camuffa da guitto felice. Ridateci l'essenziale.

La famiglia innanzitutto. La dignità. La scuola. Le cose essenziali della vita.

CHI ROMPE PAGHI E SI PRENDA I COCCI.

O devono pagare sempre l'impiegato ed il pensionato, il contadino e l'operaio, l'invalido? E la speranza di vivere distribuendo a ciascuno, non il suo ma almeno quello che gli serve per saziare i bisogni essenziali, per rimpannucciarsi e non morire assiderato ?

UNIAMOCI.

29/7/2011
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