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Cultura
Aspettando Capri
di Alessandra Giordano
Tanto si è scritto su Capri. Tutto è stato detto, raccontato, filmato. L’isola è da sempre un mito decantato nel mondo. Ma il libro “Aspettando Capri”, presentato giovedì 18 nella sala Rari della Biblioteca Nazionale – affollata nonostante le difficoltà di un giorno prenatalizio - ha senza dubbio dell’originalità. Innanzitutto il suo autore, Ermanno Corsi, giornalista di razza, presidente dell’ordine dei Giornalisti della Campania, caporedattore della Rai di Napoli, caprese di adozione, grazie alle figlie; e poi il contenuto della sua ultima fatica: trenta personaggi, più o meno noti, da lui intervistati in occasione del premio Capri-S.Michele, dichiarano il loro amore per quest’isola, lasciandosi andare ai ricordi, speranzosi in un’ipotetica beatificazione della loro creatura, troppo spesso preda di orde sconsiderate. Ma Capri e Anacapri rappresentano soprattutto un punto di partenza per Corsi, quasi una scusa, per esplorare, tra riflessioni e malcelate ironie, l’animo umano ricco di mille sfaccettature. E così Raffaele La Capria o Luca di Schiena, Roberto Ciuni o Ortensio Zecchino, Giovanni Giordano Lanza o Corrado Beguinot, Pietro Lezzi, Carlo Rolandi, Luca Corsero di Montezemolo o Corrado Ferlaino, sullo sfondo dell’isola, si “confessano” e si raccontano. Trenta ritratti, dunque. In realtà, trenta storie d’amore. Trentuno, rileva il Direttore della Biblioteca Mauro Giancaspro che, nella duplice veste di relatore e padrone di casa ha indicato in Ermanno Corsi quel ritratto in più che aleggia in tutte le pagine del volume edito da Mario Guida con la colta prefazione di Francesco Paolo Casavola. A commentare la novità editoriale c’erano anche l’Assessore alla cultura e al turismo della Regione, Teresa Armato, il Presidente di Italia Nostra, Guido Donatone, l’Assessore al Turismo di Anacapri, Mario Staiano. “Chi ha dato di più all’altro? – si chiede l’autore – La cultura a Capri o Capri alla cultura?”. La domanda rimane ovviamente senza risposta, come il Godot beckettiano da sempre aspettato e mai giunto, che però alimenta le fantasie e la speranza in termini esponenziali.
19/12/2003
  
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