Cultura
"Censura 2009"
Le notizie invisibili che i media ufficiali insabbiano
di Pasquale De Renzis
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Già da qualche anno il “Project Censored”, autorevole gruppo statunitense di ricerca sui media, si propone di diffondere il ruolo del giornalismo indipendente in una società democratica; nato nel 1976 da un’idea del docente Carl Jensen, il gruppo è guidato dal ’96 dal sociologo Peter Philips, attivo da molto tempo in organizzazioni no profit.
Per volontà di Philips il “Project Censored” ogni anno pubblica un volume che elenca e approfondisce le notizie più clamorose e importanti occultate , non diffuse, in pratica censurate dai media tradizionali: i libri in questione s’intitolano proprio CENSURA, e sono il risultato di mesi di studio scrupoloso e di ricerca costante dell’attività del giornalismo convenzionale, quello televisivo e della carta stampata.
È stato rilevato che il più delle volte le notizie in questione vengono accennate o minimizzate per non passare da censure effettive, ma in altri casi gli interessi in gioco, di magnati dell’editoria, dei politici legati alle lobby economiche e religiose, non permettono nemmeno di menzionare un fatto accaduto, tragico o economico o politico che sia, molte volte grazie a manipolazioni trasversali conseguenti ad accordi tra governi di più paesi che verrebbero intaccati diplomaticamente e non solo dalla diffusione di certe notizie.
I detrattori di questi volumi per screditarli usano gli stessi identici metodi di coloro i quali riescono a mantenere il proprio potere e parvenza di affidabilità popolare per merito dell’oscurantismo che rende la maggior parte delle persone ignare di ciò che avviene nel mondo, e quando vengono poste domande a riguardo ai diretti interessati quasi sempre ci si sente attaccare e l’interlocutore viene additato come bugiardo in malafede pagato da qualcuno per infangare reputazioni: sfortunatamente per loro la diffusione di Internet ha reso molto più agevole la verifica della veridicità o meno di una notizia, e diventa quasi impossibile tener nascosto un evento che accade in qualsiasi parte del mondo o inventare di sana pianta avvenimenti senza che si venga scoperti nell’arco di poche ore.
In “CENSURA 2009”, pubblicato da Nuovi Mondi Editori, vengono elencate e discusse alcune notizie (per la precisione 25) che avrebbero dovuto trovare largo spazio nelle pagine dei giornali e nei telegiornali di tutto il mondo e invece sono state meticolosamente messe da parte per evitare che arrivassero alla stragrande maggioranza della popolazione, con la truffaldina consapevolezza che il pensiero comune della società contemporanea reputa falsa una cosa che non viene detta o fatta vedere in televisione;
di seguito alcuni esempi delle notizie raccolte nel libro:
- L’industria dell’energia e delle armi atomiche e gli enti governativi che sovrintendono alle attività nucleari stanno operando affinché grandi quantità di terreni e materiali contaminati dalla radioattività vengano riclassificati come “non radioattivi”. Non vogliono infatti pagare per isolare le scorie – che comprendono metallo, cemento, asfalto, plastica, terreni, attrezzature ed edifici – e hanno deciso di inviarle nei siti di stoccaggio ordinari o persino di riciclarle a scopo commerciale, col rischio che finiscano in oggetti di uso quotidiano.
- Oggi nel mondo esistono 27 milioni di schiavi, una cifra senza precedenti. Il commercio di esseri umani contende al traffico di droga e al contrabbando d’armi il triste primato di principale attività criminale del pianeta.
- L’addestramento segreto degli eserciti e della polizia latinoamericana, che un tempo avveniva nelle famigerate “Scuole delle Americhe”, è stato decentrato e sono nate le ILEA (International Law Enforcement Academy). Ci sono ILEA a Budapest, a Bangkok, a Gaborone, in Botswana; e a Roswell, in New Mexico. E ovviamente ci sono ILEA sparse in tutta l’America Latina. Qui, protetti dall’immunità alle accuse di crimini contro l’umanità, ogni anno 1.500 ufficiali apprendono presunti metodi “anti-terrorismo”, tra cui la tortura e le tecniche di esecuzione.
- L’indipendenza del Kosovo dalla Serbia, presumibilmente, non porterà né democrazia né qualsivoglia forma di autogoverno. L’Unione Europea ha inviato nella regione 1.800 figure specializzate per contribuire alla nascita delle istituzioni del nuovo Kosovo. Al contempo la KFOR, la forza NATO di stanza nella regione, dispone di 16.000 soldati con completa sovranità. L’unica grande costruzione finora realizzata è stata Camp Bondsteel, la più grande base militare americana d’Europa.
L’importanza del giornalismo indipendente, la necessità dello sviluppo di esso in internet riguarda principalmente la diffusione delle notizie che finora sono state rese invisibili per motivi di convenienza, interessino esse un unico individuo come l’intera collettività: scopo di libri come “CENSURA 2009” e di gruppi di ricerca come il Project Censored è essenzialmente quello di portare quante più persone ad ampliare il proprio raggio informativo e ad andare a verificare ciò che gli viene raccontato quotidianamente dai media e dalle fonti dei governi di ogni singolo Stato, non certo per creare complottisti o diffidenti cronici ma semplicemente cittadini un po’ più liberi e consapevoli del mondo in cui vivono.