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Il prossimo avversario
del Napoli Soccer
di Andrea Bello
La storia
La storia del Sora affonda le sue radici negli inizi del '900. E' il 1904, per la precisione, quando un giovane di Genova, un certo Ghigliotti, nipote di un carissimo amico dell'imprenditore sorano Domenico Roccatani (commerciante in legname), trascorse un periodo di vacanza proprio a Sora. Il caso volle che quel baldo giovane fosse uno di quegli straordinari "ginnasti", così venivano chiamati agli albori i calciatori, che si esibivano in un nuovissimo sport, il Football, con la squadra del Genoa (1898). Questa fu una "novità" per il nostro piccolo centro e, come tutte le novità, essa richiamò subito l'attenzione di tutti i giovani sportivi della città che subito si appassionarono a questa nuova disciplina; si può dire quindi che in questo modo nacque il gioco del calcio a Sora: primo maestro il Sig. Ghigliotti, Campione Italiano con il Genoa nel 1898. Negli anni '20 l'immediata ricostruzione del dopoguerra fa perdere un po' dell'interesse nei confronti del nuovo sport, ma il calcio a Sora non muore grazie alla dedizione e all'opera dell'Ing. Campanelli. Tutta Sora sportiva deve a lui un grande ringraziamento non solo per l'opera di organizzazione del movimento calcistico locale ma anche per la nascita dello Sferracavallo, realizzato grazie alla buona volontà di tanti giovani sorani che, diretti dallo stesso Campanelli, nel tempo libero si dedicavano al riempimento della zona paludosa su cui sorse poi l'orgoglio di ogni sorano, lo Sferracavallo, successivamente "Claudio Tomei". Negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale il Sora diventa la più bella realtà del calcio ciociaro e disputa, tra il 1933 e il 1948, ben sei campionati di fila. Sono da ricordare, inoltre, anche le straordinarie partite amichevoli che il Sora disputò in quegli anni di serie "C": tra tutte si ricorda l'amichevole tra Lazio e Sora, nella quale i tifosi sorani poterono "rifarsi" gli occhi vedendo giocare, con la maglia bianconera, il grande Peppino Meazza; fu poco più di un caso, ma comunque un evento straordinario che fa capire l'aria di grande calcio che si respirava a Sora. Il trentennio 1950 - 1980 rappresenta il momento più avaro di soddisfazioni per il popolo bianconero: complice una situazione finanziaria non troppo florida, la società non riuscì più a regalare la C ai suoi tifosi. Questi anni furono caratterizzati da campionati nelle serie minori (dalla serie D alla Promozione) che depressero il movimento calcistico sorano e ciociaro in genere. Dal 1981 inizia la lenta ma inesorabile scalata. Dopo anni di anonimato gli artefici della scalata furono due: il "Maestro" Di Pucchio e il presidente Fiorini. Al termine di uno strepitoso campionato di Interregionale, 10000 sorani accorsero a Frosinone, dove si disputò la gara vincente con il Sulmona. Dopo due anni di C2 nel giugno 1994 il Sora, sempre allenato da Di Pucchio, arriva in C1, dopo uno spareggio thriller con la Turris disputato al "Reato Curi" di Perugia. La sfida termina ai rigori e quello decisivo, mentre il popolo sorano invoca San Rocco, viene battuto dal "Toro" Pasquale Luiso. Dopo due sesti posti in C1 per il Sora arriva l'amara retrocessione al termine dle campionato 96/97 che registrò anche l'esonero di Di Pucchio. Quella squadra, costruita per vincere il campionato, ebbe una stagione sfortunata e perse lo spareggio guerra con la Nocerina. L'incontro con i campani, sospeso per due volte per incidenti, dall'arbitro Rosetti, doveva essere considerato pro forma, ma la giustizia sportiva omologò il 2-1 per la Nocerina. Il ritorno nell'attuale serie, dopo aver scampato per un pelo la serie D, al termine del campionato 97/98 in uno spareggio col Tempio Pausania risolto al 93', avviene nel 2001. La finale play off di ritorno, dopo lo 0-0 in Ciociaria, si disputa in Calabria, avversario il Catanzaro, che nei tempi supplementari viene battuto per 3-1. A Sora è festa grande. Il merito, ancora una volta, è della sagacia tattica del "Maestro" Di Pucchio.

La stagione 2004-2005
Terz'ultima in classifica al pari del Giulianova, sul Sora pesano come un macigno i due punti di penalizzazione. Con tutta probabilità la squadra di Capuano disputerà i play out, essendo anche reduce dalla sconfitta esterna nel match spareggio con il Giulianova. Peccato perché prima di quell'incontro l'undici ciociaro era in serie positiva da quattro turni: due pareggi, con Foggia e Vis Pesaro e due importantissime vittorie consecutive, in casa con il Lanciano e sul campo della Fermana. La difesa è la più battuta della serie C, con 37 reti al passivo, mentre l'attacco si è ben comportato: 29 i gol realizzati, al pari della Sambenedettese e ben 12 in più del Giulianova.

Il presidente
Ufficialmente il presidente della società è l'imprenditore Antonio Signore. In realtà, per tutti la vera figura di riferimento è Enzo Di Stefano, consigliere della regione Lazio ed ex sindaco del paese. Da un paio di anni ha aggregato un po' di risorse economiche e tutti coloro che hanno versato gli oboli per la causa del Sora, contattano lui per qualsiasi problema. E' stato anche l'artefice della recente ricapitalizzazione della società. Perché non dare ufficialità alla sua presidenza?

L’allenatore
Ezio Capuano, detto "Eziolino", 39 anni, di Salerno è considerato il mago di Sora. Ha preso in mano la squadra lo scorso anno dopo che con Prisciandaro aveva raccolto soltanto due punti in sei partite e l'ha condotta alla salvezza, giunta con una rete nel finale dell'ultima partita di campionato con L'Aquila. In passato ha allenato anche Nocerina e Taranto, dove lo reclamano ancora. Predilige giocare con il 3-5-2, ma è stato aspramente criticato dalla stampa locale per aver conquistato punti in classifica solo dopo essere passato a moduli più coperti come il 4-4-2 o il 5-3-2. Tutta la sua famiglia e lui stesso tifano per il Napoli, ma al San Paolo ci terrà, dichiara, a "fare bella figura". Il tecnico del Sora è intervenuto in settimana a RadioGoal su KissKiss Napoli:"Il Napoli è la squadra più forte del campionato. L'ho vista anche in tv ed è di un'altra categoria, non certo di C. Affrontare il Sora, una cittadina con meno di 20mila abitanti, è un umiliazione per il Napoli. Per quanto riguarda la promozione diretta credo che il Napoli possa vincerle tutte, ma non credo che il Rimini ne perda tre. Male che vada, però, verrà promosso ai play-off perchè è nettamente superiore agli avversari".

Gli ex famosi
Sul fronte calciatori, spunta fra tutti un goleador eccezionale che legherà il suo nome alla città che tanto lo ha amato: stiamo parlando di Pasquale Luiso alias "Il toro di Sora", che negli anni 90, dopo le straordinarie stagioni in bianconero, militò in squadre del calibro di Torino, Piacenza, Pescara, Sampdoria, Vicenza, con la quale fu addirittura capocannoniere di Coppa delle Coppe. Disputò il memorabile spareggio per la C1 contro l aTurris, oltre che LUISO ( 22 reti in quella stagione), anche una giovanissima ma promettentissima scoperta del settore tecnico sorano, Giuliano Giannicchedda, ex Udinese, ora alla Lazio, con qualche presenza con la Nazionale maggiore.

Ex Sora a Napoli
Nella gara di domenica prossima con il Napoli, i tifosi sorani avranno modo di incrociare un calciatore ancora amato a Sora: Marco Capparella. Arrivato a Sora nella stagione 97/98 proveniente dal Varese, conquistò subito il pubblico sorano con le sue serpentine velocissime e le successive e repentine conclusioni a rete. Il primo gol arrivò subito alla seconda giornata nella vittoriosa gara casalinga con il Catanzaro. Da lì diventò subito un indiscusso idolo della squadra allora guidata da Castellucci e che sfiorò l'immediato ritorno in C1, dovendosi arrendere solo al Benevento nella semifinale play-off. Due stagioni a Sora con 18 reti complessive per poi passare al Perugia in A. Poi il secondo ciclo in maglia bianconera in C1 nella stagione 2001/02 voluto da Claudio Di Pucchio e subito accolto trionfalmente dai sostenitori bianconeri. Otto reti per lui prima dell'addio a gennaio 2003 in piena crisi societaria per passare all'Avellino.

Attualità
La gara Sora - Napoli si disputerà regolrmente a Sora. E' ormai fatto noto che, in serie C, giocare contro il Napoli significa fare incassi di un certo rilievo. Per questo motivo anche per i tifosi del Sora domenica prossima saranno sospese tessere e biglietti omaggio: è stata indetta, infatti, la "giornata del tifo bianconero". Tutti costretti a comprare il tagliando per dare nuova linfa alle casse della società.
Arbitro della partita sarà Gianluca Gava di Conegliano Veneto.

14/4/2005
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