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Cronaca
L’ambizione
del Comitato ViviForia
Le voci dei quartieri - 56
di Monica Maisto
Pietro Guarino è il presidente del Comitato ViviForia, costituito nella primavera 2003 da un gruppo di cittadini della zona con idee politiche indipendenti e unisce avvocati, architetti e professori. “La media borghesia intellettuale”, così la definisce la rappresentanza del gruppo più attivo del Comitato. La sede è un albergo, naturalmente in via Foria, vicino all’Orto Botanico (tel. 081-44.21.528).

Via Foria è una strada di poco più di due chilometri. Va dal Museo alla caserma dei Vigili del Fuoco, comprende varie piazze, come piazza Cavour, sfiora il Duomo e comprende l’Orto Botanico.

A inizio d’anno si è svolto presso l’Albergo dei Poveri un Convegno organizzato dal comitato dal titolo “Quale futuro per Via Foria”. Erano presenti i presidenti delle due Circoscrizioni Stella-San Carlo Arena, Giuseppe Poerio, e San Lorenzo-Vicaria, Giuseppe Tortora, le massime autorità comunali, il vicesindaco Rocco Papa e tanti cittadini.

“Quello che abbiamo chiesto – spiega il presidente Guarino – è soprattutto la riqualifica della strada che ha una vocazione originaria turistica. Chiediamo più sicurezza, più illuminazione, il minimo indispensabile per poter favorire l’apertura di nuovi alberghi e ristoranti. Nelle nostre intenzioni c’è di poter recuperare la Galleria Principe di Napoli e di poterne fare un centro di attrazione. Tra i nostri sogni c’è anche di valorizzare l’aspetto scientifico. Non dimentichiamo che in via Foria ci sono l’Orto Botanico e la Facoltà di veterinaria. C’è l’istituto tecnico per geometri Della Porta dove ci sono delle apparecchiature scientifiche normalmente assenti nelle nostre università. Si potrebbero organizzare delle visite per poter valorizzare queste apparecchiature”.

Parliamo dell’illuminazione di via Foria.

“C’è anche un problema di riqualificazione urbana – prosegue il presidente del Comitato ViviForia. – Per l’illuminazione, voglio segnalare le numerose lamentele da parte dei cittadini della zona. Non è possibile che, dopo la chiusura dei negozi, via Foria diventi di sera una strada di campagna perché i lampioni sono praticamente in mezzo agli alberi”.

Ora passiamo al traffico.

“Ci vogliono più parcheggi. Purtroppo, via Foria è diventata un’autostrada urbana con altissimi livelli di smog e di rumori. Siamo in attesa della linea 10 della Metropolitana, un bel progetto che prevede un collegamento dall’hinterland al centro. Da Caloria e Calandrino si potrà arrivare all’aeroporto di Capodichino, a piazza Carlo III e a piazza Cavour”.

Dice il presidente Guarino: “Il cittadino è esasperato e ci carica di aspettative e di fiducia. Questo dimostra che la gente ha bisogno di un interlocutore. Noi siamo un po’ spaventati, ma cerchiamo di fare il possibile. In occasione del Convegno sono venuti dei disoccupati, gli sloggiati di via Settembrini e degli extracomunitari. Il Comitato è una struttura di servizio che serve proprio a colmare il vuoto delle istituzioni”.

Che rapporti avete con le Circoscrizioni?

“Con quella San Lorenzo-Vicaria il rapporto è ottimo, soprattutto per la vicinanza, trovandosi nell’ex Ospedale della Pace. Purtroppo la sede di Stella-San Carlo Arena è quasi a Miano. Questo disagio lo abbiamo fatto presente più volte al presidente Poerio e abbiamo chiesto degli uffici distaccati con dei delegati presenti almeno una volta alla settimana. Anche con il Comune non abbiamo grossi problemi. Con il vicesindaco Rocco Papa siamo spesso in contatto”.

Le vostre aspettative?

“La rivalutazione dei due estremi di via Foria: il Museo e l’Albergo dei Poveri. La gente dovrebbe sapere che il nostro Museo è uno dei più belli del mondo e che la opere esposte sono meno del 40 per cento di quelle custodite. C’è un progetto che prevede di ingrandire il Museo, aumentando l’area espositiva e assorbendo una zona verde attigua, di sistemare i dintorni verso piazza Cavour e di realizzare dei parcheggi turistici. Così come c’è un progetto per far diventare una zona attrezzata la Galleria Principe di Napoli. L’Albergo dei Poveri è una struttura talmente grande che si potrebbero fare tante cose. Noi stiamo lavorando ad un’ipotesi diversa da quella che prevede la realizzazione di una Città dei giovani. Per non dimenticare la zona vicino all’Università di veterinaria. C’è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci danneggiata da infiltrazioni d’acqua. Sarebbe da restaurare e da far conoscere per le opere di Bellisario Corinzio”.

Il sogno più grande.

“Far diventare via Foria un boulevard attrezzato con poli che rivalutino il livello culturale della nostra città”.

(56 – continua)

Già pubblicate:
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Piazza Dante - Intervista a Tullio Pironti
Avvocata-Montecalvario-San Giuseppe-Porto
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Vomero
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Intervista a Pino Maddaloni
Chiaia-San Ferdinando-Posillipo
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Le paure di Chiaia
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Bagnoli, il futuro
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Gli Impianti di Fuorigrotta
La Polisportiva Rossomaniero
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La circoscrizione Poggioreale
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2/2/2005
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