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Cronaca
Le voci dei quartieri
Sessanta vigili per controllare un territorio di 130mila abitanti – 46
di Monica Maisto
A Secondigliano i vigili lavorano in condizioni precarie. Sono pochi in un territorio ampio e difficile da gestire. Abbiamo incontrato Antonio Ferriero, dirigente sindacale della Funzione pubblica CGL: “Lavoro a Secondigliano dall’85 e posso dire che il problema principale è che siamo pochi per affrontare le problematiche non solo di questo quartiere ma anche di Scampia e San Pietro a Patierno”.

La IX Unità operativa ha sede a Secondigliano ma gestisce anche le circoscrizioni limitrofe di Scampia e di San Pietro a Patierno.

“Stiamo parlando di circa 130mila cittadini e noi dovremmo essere ottanta. Perché dico dovremmo essere? Perché venti sono stati trasferiti e non sostituiti. Siamo rimasti in sessanta. Alcuni, dal venerdì alla domenica, vengono spostati verso la Napoli ‘bene’. E’ incredibile. Come se a Secondigliano, Scampia, San Pietro a Patierno non ci fosse bisogno di controllo nei week-end”.

Ma non finisce qui.

“Di quei pochi vigili rimasti – prosegue Ferriero – la maggior parte, in seguito ad un concorso, sono diventati tenenti. Siamo la sezione con più tenenti. Ma a che servono? I tenenti sono diventati 23 e non sono più vigili impegnati nella viabilità. E, invece, lo sanno tutti quanto è essenziale essere presenti sulla strada”.

La sede della IX Unità operativa è stata trasferita da tre anni a piazza Di Vittorio. Sull’argomento Antonio Ferriero ha da segnalare qualcosa: “La nuova sede era una scuola abbandonata dove hanno trovato residui di amianto. Dovrebbero cambiare i pavimenti, ma non sappiamo se lo faranno. Capisco che hanno allontanato i bambini e le associazioni da questo edificio, ma noi, vigili, siamo forse ‘immuni’ dall’amianto? Inoltre nella sede manca da tempo il materiale primario per svolgere il nostro lavoro: carta, penne, ecc. Pensate che siamo costretti ad andare in Circoscrizione a chiedere quanto ci serve”.

“Oltre a questo – dice Ferriero - bisogna segnalare che dobbiamo controllare un territorio molto ampio. E’ inutile fare finta di niente: sono zone a rischio e siamo costretti a lavorare in condizioni precarie per mantenere l’ordine pubblico e sociale”.

“Una delle tante richieste che facciamo – conclude Ferriero - è quella di avere dei vigili motociclisti. Non si capisce perché operano solo al centro della città. Ci dicono che non ce n’è disponibilità”.

(46 – continua)
Prossima puntata: Il quadrivio di Secondigliano

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24/12/2004
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