Spietata l’analisi sul quartiere da parte del presidente della Circoscrizione di Pianura Natalino Zarra: “Ci sentiamo abbandonati come periferia. Siamo contenti di quanto sta avvenendo ad esempio a Bagnoli. L’ex area dell’Italsider sarà riqualificata, solo che i materiali inerti li vogliono portare a Pianura, in località Pisani. Qui ha funzionato una discarica per 50 anni e, dopo averla chiusa, è stata riaperta per le emergenze rifiuti nel maggio 2003 e 2004. Ora, dopo averci portato la spazzatura di tutta Napoli, vogliono portarci i materiali di Bagnoli che il Comune e il sindaco Iervolino assicurano essere innocui. Ma dove vogliono portarli? Nella zona dove erano previsti il campo di golf, l’ampliamento delle strade e la creazione di marciapiedi, una nuova illuminazione e la soluzione di un problema idrogeologico. Sono veramente amareggiato perché non trovo giusto che Pianura diventi

IMPIANTI SPORTIVI – Non manca qualche buona notizia. Dice Zarra: “Da tre anni stiamo lavorando alla realizzazione di un Palazzetto dello sport in via Pablo Picasso dove c’è la fermata della Circumflegrea. Tutto il Consiglio circoscrizionale ha lavorato a questo progetto. E’ prevista una palestra multifunzionale con 500 posti. Incrociamo le dita e aspettiamo che comincino i lavori. L’importanza dell’impianto sportivo è evidente. I giovani nel quartiere non hanno nulla per il loro tempo libero”.

VERDE – A Pianura ci sono tre parchi, ma per la carenza di manutenzione queste aree verdi sono abbandonate e oggetto di continui vandalismi.

CENTRO SOCIALE – C’è un edificio in via Cannavino con un teatro che però non è agibile. Potrebbe essere utilizzata per tante manifestazioni. Si dovrebbe intervenire e sostituire l’impianto elettrico secondo le nuove leggi. All’interno del fabbricato ha sede un’associazione che gestisce per uso proprio la struttura e ha ceduto al Centro sociale solo una stanza. L’edificio attualmente è fuori uso per perdite fognarie. Ora i cittadini vanno fino a Fuorigrotta per trovare un Centro sociale”.

OPPOSIZIONE – Roberto Falcone, rappresentante dei Verdi, dichiara: “Il problema principale di Pianura è l’ordinario. La vivibilità del quartiere è precaria e i problemi sono più difficili da affrontare senza programmazione. Noi che non siamo nati a Pianura ci sentiamo emarginati. Dal ’76 vivo in questo quartiere e ancora si nota una discriminazione tra i cittadini”.

“Come rappresentante dei Verdi - prosegue Falcone – sono attento a sostenere i progetti che curano l’ambiente. E’ allarmante il dissesto idrogeologico e c’è il problema del controllo dei parchi che vengono continuamente vandalizzati. A Pianura abbiamo la fortuna di avere molto verde, ma senza guardania e senza controlli tutto va in malora. Non ci sono soldi per intervenire, questa è la spiegazione. Ma almeno le associazioni potrebbero fare qualcosa”.

“Siamo orgogliosi per la riqualificazione di piazza San Giorgio – dice Falcone - ma non è possibile che ci siano ancora strade senza marciapiedi. Siamo contrari ai paletti messi per la sicurezza pedonale, pare che comportino solo problemi. Quello che non capisco è perché le istituzioni vogliono realizzare solo grandi progetti per la periferia. Noi vogliamo solo vivere e abbiamo bisogno che ci sia atensione per i problemi quotidiani”.

Per il consigliere Falcone le problematiche sono tante: “Non parliamo della raccolta differenziata. Ci vogliono programmazione e informazione, ma anche senso civico, collaborazione, educazione. Non è possibile che i commercianti lascino continuamente e a tutte le ore i rifiuti per strada”.

Di un’altra cosa si lamenta Falcone: “In questa Circoscrizione abbiamo poco dibattito. Come opposizione abbiamo chiesto la realizzazione di un’isola pedonale in via Duca d’Aosta per poi estenderla ad altre strade. Non è stato fatto nulla. Così come bisogna vigilare sulla destinazione dei materiali inerti di Bagnoli. Non li vogliamo.”

ACCORPAMENTO – Dice Falcone: “Sono favorevole all’accorpamento di Pianura al quartiere Soccavo. Servono elasticità di vedute e obiettività per affrontare i problemi. Certe volte, a Pianura sembra di stare in un vecchio paese. Non parlo delle tradizioni, che è giusto conservare e tramandare, ma non devono frenare lo sviluppo. Auspichiamo una vera autonomia. Siamo un quartiere sofferente, nessuno dà risposte ai nostri problemi. Vorremmo gestirli da soli perché viviamo qui e li conosciamo meglio di altri”.

L’accorpamento è una bufala, protesta letteralmente il presidente della Circoscrizione Zarra. “Basterebbe applicare l’articolo 29 della legge 267 per il decentramento dei poteri. Non darli alla Circoscrizione vuol dire mortificare il nostro lavoro. Mi sembra una speculazione politica parlare oggi, alla fine della legislatura, dell’accorpamento delle Circoscrizioni. La verità è che gli assessori comunali non conoscono bene i vari territori della città. Un eventuale accorpamento ci vedrebbe insieme a Soccavo: un’enormità di abitanti. I consiglieri della Circoscrizione diventerebbero 40. Così creiamo ancora più problemi”.

(42 – continua)
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