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La favola di Maradona
La sua storia a puntate – 54
di Mimmo Carratelli
Sei in viaggio, pibe, stai tornando e parte il colpo basso. “Il Mattino” pubblica alcune fotografie che ti ritraggono con la nota famiglia camorrista dei Giuliano di Forcella nella loro casa. Chi ha avuto interesse a fornirle al giornale? Ce n’è di quelle in cui brindi con Carmine Giuliano, il capoclan, e con Celeste Giuliano, la donna forte della famiglia. C’è la foto in cui sei sdraiato nell’originale vasca da bagno a forma di conchiglia con due dei fratelli Giuliano, vestiti e con la vasca asciutta. C’è la foto in cui sei comodamente adagiato su un letto barocco di legno massiccio. E’ l’incredibile arredamento della casa dei Giuliano.

Che cosa vuole dire tutto questo? Dall’Argentina, pibe, hai detto di non voler tornare perché c’è un complotto contro di te. Il complotto è ora sulle pagine dei giornali? Una prima foto in cui brindi con i Giuliano è venuta fuori in agosto. Un anticipo di una campagna di discredito bene orchestrata: così sostiene Carmine Giuliano, famoso col soprannome di ‘o lione, occhi di fuoco e zazzera di capelli neri come la pece. Dice il boss: “Tutto questo caos è stato organizzato da Ferlaino per screditare l’immagine di Diego”. Possibile?

Le foto che “Il Mattino” pubblica fanno parte di uno stock di 71 immagini che giacevano, dimenticate, nella cancelleria della Corte d’appello. Chi le ha tirate fuori? E perché? Risalgono al 1986 e dovrebbero provare, caro pibe, le tue “amicizie pericolose”. Una vecchia storia, oggetto di una indagine della Squadra mobile di Napoli.

Le foto furono trovate dalla polizia il 27 febbraio 1986 nel corso di una perquisizione nella casa di Forcella di Carmine Giuliano, allora latitante. Tu, Diego, in compagnia di un latitante. E’ un colpo duro da digerire.

La Squadra mobile, diretta da Matteo Cinque, il 6 marzo 1986 trasmise le 71 foto alla Procura di Napoli sollecitando l’opportunità di ulteriori accertamenti “onde acclarare il ruolo di Maradona nel contesto sopramenzionato”, cioè la tua frequentazione di un latitante, la tua frequentazione di Forcella. L’istruttoria dei magistrati non portò a nulla. Non fosti neanche interrogato. Ma ora le foto di te in casa dei Giuliano vengono sparate a tutta pagina.

E allora? Interviene il Calcio Napoli: “La vicenda è stata a suo tempo vagliata dalla magistratura che ritenne di non dover procedere. Riguardo alle presunte implicazioni del calciatore Diego Armando Maradona non è stata ravvisata alcuna ipotesi di reato o di illecito di qualsiasi natura”. Il Napoli protesta contro la pubblicazione delle foto “peraltro non motivata dalla necessità di immediatezza dello scoop” e sottolinea “l’evidente turbativa in un momento di grande delicatezza nei rapporti tra la società e un suo tesserato”.

C’è da dire, pibe, che su queste famose foto hai già detto la tua ai giudici quando sporgesti denuncia per la biglia d’acciaio lanciata contro il lunotto posteriore della tua Mercedes una notte dei tuoi giri per i locali della città. Era il 1986, dicembre. “Faccio tante foto con i tifosi” dicesti. E Carmine Giuliano è un tuo tifoso. Scomodo, ma tifoso. Dice: “Che c’è di strano se Diego, quando è stato invitato, è venuto in casa mia?”. Beh, non è una casa qualunque. Carmine Giuliano aggiunge. “Chi fossimo noi Giuliano, Diego lo ha saputo dai giornali. Allora gli ho chiesto se voleva smettere di incontrarmi. Lui ha detto che non ce n’era motivo e che io per lui ero un bravo ragazzo come tanti altri”.

C’era già la droga di mezzo? Mancano le prove. Solo sospetti. In ogni caso, come vogliamo chiamarla questa tua frequentazione, Diego? Una imprudenza? Diciamo così perché ti vogliamo bene. Con Carmine Giuliano ti sei incontrato in tutti i locali notturni della città, alla “Mela”, al “Bella di notte”, alla “Stangata”. Proprio un’amicizia, ecco. Pericolosa. Ma tu non ci badi. Chi può fermarti, pibe? Sei il padrone del mondo. E noi copriamo tutto. Copriamo fino al giorno della pubblicazione delle foto di Forcella.

Poco prima di andartene, la primavera scorsa, sei stato ospite del pranzo di nozze di Luigino Giuliano al ristorante “Rosolino” di via Nazario Sauro, uno dei più noti della città. Marzo 1989. Alla luce del sole.

A che cosa porterà la pubblicazione delle foto sui giornali? Aspettiamo che torni. Il Napoli, senza di te, Careca e Alemao, gioca anche la seconda partita di campionato battendo al “San Paolo” l’Udinese con un gol di Renica. Siamo al 3 settembre 1989. Dovresti arrivare a Napoli, domani. Sappiamo che finalmente sei partito dall’Argentina.

Continua

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28/11/2004
  
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