Le voci dei quartieri
Soccavo urla: vogliamo le case
E il pericolo viene dalle fogne – 22
di Monica Maisto
l'antica via Risorgimento a Soccavo
Il quartiere di Soccavo si trova sul margine orientale dei Campi Flegrei, ad ovest delle colline dell’Arenella e del Vomero e alle pendici meridionali dei Camaldoli, inserito tra Fuorigrotta, Agnano e Pianura.

Soccavo, oggi, è un quartiere in cui convivono componenti urbanistiche e sociali profondamente eterogenee. Ci sono l’area commerciale di via Epomeo, la zona popolare del rione Traiano e gli ambiti ultrapopolari dell’edilizia della ricostruzione.

La situazione attuale non è delle migliori: disoccupazione, delinquenza, condizioni abitative per la maggior parte inadeguate e sovraffollate, abusivismo. Ma soprattutto si nota un abbandono da parte delle istituzioni.

MANUTENZIONE STRADALE - “Nell’attuale bilancio 2004 non c’è nessun progetto per la viabilità e la manutenzione stradale di Soccavo. E’ uno scandalo! – dichiara il presidente Espedito Lanzardo della Margherita. – Non ci sono i soldi per poter pagare le polizze assicurative alle ditte di manutenzione. Così come non abbiamo la possibilità di cambiare la segnaletica stradale.”

“Si pensa solo ad abbellire le zone centrali della città - denuncia il consigliere dell’opposizione Salvatore Paolillo, rappresentante di An. – Siamo terra di nessuno e ci sentiamo totalmente abbandonati dall’amministrazione centrale. Abbiamo scuole e strade in misura maggiore di cinque volte, ad esempio, rispetto a Chiaiano, ma siamo fortemente penalizzati perché su questo territorio non si investe.”

“In questa circoscrizione – prosegue Paolillo – non esiste né maggioranza né opposizione, ma tutti insieme cerchiamo di fare quanto possibile per migliorare la situazione.”

FOGNE - Anche in questo settore si segnala la carenza e la mancanza di intervento per la manutenzione pur essendo in programma la rivisitazione totale del sistema fognario. I problemi sono aumentati dopo il nubifragio del settembre 2001. In seguito è stato preparato un progetto che prevede il nuovo sistema fognario in connessione con le problematiche idrogeologiche della collina dei Camaldoli. La Regione Campania ha stanziato circa 15 milioni di euro.

“L’alluvione è stata causata principalmente dalla cattiva manutenzione delle strade e delle fogne derivata da motivi molto semplici: mancanza di risorse e cattivo monitoraggio - ci spiega il presidente Lanzardo. - Sappiamo tutti che, per il defluvio delle acque, una cattiva manutenzione del sistema fognario determina una condizione di riduzione della sezione di portata, per cui i casi eccezionali, come quello del nubifragio, finiscono col porre in evidenza la fragilità complessiva del sistema. Ciò è proprio quel che è successo come conseguenza del nubifragio nella nostra città. Il problema infrastrutturale e fognario interessa la tutela generale del territorio, che tutti sappiamo essere collegata al cattivo uso del territorio stesso. Non a caso, in questa area ci troviamo di fronte ad una crescita incontrollata della città, sia sotto l’aspetto normativo che della pianificazione, con sistemi e agglomerati urbani posti anche in aree di territorio fragili, come tutta l’area di Soccavo, sotto la collina dei Camaldoli.”

IMPIANTI SPORTIVI – Il rione è privo di spazi di socializzazione e di aggregazione. Per ora è utilizzabile solo l’area verde del Parco “Salvatore Costantino” da poco attrezzata e rinnovata. Troppo poco.

SICUREZZA – La presenza della criminalità è evidente. La richiesta del presidente Lanzardo è di una presenza maggiore di polizia e di forze dello Stato. Anche il consigliere Paolillo chiede una maggiore legalità: “Qui sembra di vivere nel Far West. Il nostro desiderio è di poter restituire al cittadino delle strutture pubbliche funzionanti perché siamo stretti in una morsa e viviamo in una condizione troppo disagiata.”

IL CENTRO POLIFUNZIONALE“Di prossima realizzazione c’è un Centro multi-servizi al Rione Traiano – dice il presidente Lanzardo. – Pensate: la struttura è stata ideata nel 1970. Prevede un Centro di assistenza sanitaria e di assistenza sociale, sale per attività giovanili e per mostre di quartiere, teatro scoperto e coperto con circa mille posti a sedere, tre palestre e un campo al coperto, parcheggio interrato per circa 300 vetture.” Una cattedrale nel deserto, dicono a Soccavo.

CENTRI SOCIALI – Sono funzionanti e si attivano per poter essere vicini ai cittadini con più problemi. Quello che manca in questo quartiere è l’assistenza sanitaria. Il distretto sanitario 46 è carente. Il desiderio del presidente della Circoscrizione è di dare la possibilità a tutti di poter utilizzare le strutture pubbliche.

LE CASE - Raffaele Ursumando, portiere in pensione, è da dieci anni presidente del Comitato della 219 di Soccavo.

“Sono passati vent’anni dal terremoto e, da allora, ci battiamo per una maggiore vivibilità e per la ricostruzione degli alloggi in base alla legge 219. Dal 1980 viviamo, me compreso, in alloggi prefabbricati, costruiti male e non abitabili. Stiamo lottando con il Comune di Napoli per avere delle risposte.”

C’è un progetto che prevede l’abbattimento di case malsane e la loro ricostruzione per renderle vivibili. Il disagio è grande. C’è un’impresa che ha vinto l’appalto e i tempi previsti per la realizzazione di 425 case per civile abitazione dovrebbero essere di tre-quattro anni.

“Il Comitato da me presieduto – dice Ursumando - ha dato parere positivo al progetto complessivo. Si prevede la realizzazione anche di aree verdi attrezzate con piscina e campetti di calcio. Una situazione degna di essere vissuta.”

“Ecco – prosegue - quello che ci hanno levato per tutti questi anni: la possibilità di avere delle abitazione degne. Ma dopo aver aspettato tanto, vogliamo controllare che viene fatto tutto bene e, se possibile, accorciare i tempi.”

Il problema-case è il maggiore, e poi?

“Soccavo – secondo il presidente del Comitato della 219 - ha dei problemi difficili da risolvere. Le Circoscrizioni dovrebbero avere piena autonomia e soprattutto una gestione economica più indipendente. Non si può sempre chiedere il permesso al potere centrale per tutto.”

“Da cittadino – continua - mi permetto di dare un giudizio sul mio quartiere e, per quello che vedo, il parlamentino lavora con piena collaborazione tra maggioranza e opposizione, ma sento che esiste una grossa barriera tra le zone centrali e la periferia. Ci sentiamo distaccati dal centro di Napoli e soprattutto poco informati. Quello che vogliamo prima di tutto, e dopo tanti sacrifici, è avere delle case dove poter vivere civilmente. Non possiamo sempre aspettare.”

IL CONSIGLIO – La composizione del Consiglio circoscrizionale è la seguente. Presidente: Espedito Lanzaro (Margherita). Consiglieri: Adriana Addati (Ds), Giovanni Amato (Gruppo Misto), Immacolata Bartiromo (Gruppo Misto), Angelo Bianco (Fi), Giuseppe Carotenuto (Gruppo Misto), Raffaele Cucciniello (Ds), Vincenzo De Cicco (Prc), Alberto Elefante (Napoli Civica e verde), Mario Gelormini (Ds), Giovanni Giuliano (Sdi), Michele Lotierzo (Rinnovamento Italiano), Antonio Luongo (Ccd), Antonio Luongo (Margherita), Salvatore Paolillo (An), Giovanni Peluso (Ccd), Enzo Polverino (Ds), Dario Russo (Cdl), Fabio Tirelli (Prc), Aldo Tosti (Margherita).

(22 – continua)
Prossima puntata: Marianella - Piscinola

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18/9/2004
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