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La favola di Maradona
La sua storia a puntate – 139
di Mimmo Carratelli
Caro Diego, è cominciato il nuovo secolo, è il 2001, e a Napoli siamo messi proprio male. E’ arrivato un romagnolo che ha fatto soldi a Brescia vendendo quadri per televisione. S’è messo in combutta con Ferlaino, si chiama Giorgio Corbelli. E’ un ometto tignoso che parla come un libro stampato e ha una testa che è una palla di biliardo con i pochi capelli neri attaccati al cranio, sui lati e sulla nuca. Uno che ora fa il presidente del Napoli mentre l’Ingegnere è retrocesso ad amministratore delegato.

La squadra è retrocessa ancora di più. Siamo a gennaio ed è quartultima in classifica. Zeman è fallito ed ora la guida quel triste uomo di Mondonico. La speranza di un tuo ritorno, caro Diego, ci aveva concesso un sorriso e una speranza.

L’altro giorno, il signor Corbelli è tornato dalla Lapponia. Ci ha fatto le vacanze di Natale e Capodanno. Pensa tu, pibe, che tipo. Uno che va in Lapponia. Dalla Lapponia ha portato il gelo e l’ha riversato su quella fiammata di entusiasmo che i contatti che avevi avuto con Ferlaino avevano acceso.

E’ chiaro che questo Corbelli e l’Ingegnere fingono d’andare d’accordo. In realtà, non si sopportano. L’ometto di Brescia è venuto a mettere una pezza ai disagi economici di Ferlaino nel Napoli e l’Ingegnere abbozza. Ma è già geloso di Corbelli e Corbelli, che gioca a fare l’uomo pratico, non sopporta i fumogeni dell’Ingegnere. Caro Diego, così stanno andando le cose a Napoli.

Dunque, Corbellik, come abbiamo preso a chiamarlo, torna dalla Lapponia e dice: “Maradona al Napoli? Abbiamo lavorato su questo fronte, ci sono stati gli incontri fra Maradona e Ferlaino, però ho l’impressione che qualcuno abbia corso un po’ troppo e sia andato oltre”.

Corbellik vuole spiazzare Ferlaino, forse è anche allarmato dalla cifra che avresti chiesto per interessarti del Napoli, la scuola calcio e quel centro sportivo-commerciale, i progetti che sai, si parla di 17 miliardi. La verità è che Corbellik dice chiaro e tondo: “Il ruolo di Maradona nel Napoli potrebbe essere tutto tranne quello di una figura dominante. Non certo da direttore generale, un ruolo delicato che necessita di competenze specifiche”.

Hai capito, Diego? Un ometto che ha fatto di passaggio il presidente di una squadra di baseball e di una di basket, e che è appena entrato nel calcio, con tutta la voglia di farsi una grande pubblicità, e farci soldi, questo Corbellik parla di competenza specifica a te, Diego, che sei stato il calcio!

Ci viene un prurito alle mani. Continua l’ometto: “Il ruolo per Maradona bisogno trovarlo. Potrebbe essere il consigliere della proprietà o il nostro consulente sul mercato sudamericano”.

Corbellik è uno che, quando parla, è una mitragliatrice e ti fa venire il sonno. Dice ancora: “Da Maradona vorrei sapere due cose fondamentali. La prima: se è realmente intenzionato a venire a Napoli. In caso affermativo, gli direi che certamente non può venire per essere il numero uno. E poi quell’ingaggio da dirigente di cui si parla, venti miliardi di lire si dice. Anche mettendoci l’incasso di tre partite in suo onore, a Napoli, a Buenos Aires, a L’Avana, il Napoli non avrebbe la possibilità di soddisfare pienamente le sue richieste”.

Corbellik non ti vuole, caro Diego. Questa è la verità. Gli faresti troppa ombra, lo cancelleresti. E, invece, lui sbava davanti ai giornalisti, pontifica davanti ai taccuini, recita davanti alle telecamere. Lui vuole essere il padrone del Napoli e sta solo aspettando che Ferlaino si stanchi della diarchia e gli consegni tutto il Napoli. Ma Corbellik ce li ha veramente tutti questi soldi?

Così è cominciato il secolo nuovo, mentre apprendiamo che sei sul punto di tornare in Italia, da Milly Carlucci per la trasmissione “Dove ti porta il cuore” e da Raffaella Carrà per “Carramba che fortuna”, e da Raffaella corri sempre volentieri perché “la Carrà è sempre carina con noi argentini”.

Intanto, apprendendo tutte queste belle cose, dici la tua in una intervista al giornalista Jorge Rial di Radio La Red. E dici papale papale, prendendotela con l’Ingegnere: “Ferlaino non è cambiato. Està tonto, tonto como siempre. Ma il dialogo non è chiuso. Intanto, gli ho raccomandato di prendere Martin Palermo, l’asso del Boca, uno che ha fatto due gol al Real Madrid nella Coppa intercontinentale, e invece sta prendendo Edmundo, uno che cambia squadra ogni quindici giorni”.

Ti aspettiamo a Roma. Il dottor Alfredo Cahe, che ti tiene in cura da 24 anni, dice: “Ogni tanto Diego consuma ancora cocaina, ma se riuscirà a mantenere stabile il trattamento al quale si sta sottoponendo, consumando droga in maniera moderata, potrà vivere sino a 70 anni. Prende tre medicine al giorno per controllare il sistema cardiovascolare e quello neurologico”.
7/2/2006
  
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