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È un match senza pronostico
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 12.01.2022)
Coppa Italia, ottavi di finale, partita unica. In campo il Napoli con le altre "sei sorelle", nel torneo irrompono le squadre maggiori. Giocano quindici formazioni di serie A e una sola squadra di B, il Lecce che ha eliminato lo Spezia. Di scena la Fiorentina al "Maradona".

Cancellare le immagini del disastro viola a Torino nel recupero di lunedì in campionato, la squadra toscana totalmente fuori partita e battuta con quattro gol. "Siamo andati a due all'ora e chi va a due all'ora non vede palla" ha detto Italiano. La Fiorentina era pressoché al completo. È stata una giornataccia. A Napoli, in Coppa, vorrà riscattarsi.

Eliminare anche la "suggestione" di una squadra che fuori casa (13 punti) ha un rendimento inferiore rispetto alle gare casalinghe (19 punti). Con la Fiorentina sarà una partita apertissima, senza pronostico, e sempre sotto l'influenza del Covid che lascia strascici nei calciatori contagiati, sette nel Napoli, tre nella "rosa" toscana.

La Coppa Italia porta pochi quattrini e la qualificazione in Europa League, non proprio il massimo del guadagno. Ma restringendosi le contendenti saranno di scena le prime del campionato che, in Coppa, avranno modo di fare le "prove" per la lotta-scudetto.

Il Napoli giocherà oggi al completo degli azzurri superstiti della pandemia. Nessun turn-over, per riservare energie in campionato, è possibile. Forse vedremo Tuanzebe in difesa per testarne le qualità. Potrebbe rientrare Fabian Ruiz a centrocampo. Sul fronte offensivo, con Elmas a sinistra al posto di Insigne indisponibile, Spalletti riproporrà Petagna prima punta e Mertens dietro a fare il folletto meno oppresso da marcature.

La Fiorentina ha una discreta tenuta difensiva. In campo esterno l'attacco (11 gol) non segna quanto in casa (23 reti). Ma in una partita da dentro o fuori, come questo ottavo di Coppa Italia, il dato può considerarsi relativo. Italiano può contare sul capocannoniere del campionato, il serbo Dusan Vlahovic, 21 anni, 1,90, sedici gol in venti partite di campionato col concorso di cinque rigori, valutazione 70 milioni. I centrali della difesa azzurra avranno una gara impegnativa.

Il Napoli appare più squadra. Meno compatta la Fiorentina, ma ha molti giocatori (Gonzalez, Callejon, Castrovilli, Torreira, Bonaventura) in grado di armare il goleador serbo. È un Napoli più manovriero ed è una Fiorentina a strappi, più insidiosa se gioca raccolta e scatta in contropiede. Tocca vedere quale sarà il pressing viola del tutto assente a Torino.

Cospicuo è il numero di vittorie (10) della Fiorentina in campionato, ma ha pure beccato otto sconfitte. È una squadra che vince o perde. Il pareggio (due: 2-2 col Sassuolo e 1-1 a Verona) non è nelle sue corde. Sembrerebbe una squadra fatta apposta per un match a eliminazione diretta.

In ogni caso, il Napoli dovrà badare molto alla fase difensiva, ancora la migliore in campionato, contro gli attacchi ficcanti di Vlahovic e soci. Il sostegno dei mediani, Demme più di Lobotka, sarà essenziale. Così come, a centrocampo, uno degli esterni azzurri dovrà sorreggere i due centrocampisti azzurri (4-2-3-1) contro i tre della Fiorentina (4-3-3).

Dovrebbe essere una partita con continui ribaltamenti di fronte. Più equa la distribuzione dei gol nel Napoli (6 gol Mertens, 5 ciascuno Zielinski, Osimhen, Fabian Ruiz tra i migliori), mentre nella Fiorentina svetta Vlahovic, e gli altri dieci viola nel tabellino dei marcatori non hanno più di due reti a testa.

Però in campo ci sarà solo Mertens tra gli azzurri più vicini al gol. Il Napoli ha mancato di segnare in tre partite, la Fiorentina in quattro. Differenze sottili.

Dunque, partita apertissima. Avrà la meglio chi ha più gamba e più concretezza sotto rete.
12/1/2022
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