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L’Italia bloccata al pareggio
il Portogallo va avanti
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 18.11.2018)
Il Portogallo con una intensa gara difensiva e pochi sprazzi in attacco (un solo tiro nella porta di Donnarumma) porta via da Milano il pareggio (0-0) che lo proietta alle final four della Nations League. L’Italia resta a palo non riuscendo a concretizzare le tre palle-gol avute nel primo tempo. Per la nazionale azzurra è il sesto pareggio casalingo consecutivo.

L’Italia non è riuscita a sfruttare la brillante superiorità di gioco nei primi 45 minuti. Il Portogallo ha retto rintanandosi nella sua metà campo. Immobile e Chiesa non hanno inciso. Buona la prestazione di Insigne che ha retto la manovra offensiva. Ma, in realtà, Rui Patricio, il portiere trentenne che piaceva al Napoli, non ha fatto una sola parata di rilievo.

Nella ripresa l’Italia è calata riducendo il possesso-palla (66%). Numerose le conclusioni azzurre (15 contro 8), ma appena tre nello specchio della porta. La nazionale di Mancini ha giocato tanto (713 passaggi completati contro 259), ma è mancata l’incisività sotto porta.

Bella Italia, amate sponde. Si gioca a Milano un anno dopo il flop con la Svezia (0-0) che ci escluse dal Mondiale in Russia. Bonucci, Chiellini, Jorginho, Florenzi e Immobile sopravvivono a quella sera dei fari spenti nella notte. Era il 13 novembre.

C’è il Portogallo, ma non c’è Cristiano Ronaldo preso dai suoi due grandi amori, la Juventus e Giorgina che sposerà quanto prima.

Abbiamo un centravanti vero (Immobile) in queste stagioni di falsi nueve. Mancini lancia i giovani. Sinora 54 convocati e una decina gli esordienti. L’Italia del futuro.

In campo due duelli del campionati italiano: Juventus (Cancelo) contro Napoli (Insigne), Napoli (Mario Rui) contro Fiorentina (Chiesa). Lorenzo si sottrae al controllo di Cancelo accentrandosi e lasciando la corsia libera alle incursioni di Biraghi.

Mario Rui gioca con molto coraggio, ma dopo la mezz’ora, penalizzato da una ammonizione (fallo su Chiesa), deve controllarsi. Conclude però la gara in bellezza. Ammonito Cancelo nella ripresa (51’) per fallo su Verratti.

La frizzante Italia del primo tempo raccoglie zero costruendo tre palle-gol. Immobile di scena. La prima volta alza oltre la traversa dopo la respinta di Rui Patricio sul gran tiro di Insigne (5’).

Nella seconda occasione, il centravanti laziale, lanciato da Verratti, viene stoppato in uscita di piede dal portiere portoghese (35’). La terza occasione è un pallone messo di testa di poco a lato da Bonucci sulla punizione di Insigne (37’).

La nazionale azzurra gioca prevalentemente nella metà campo del Portogallo che si chiude (4-5-1) speculando sul contropiede con i lanci lunghi dei difensori per l’estrema sinistra Bruma.

Nel primo tempo il possesso-palla degli azzurri è schiacciante (68%). Il gioco è tutto italiano (368 passaggi completati contro 96). Nove i tiri azzurri (due nello specchio della porta) contro le due conclusioni portoghesi (nessuna nello specchio).

L’Italia triangola molto a sinistra con Verratti, Jorginho e Insigne. Migliorata l‘intesa fra Jorginho e Verratti (26 passaggi tra i due nel primo tempo), il primo gioca più accentrato, il secondo svaria a sinistra. Sprazzi di vecchio Napoli tra Jorginho e Insigne.

Il movimento di Insigne è continuo su tutto il fronte dell’attacco. L’azzurro è in gran forma. Si gioca poco sulla destra. Bonucci gioca con una fastidio a una caviglia e i fischi dei tifosi milanisti. Chiellini celebra le cento presenze in azzurro con due salvataggi nel primo quarto d’ora.

L’Italia è bella, i “piedi buoni” producono una buona manovra, la pressione offensiva è costante. Ma il gol non viene. Al Portogallo manca il difensore Pepe, squalificato, ma si difende in massa.

Ripresa alla ricerca della vittoria per puntare alle final four della Nations League (in giugno a Torino). Sfugge una buona opportunità a Chiesa (50’). Il Portogallo non si scopre e tenta qualche sortita con Bruma (54’ ammonito Jorginho per fallo sull’ala del Lipsia).

Forse, il centravanti “fisso” toglie imprevedibilità all’attacco azzurro. Dopo un’ora di gioco, cala il ritmo dell’Italia e il Portogallo si fa più propositivo, guadagna campo, abbozza l’azione offensiva. Immobile si vede poco e Chiesa non sfonda (Mario Rui bene in partita, addirittura al tiro).

Portogallo con energie fresche a centrocampo: l’interista Joao Mario per Pizzi (67’). Mancini cambia spesso sulle fasce con Insigne a destra e Chiesa a sinistra, ma deve dare una scossa alla squadra. Ed ecco il primo cambio: Lasagna per Immobile (74’). Infruttuoso.

Il Portogallo recupera molti palloni, tutto appostato dietro la linea della palla. Ora è più presente nella metà campo italiana. E punta la porta azzurra (76’ reattivo Donnarumma nel neutralizzare la conclusione di Carvalho, la prima nello specchio del Portogallo). Spingono molto Cancelo e Maio Rui. La difesa azzurra è più impegnata.

Pellegrini sostituisce uno stanco Verratti (81’). L’Italia non è più brillante e soffre a controllare il match. Fila fuori un tiro di Insigne (84’). Ammonito Chiesa per un fallaccio su Mario Rui.

Ultimi spiccioli di partita. Il Portogallo inserisce un terzino (85’ Guerreiro) per l’attaccante Bruma. Berardi per Chiesa (87’). Il Portogallo replica col difensore Pereyra per il centravanti André Silva (90’).

Resta il pareggio che premia i portoghesi, l’impresa è fallita.

ITALIA-PORTOGALLO 0-0

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Barella, Jorginho, Verratti (81’ Pellegrini); Chiesa (87’ Berardi), Immobile (74’ Lasagna), Insigne.

PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Cancelo, Fonte, Dias, Mario Rui; Neves, Carvalho, Pizzi (67’ JoaoMario); Bernardo Silva, Andé Silva (90’ Pereyra), Bruma (85’ Guerreiro).

ARBITRO: Makelie (Olanda).

NATIONS LEAGUE
Italia-Portogallo 0-0
18/11/2018
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