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Partita dominata e un pari amaro
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 19.09.2018)
Vibra l’incrocio dei pali della porta di Borjan sul gran tiro dalla distanza di Insigne. È il minuto 18. Poi il portiere serbo salva miracolosamente di piede la conclusione di Milik sul lancio prodigioso di Zielinski. È il minuto 28.

La Stella Rossa è ripiegata in difesa (4-5-1, il cannoniere Ben El Faroud gioca praticamente terzino, unica punta il ghanese Boakye (con civettuolo toupet). La squadra serba si affaccia nella metà campo del Napoli dopo la mezz’ora. Mai pericolosa, schiacciata dalla superiore qualità tecnica del Napoli.

È incredibile, per la netta superiorità del Napoli (67% possesso-palla, 317 passaggi completati contro 69), che, all’intervallo, il punteggio resti inchiodato sullo 0-0. Il Napoli sta giocando con grande sicurezza nella metà campo serba, però qualche imprecisione sull’ultimo passaggio ne riduce la pericolosità.

È 0-0 anche alla fine. Un pareggio amaro. Le cifre finali della partita sono tutte per il Napoli: 65% possesso-palla, 19 tiri a 6 (8-3 nello specchio della porta). Passaggi completati: Napoli 604, Stella Rossa 149.

Nella ripresa, c’è Mertens per Allan (61’). Si abbassa Zielinski. Passa a sinistra Insigne che però entra molto nel campo lasciando la fascia alle incursioni di Mario Rui. Mertens gioca dietro Milik e sfiora il gol sull’invito di Callejon (64’).

Il Napoli vuole vincere. Ha la partita in pugno, ma non sfonda. A un quarto d’ora dalla fine, Ancelotti “forza” il match con altri cambi: Ounas per Callejon e Hamsik per Zielinski.

La Stella Rossa, che non perde da trenta partite, resiste. Ha fortuna col salvataggio di Rodic davanti alla porta, a portiere battuto, sulla conclusione di Callejon (66’).

Il Napoli aumenta il ritmo. Il pareggio è veramente poca cosa in una serata dominata in lungo e in largo. Si teme la beffa. Ospina non si fa sorprendere dalla conclusione di Boakye (79’). È l’ultimo atto della partita in attesa del gol del Napoli che non arriva.

Inseriti nei gironi più difficili della Champions, l’Inter batte in rimonta il Tottenham (2-1) a San Siro, il Napoli non va oltre lo 0-0 a Belgrado. La Stella Rossa non ha mollato.

Il tifo del Marakana si abbatte sul Napoli all’ingresso delle squadre. È un’onda d’urto impressionante. È un misto fra tifo e violenza. A Belgrado il derby Stella Rossa-Partizan è sempre a rischio.

Il capo più che ultras e più che tatuato della tifoseria della Stella Rossa è Ivan Bogdanov, l’Orco che mise a soqquadro Marassi otto anni fa durante Italia-Serbia, sospesa dopo sei minuti. Nazionalismi e odi viscerali nutrono la tifoseria serba.

È come entrare al Colosseo ai tempi antichi del Colosseo. La Stella Rossa, povera tecnicamente, promette battaglia dura. Ancelotti conosce la situazione. Che cosa avrà detto alla squadra? La Champions non è importante, è l’unica cosa che conta: questo ha detto De Laurentiis che ha bisogno come il pane dei bonus che l’Uefa garantisce ai partecipanti.

Nel girone di ferro con Liverpool e Paris Saint Germain, un filo di speranza di passare agli ottavi di finale è il bottino pieno contro la Stella Rossa tra Belgrado e Napoli. Ma il match d’andata regala appena un punto.

La squadra azzurra ribalta la situazione ambientale, subito padrona della partita. Dagli spalti continuano ad urlare, cantare e sventolare bandiere, ma c’è una sola squadra in campo. Ancelotti schiera un 4-3-3 che diventa 4-4-2 nella fase passiva con l’arretramento di Callejon sulla linea dei mediani.

La novità è Fabian Ruiz, il corazziere spagnolo (1,89), al centro della mediana con Hamsik in panchina. Fabian è padrone della sua zona, recupera palloni e dirige il gioco con grande naturalezza. Supplisce anche alla serata non felice di Allan che rimedia subito un “giallo” al 17’ e rischia la seconda a ammonizione venti minuti dopo.

In attacco Milik e Insigne, la coppia che ha deciso la vittoria sulla Fiorentina e che mette subito in difficoltà la Stella Rossa. Insigne gioca ancora sulla destra. Spinge molto sulla sinistra Mario Rui (gran punizione dal limite nella ripresa scheggiando la traversa). Zielinski è spesso impreciso, peccato.

La Stella Rossa è poca cosa e l’incitamento che arriva dagli spalti non la libera dalla soggezione tecnica nei confronti del Napoli. Ma inchioda gli azzurri sul pareggio.

STELLA ROSSA
– In campo dall’11 luglio col primo preliminare di Champions. Ha iniziato il campionato il 23 luglio (7 vittorie su sette partite, 18 gol all’attivo, 3 al passivo). È approdata ai gironi di Champions superando otto partite (andata e ritorno) dei preliminari: 2-0 in casa e 0-0 fuori contro i lettoni dello Spartaks Jurmala; 3-0 in casa e 2-0 fuori contro i lituani del Suduva; 1-1 in casa e 2-1 fuori ai supplementari contro gli slovacchi dello Spartak Trnava; 0-0 in casa e 2-2 fuori contro gli austriaci del Salisburgo.

GOLEADOR – Ben El Fardou, 29 anni, 1,73, originario delle Isole Comore, è stato il cannoniere della Stella Rossa nei preliminari Champions mettendo a segno la metà delle reti (6) di tutta la squadra serba (12). Secondo cannoniere con 4 gol Radonjic, 22 anni, 1,82.

LA PRIMA VOLTA
– Un’annata nera il 1962-63, segnata dalla quarta retrocessione del Napoli in serie B, quando andammo per la prima volta a Belgrado contro l’OFK, quarti di finale della Coppa delle coppe. Era il Napoli di Pontel, Molino, Gatti, Girardo, Rivellino, Ronzon, Canè, Fanello, Tomeazzi, Fraschini, Mariani.
Direttore tecnico Monzeglio, in panchina Pesaola. Gli azzurri avevano eliminato i gallesi del Bangor City e gli ungheresi dell’Ujpest Dosza.
Battuti a Belgrado 0-2, rimonta a Napoli 3-1 (in gol Canè, Fanello e Mariani). Per regolamento si giocò la “bella” a Marsiglia: vittoria dei serbi per 3-1. Fuori gli azzurri.

LA COPPA UEFA A NIS – La terza e ultima volta del Napoli in Serbia fu per il primo turno della Coppa Uefa 1981-82 a Nis, città vicina al confine con la Bulgaria, contro il Radnicki.
Pareggio al San Paolo (2-2) e pareggio fuori (0-0). I gol in trasferta dei serbi decisero il passaggio del turno. Era il Napoli di Rino Marchesi con Castellini, Bruscolotti, Citterio, Guidetti, Krol, Ferrario, Damiani, Musella, Benedetti, Criscimanni, Pellegrini.

MARAKANA – Dimezzato a 55.538 posti il grandioso stadio di Belgrado della Stella Rossa, capace all’inizio di 110mila posti, ristrutturato e ridotto negli anni Novanta.
La Mitropa Cup era un torneo riservato alle squadre dell’Europa centrale: Ungheria, Austria, Cecoslovacchia, Jugoslavia istituito nel 1927 e cancellato nel 1992.
L’Italia prese il posto della Jugoslavia e il Napoli partecipò all’edizione del 1966.
Pesaola guidava una banda di allegroni con Bandoni, Ronzon, Nardin, Stenti, Panzanato, Girardo, Canè, Juliano, Altafini, Sivori, Bean.
L’avversario fu la Stella Rossa. Sconfitta azzurra all’andata (0-2), vittoria al San Paolo (2-1 con gol di Juliano e Altafini). Il gol in trasferta valeva doppio e il Napoli uscì dalla competizione.

EUROPA – Sono 202 le partite europee del Napoli fra Coppa dei campioni/Champions (39), Coppa Uefa/Europa League (102), Coppa delle Fiere (20), Coppa delle coppe (17), Coppa delle Alpi (10), Mitropa Cup (5), Torneo anglo-italiano (5), Coppa di Lega italo-inglese (2), Intertoto (2). In Champions: 17 vittorie, 9 pareggi, 13 sconfitte; 60 gol segnati, 52 subiti.

PESAOLA – Il petisso è l’allenatore azzurro col maggior numero di partite europee (35). In Champions ed Europa League, tre tecnici in testa con 26 presenze: Mazzarri, Benitez e Sarri; Pesaola 17 tra Coppa Uefa, Coppa delle Fiere e Coppa delle coppe.

HAMSIK – Marek Hamsik è il primo azzurro per presenze nelle competizioni europee (74). I cannonieri europei del Napoli sono: Cavani 19 gol, Mertens 17, Hamsik 15, Callejon 11, Insigne 10, Milik 4.

ANCELOTTI – Vincitore di tre Champions (Milan 2003 e 2007, Real Madrid 2014). All’attivo, col match di Belgrado, 193 partite europee (107 vittorie, 45 pareggi, 41 sconfitte). In Champions 161 partite (90 vittorie, 36 pareggi, 35 sconfitte).

STELLA ROSSA-NAPOLI 0-0

NAPOLI (4-3-3)
: Ospina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan (61’ Mertens), Fabian Ruiz, Zielinski (75’ Hamsik); Callejon (75’ Ounas), Milik, Insigne.

STELLA ROSSA (4-2-3-1)
: Borjan; Stojkovic, Degenek, Savic, Rodic; Jovicic (56’ Jovancic), Krstcic; Ben El Fardou, Causic, Marin (86’ Simic); Boakye (80’ Pavkov).

ARBITRO: Marciniak (Polonia)

CHAMPIONS-PRIMA GIORNATA
GIRONE C

Stella Rossa-Napoli 0-0
Liverpool-Paris Saint Germain 3-2
GIRONE B
Barcellona-Psv Eindhoven 4-0
Inter-Tottenham 2-1
19/9/2018
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