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Napoli al San Paolo
È prova generale non si può sbagliare
di Mimmo Carratelli
(da: Il Mattino del 10.08.2017)
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Ultima prova tecnica di Champions questa sera al San Paolo contro la seconda squadra di Barcellona, l’Espanyol, fra il tredicesimo e il quattordicesimo posto negli ultimi cinque anni della Liga.
Si presume che Sarri schieri la formazione migliore destinata a battersi contro il Nizza di Balotelli e Schneider per il preliminare di Champions (il 16 agosto a Napoli, il 22 sulla costa azzurra che si spera sia molto azzurra).
L’ha fatto domenica sera a Bournemouth e in qualche modo a Monaco di Baviera per l’Audi Cup.
Quello che è emerso nelle amichevoli di maggiore prestigio è che il Napoli migliore regge cinquanta minuti a causa probabilmente dei carichi di lavoro molto anticipati proprio in vista del preliminare Champions così che molti hanno temuto che la squadra non sia ancora pronta. È la verifica maggiore che Sarri farà questa sera.
Nei collaudi di agosto è sembrato che gli azzurri abbiano insistito molto nel giro-palla, più che puntare a rete, per aumentare l’intesa nel gioco a due tocchi già ampiamente collaudato.
Naturalmente, la velocità non è ancora al massimo e si è notata qualche imprecisione nei passaggi, dovuta alla condizione non ancora brillante. L’amichevole con l’Espanyol dovrà dissipare queste sensazioni.
È un fatto che nelle amichevoli più interessanti i gol siano venuti col contagocce a fronte di una gran mole di gioco soprattutto nel primo tempo contro l’Atletico Madrid e per 50 minuti contro il Bournemouth con i due portieri della squadra inglese, il bosniaco Begovic (1,99) e il polacco Boruc (1,93), impegnati a sventare almeno otto palle-gol degli azzurri.
Ma è vero che Insigne non è più andato a bersaglio dopo i due centri contro i dilettanti dell’Anaunia e lo stesso Mertens, vicecannoniere del campionato scorso, ha segnato appena un gol (fortunoso) al Bournemouth dopo la mezza dozzina di reti all’Anaunia.
Più lesti sotto rete sono stati Callejon e Ounas prima dell’infortunio.
È possibile che una certa precipitazione abbia tradito gli scugnizzi azzurri del gol (Mertens spesso molto frenetico nel cercare la soluzione personale).
La manovra d’attacco deve recuperare al più presto una confortante concretezza altrimenti il superiore possesso-palla resterà una sterile dimostrazione di gioco spettacolare.
Si può dire che Albiol, Ghoulam (fantastico contro l’Atletico Madrid), Jorginho, Callejon e, in qualche modo, Insigne (più come cucitore di gioco) sono apparsi tra i più pronti.
Hamsik non è ancora al meglio e questo condiziona la superiore qualità del gioco offensivo.
A centrocampo, luci e ombre dei calciatori schierati (Rog deve disciplinare la sua irruenza, Zielinski deve salire di forma, Allan ha ancora qualche ruggine).
In difesa, Koulibaly si è concesso qualche girotondo di troppo nel possesso-palla pressato dagli avversari e la concentrazione non è ancora al massimo.
Sono i limiti d’agosto che, però, propone fra sei giorni la prima sfida Champions col Nizza.
Stasera, contro l‘Espanyol, è atteso un incoraggiante passo in avanti. È probabile che Sarri insisterà sino alla fine sulla formazione migliore per testarne la “risposta” sui 90 minuti.
È una stagione di grandi ambizioni che dovrà proporre il formidabile Napoli del girone di ritorno del campionato scorso per sostenerle sino in fondo.
Averne trattenuto tutti i protagonisti e alzato il tetto-stipendi è stata la politica di De Laurentiis.
Però, forse, qualche colpetto di mercato, dopo Ounas, era atteso. E, sul ruolo del portiere, la querelle con Reina ha bloccato tutto.
In una stagione di cinquanta e più partite, tenendo anche conto del dispendio di energie di una squadra che “deve” giocare sempre al massimo, qualche alternativa in difesa sarebbe stata utile, soprattutto per gli esterni Hysaj e Ghoulam “condannati” a fare tutta la fascia, perciò tra i più “spremuti”.
Avrebbero fatto comodo Kolarov preso dalla Roma per soli 5 milioni e il terzino Rodriguez del Milan (18 milioni), oltretutto decisivi sui calci piazzati che continua ad essere una lacuna del Napoli.
Sarri ha giustamente mitigato l’euforia estiva con la parola scudetto spesa troppe volte. Indicativa l’osservazione del tecnico quando ha detto che i margini di miglioramento di questa squadra sono stati raggiunti l’anno scorso e che è difficile andare oltre.
Tutta l’attenzione dovrà essere rivolta ai cali di concentrazione e alle distrazioni individuali in difesa che non sono ancora scomparse.
Il punto è che, non solo in Italia, gli avversari sanno “come” gioca il Napoli. La tattica per contrastare gli azzurri è sempre la stessa, difesa serrata e “attesa” degli ultimi venti minuti per il colpaccio fidando sul calo napoletano.
Questo ha fatto, per esempio, l’Atletico Madrid rimontando il gol di Callejon. E il Chievo, tanto per rimanere nel cortile di casa, s’è compattato tutto dietro le linea della palla (1-1 a Trento).
Per di più, e la squadra di Simeone ha esagerato a Monaco di Baviera col fallaccio finale di Godin sulla caviglia di Ounas, gli avversari puntano molto sulla fisicità che manca a una formazione signora come il Napoli.
Insomma, collaudate delizie e limiti noti. Se si vuole vincere qualcosa un po’ di cattiveria agonistica non guasterebbe e, soprattutto, concentrazione massima sino all’ultimo minuto.
Le altre squadre italiane di punta si sono rafforzate. Si prevede una mischia gigante per i primi quattro posti che quest’anno assicureranno la qualificazione diretta alla Champions.
È il traguardo possibile del Napoli al di là dei sogni.
Godiamoci questa amichevole con l’Espanyol e puntiamo allo scontro col Nizza che pare una squadra “gemella” del Napoli, grandi folate offensive e distrazioni in difesa.