Torna alla ricerca Più padroni del campo e del gioco gli azzurri. Si distendono meglio in attacco e molti protagonisti (Verratti su tutti) migliorano sensibilmente

s.v. BUFFON Le mille (partite) e una notte a Palermo. La favola di Buffon da vent’anni tra i pali della nazionale. Due brividi nel primo tempo. Brivido blu dopo venti secondi quando Chikalleshi calcia di poco a lato. A fine primo tempo Roshi, il più pericoloso degli albanesi, sfiora l’incrocio con un tiro a giro. Mai impegnato.

6 ZAPPACOSTA Spinge in tandem con Candreva lasciando a Barzagli il controllo di Roshi che ha fisico (1,87) e qualità per mettere in allarme la difesa azzurra.

6 BARZAGLI Più libero di giocare la prima palla dalla difesa, ma è incerto nei lanci perché c’è una barriera rossa davanti agli attaccanti azzurri. Più libero di lanciare nella ripresa.

6 BONUCCI Ha il suo daffare contro lo snodato Chikalleshi che ha forza dirompente e non è proprio una cianciallegra. L’albanese gli sfugge pericolosamente subito dopo la palla al centro e lo tiene sempre all’erta.

5 DE SCIGLIO Bloccato sulla fascia dove gioca Lila, svaria Basha (Bari) e si allunga Hysaj inseguito da Insigne. Sulla fascia sinistra, l’Italia non ha mai fatto gioco.

6,5 VERRATTI Nel primo tempo rimane intruppato nel foltissimo centrocampo albanese ed è un protagonista mediocre, non il faro della squadra. Si fa vedere in fase di interdizione contro l’attivissimo Memushaj che gioca nel Pescara. Prende quota nella ripresa. Più attivo, alza la testa, si propone in avanti, illumina il gioco.

7 DE ROSSI Il rigore con cui batte il laziale Strakosha, portando in vantaggio l’Italia, è un derby romano. Il romanista è l’azzurro che va più a concludere. Due colpi di testa, alti, nel primo tempo. Un altro nella ripresa. È il pilastro solido del centrocampo.

6 CANDREVA Per spingere, spinge, con le sovrapposizioni di Zappacosta, ma i suoi cross sorvolano l’area degli albanesi ad altissima quota.

6 BELOTTI Si prende il rigore del vantaggio azzurro (fallo del “barese” Basha). Un colpo di testa fuori e finalmente, al 43’, un lampo dei suoi: Strakosha, il portiere laziale dal cognome estremamente erotico, alza in corner. Rimane a secco pur battendosi per andare a bersaglio.

6 IMMOBILE Per tutto il primo tempo rimane all’ombra della munitissima difesa albanese, neanche un tentativo di tiro. Migliora nella ripresa come tutta la squadra. E di testa colpisce per il raddoppio (71’). Sesto gol in nazionale.

6 INSIGNE Amici contro, Lorenzo e Hysaj. L’offensiva azzurra poggia tutta a destra e Insigne ripiega per contrastare la spinta di Hysaj molto attivo a sganciarsi. È Lorenzo che fa il terzino e l’albanese fa l’ala! Nell’area albanese, due cross aerei da destra percorrono l’orbita di Plutone e Lorenzo non ci arriva. Più in attacco nella ripresa con un invito al gol per Belotti e uno per Candreva, chiusi dai difensori albanesi. Batte due punizioni dal limite: una raggiunge Bonucci vicino al palo (chiuso), la seconda non prende il giro e va sulla barriera.

6,5 VENTURA Contro la testuggine albanese (5-4-1) c’è poca libidine, il gioco non frulla, la palla non prilla, la serata non sfavilla.
In campo, più fumogeni che arrosto con sospensione della partita (dal 57’ per cinque minuti).
Piange per il fumo acre, ma anche per una nazionale mediocre nel primo tempo. Il 4-2-4 non produce gioco spettacolare.
Ignorato Insigne a sinistra, bloccati i due centravanti. L’Albania ha grinta e velocità, gioca, attacca e contende il possesso-palla all’Italia. Altro che Barbera e champagne stasera beviam (Gaber).
Mentre l’Italia stenta, la Spagna (contro Israele) va a mille.
Nella ripresa arriva il raddoppio, la squadra gioca meglio. Non è libidine, ma va bene così.
Più padroni del campo e del gioco gli azzurri. Si distendono meglio in attacco e molti protagonisti (Verratti su tutti) migliorano sensibilmente.
Sempre appaiate in testa al girone Italia e Spagna che si giocano il pass al Mondiale 2018 in Russia (si qualifica la prima classificata, play-off per le migliori seconde dei gruppi europei).