Calcio
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Reja nella storia del Napoli
di Pierluigi Capuano
Di errori tattici sabato a Crotone ne ha commessi. E non pochi. Ma Eddy Reja è entrato comunque nella storia del Napoli.

Con una rosa abbastanza ampia, che venti dei suoi ventuno colleghi di serie B certamente gli invidiano, con la disponibilità di Amodio, ed anche di Montervino, ha voluto schierare Domizzi “regista” togliendolo da una difesa a tre Cannavaro-Giubilato-Maldonado che non ha avuto, dunque, nella velocità la sua arma migliore. Reja ha, dunque, perduto la sfida con il collega Carboni e, forse, anche per essersi reso conto durante la partita di questa sua non eccellente prestazione tattica, il tecnico azzurro si è innervosito ed è stato allontanato dal campo dall’arbitro Messina.

Per tutti questi fattori il Napoli si è fermato a Crotone ed ha perduto dopo aver collezionato una striscia positiva di ben diciotto risultati: otto vittorie e dieci pareggi dopo lo 0-1 subito a Bergamo dall’AlbinoLeffe lo scorso 28 ottobre.

Diciotto risultati positivi: nella storia del calcio napoletano nessun allenatore era mai riuscito a infilare una così lunga striscia positiva. L’unico precedente risaliva al 1989, ma i diciotto risultati positivi sono divisi tra Ottavio Bianchi ed Albertino Bigon. Il più grande Napoli della storia riuscì a non perdere per diciotto partite: le ultime due del 1988/89, con Bianchi in panchina, e le prime sedici partite del 1989/90, con Bigon.

La sconfitta di Crotone, dunque, è stata, per un certo verso, benevola nei confronti della “storia”. Un risultato positivo allo Scida avrebbe regalato a questo Napoli il diciannovesimo risultato positivo ed avrebbe cancellato “quel” Napoli.
“Cancellato” dalle statistiche, ma mai dai cuori e dai ricordi dei tifosi azzurri.

19/3/2007
  
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