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Il nuovo Napoli di Conte pareggia sul campo della Juventus
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 22.09.2024)
All’Allianz Stadium, un Napoli camaleontico, messo magistralmente in campo da Conte, imbriglia la Juventus di Thiago Motta senza concederle un solo tiro pericoloso in porta (0-0). La prima conclusione bianconera tra i pali azzurri si registrava al 49’! Le vere occasioni sono state del Napoli: il portiere Di Gregorio ha dovuto sventare le conclusioni di McTimonay (29’) e Di Lorenzo (a fine primo tempo). Nella ripresa non s’è tirato più in porta, ad eccezione di un tiro centrale di Yildiz parato facilmente da Caprile (dal 36’ al posto di Meret afflitto da noie muscolari). Nella ripresa, la Juventus ha accentuato il possesso-palla, concludendo quattro volte ma fuori bersaglio.

Il Napoli, nella seconda parte della gara, ha badato soprattutto a contenere la pressione juventina e ha scoccato un solo tiro (55’ Politano, alto). Il Napoli in costruzione ha dimostrato maturità e buon controllo del match. Conte, con l’inserimento di McTominay, in assoluto il migliore in campo, ha cambiato volto tattico alla squadra.

 Fondamentalmente un 4-3-3 subito trasformatosi in 4-4-2, diventato 4-2-4 nelle fasi offensive, 4-5-1 in ripiegamento. La disposizione tattica e l’impegno costante di tutti gli azzurri hanno esaltato la partita preparata da Conte, avversario della Juve dopo tredici anni in maglia bianconera e tre da allenatore con tre scudetti. Partita tatticamente bloccata, perciò nessuna concessione allo spettacolo.

Se la Juve ha fatto il match (61 per cento di possesso-palla), il Napoli l’ha pareggiata smontando il gioco di Thiago Motta, troppo lento per incidere.

Quella del Napoli non è stata una partita difensiva perché la squadra, soprattutto nel primo tempo, si è riversata in attacco con molti giocatori. McTominay è stato un dominatore a tutto campo, iniziando come seconda punta con Lukaku, mentre Kvaratskhelia partiva arretrato.

La Juventus ha avuto un solo giocatore libero, Cambiaso, ma non è bastato per colpire. In zona-palla il Napoli era sempre presente con molti giocatori.

La Juventus, facendo girare palla continuamente, non ha mai avuto spazio per andare in gol. Solo qualche cross di Yildiz ha creato situazioni pericolose nell’area azzurra, dove Buongiorno ha dominato e Rrahmani non ha commesso un solo errore.

Di Lorenzo ha contenuto Yildiz, già definito il nuovo Del Piero per il gran gol al Psv Eindhoven, e Olivera ha ben presidiato il fronte opposto contro Nico Gonzalez. A centrocampo, Lobotka e Anguissa (confermatosi ancora tra i migliori) contro McKennie e Koopmeiners sono stati eccezionali per l’impegno costante.

In attacco, è mancato un po’ Lukaku, prezioso in qualche ripiegamento difensivo, come vuole Conte, tutti a difendere, tutti ad attaccare, e Kvaratskhelia non è stato nella sua migliore giornata.

Complessivamente, è stato ammirevole come tutti gli azzurri hanno interpretato la partita preparata da Conte. Un Napoli solido ha tolto brillantezza alla Juventus assorbendo anche la forzata sostituzione di Meret.

Dal match è uscito malconcio Vlahovic (Buongiorno a dar man forte a Rrahmani), praticamente nullo, sostituito a inizio ripresa da Weah. Conte ha giostrato magnificante i cambi dopo il 70’. Neres per Politano (preziosissimo per il gran lavoro sulla fascia, raddoppiando su Yildiz) per avere un guizzo fresco in attacco, Simeone per Lukaku senza fare meglio del belga, Folorunsho per Kvaratskhelia.

Negli ultimi venti minuti, Conte si giocava così due nuove pedine offensive e un solido centrocampista.

Nel finale, Gilmour al posto di Lobotka dopo il gran lavoro dello slovacco. Era una partita da non perdere, primo obiettivo azzurro per consolidare classifica e autostima.

Alla Juventus non è riuscito vincerla, il Napoli glielo ha impedito senza fare catenaccio, ma aggredendo i bianconeri in ogni zona del campo. Con i nuovi acquisti (sinora, solo Rafa Marin è rimasto in panchina), la squadra è diventata più robusta e adulta.

L’ingresso di McTominay ha esaltato le prestazioni di Anguissa e Lobotka, non più soli a reggere il centrocampo. Lo scozzese (1,93), gioco sempre rapido, mai una palla trattenuta, arricchisce il Napoli di una presenza molto importante. Si va verso la formazione-tipo di Conte. E la panchina assicura cambi di rilievo.

JUVENTUS-NAPOLI 0-0

NAPOLI (4-4-2): Meret (36’ Caprile); Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Politano (72’ Neres), Anguissa, Lobotka (87’ Gilmour), McTominay; Lukaku (72’ Simeone), Kvaratskhelia (72’ Folorunsho).

JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Kalulu, Bremer, Cambiaso; Locatelli, McKennie (80’ Thuram); Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic (46’ Weah).

ARBITRO: Doveri (Roma).



22/9/2024
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