Calcio
Torna alla ricerca
Nevica sul bagnato
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 25.11.2021)
Una partita maledetta a Mosca, lo Spartak vince ancora (2-1) come all'andata a Fuorigrotta (3-2). Si ingarbuglia il girone di Europa League. La qualificazione diventa una lotteria per le quattro squadre in lizza. Oggi si gioca Leicester-Legia Varsavia. Un pareggio potrebbe essere utile al Napoli. Decisione all'ultimo turno (giovedì 9 dicembre): Napoli-Leicester, Legia-Spartak.

A Mosca, un solo portiere impegnato, Selikhov, autore di quattro parate decisive, le prime tre autentici miracoli. Meret ha dovuto parare niente. Ma ha vinto lo Spartak. Ha vinto giocando audacemente il primo tempo, tenendo più palla, segnando due gol e salvandosi due volte con la reazione istintiva del suo portiere.

Altra musica nel secondo tempo, dominato dal Napoli con una variazione tattica di Spalletti (difesa a tre). Ma, oltre al gol di Elmas che accorciava le distanze, gli azzurri si imbattevano in altri due interventi risolutori del portiere Selikhov, un gigante di 1,90, restando inchiodati alla sconfitta.

Si è giocato alle 16,30 italiane, 18,30 di Mosca. Un grado sotto lo zero, nevischio all'inizio, bufera di neve nella ripresa. Le condizioni più difficili per il Napoli già alle prese con una formazione d'emergenza: sette assenti (Osimhen, Anguissa, Insigne, Ounas, Demme, Politano, Zanoli), tre ragazzi della primavera in panchina (l'attaccante Ambrosino, 18 anni, di Procida; il difensore Barba, 18, Portici; l'altro attaccante Cioffi, 18 anni, Maddaloni) più il terzo portiere Idasiak. All'ultimo momento indisponibile anche Fabian Ruiz, che è rimasto in panchina.

Un "regalo" di Lobotka favoriva il vantaggio immediato dello Spartak: sgambetto a Promes, preciso dal dischetto il centravanti Sobolev (3'). Non poteva mettersi meglio per i russi. Nevicava sul bagnato. Lo Spartak premeva il Napoli sui fianchi: Moses a destra, Ayrton e Promes a sinistra. Con i suoi migliori giocatori, lo Spartak teneva in scacco il Napoli.

Spalletti non poteva schierare una squadra-catenaccio. Non è nelle corde della "rosa" del Napoli. E metteva in campo una squadra leggera e offensiva. Anche lo Spartak non è squadra fisica. Andava sfidata sul piano tecnico. Difesa a quattro, Di Loreno e Mario Rui sugli esterni, Koulibaly sul centro-destra, Juan Jesus sul centro sinistra. Era un 4-4-1-1 con Elmas a sinistra sulla linea dei centrocampisti, Mertens alle spalle di Petagna.

Lo Spartak del 3-5-2 difendeva a cinque nella fase passiva (5-4-1). Lo teneva a galla il portiere sventando prima con una mano poi con un piede la doppia conclusione ravvicinata di Elmas (16'), quindi opponendosi d'istinto con una mano alla conclusione violenta di Zielinski (25'). Due palle-gol per il mancato pareggio degli azzurri nel primo tempo. Il portiere russo bissava nella ripresa.

Giocava meglio lo Spartak che volava sospinto dal vento siberiano. Moses evitava Mario Rui, sul cross Koulibaly falliva l'intervento, alle sue spalle Sobolev, ancora lui, il ragazzone di Barnaul, nel sud-ovest della Siberia, schiacciava di testa in rete (28').

Sul doppio svantaggio in mezz'ora, è sembrata una partita segnata. Ma c'era un altro Napoli nella ripresa. Spalletti passava alla difesa a tre (Koulibaly, Juan Jesus, Mario Rui), metteva Lobotka a protezione, avanzava Di Lorenzo ala sulla destra portando Lozano a sinistra, centrocampo a quattro, Mertens e Petagna avanti (3-1-4-2).

Il Napoli si impossessava del match. Scompariva lo Spartak tutto serrato in difesa, incapace di ripartire. Nel secondo tempo, lo Spartak si è visto appena tre, quattro volte nella metà campo del Napoli, mai impegnando Meret.

I russi andavano completamente in soggezione di fronte al predominio degli azzurri. Tutto dietro, lo Spartak non concedeva spazi al Napoli. Cominciava anche la manfrina delle perdite di tempo.

Era il Napoli a tenere sempre la palla (65% di possesso), ma era una impresa filtrare tra le maglie strette dello Spartak. E Selikhov sventava la terza palla-gol del Napoli sulla conclusione di Mertens sotto la traversa (63' deviazione in corner).

Il dominio azzurro sfociava nel gol di Elmas (64' colpo di testa sul cross corto di Petagna da destra che aveva ricevuto palla da un lungo lancio di Mario Rui). Quanto meno, il pareggio era possibile.

Si giocava nella metà campo dello Spartak. Migliorava il rendimento di molti azzurri, Elmas più vivace, Zielinski più concreto, Lozano mobilissimo, Di Lorenzo prezioso a destra in posizione avanzata, Mertens tra le linee.

Lo Spartak era allo stremo, ma resisteva. Senza cambiare l'assetto tattico, Spalletti utilizzava Rrahmani per Lobotka (78'). Tre i cambi dei russi: 72' Lomovitsky per Ignatov, 83' Rasskazov per Moses, 92' Larsson per Promes.

La partita si allungava di sette minuti, recupero importante per le speranze del Napoli. Ma ancora una volta il portiere Selikhov si ergeva a protagonista del match sventando il colpo di testa di Elmas sul cross di Lozano da sinistra (90').

L'assedio del Napoli non andava a buon fine, fuori bersaglio le conclusioni di Zielinski (67' ottima occasione) e Di Lorenzo (70').

Nelle condizioni di emergenza, la formazione azzurra ha prodotto il massimo nella ripresa. Resta l'ombra del primo tempo concesso allo Spartak. Il fallo di Lobotka per il rigore iniziale, il mancato intervento di Koulibaly sulla seconda rete dei moscoviti.

Spalletti non aveva altra scelta che schierare una formazione offensiva. Era importante vincere. E la squadra offensiva non ha patito molto se si esclude la prima frazione in cui lo Spartak ha agito molto sulle fasce esterne svariando al centro con Sobolev.

Allo Spartak mancavano due centrocampisti essenziali, Bakaev e Zobnin. A centrocampo ha arruffato gioco. Pressato dal Napoli, lo Spartak ha badato solo a cacciar via il pallone. Una difesa provinciale, esaltata però dal portiere Selikhov.

Lo Spartak ha raggiunto il Napoli a 7 punti, dietro il Legia Varsavia (6 punti) e il Leicester (5). È una vera e propria mischia. Lo Spartak conquistando sei punti nel doppio confronto col Napoli ha mischiato le carte del girone, fallendo nelle altre partite: in casa 0-1 col Legia e 3-4 col Leicester, fuori 1-1 col Leicester. Lo Spartak non vinceva da un mese e mezzo. Ha scelto il Napoli per tirarsi su.

SPARTAK MOSCA-NAPOLI 2-1 (2-0)

NAPOLI (4-4-1-1)
: Meret; Di Lorenzo, Juan Jesus, Koulibaly, Mario Rui; Lozano, Lobotka (78' Rrahmani), Zielinski, Elmas; Mertens; Petagna.

SPARTAK MOSCA (3-5-2): Selikhov; Caufriez, Dzhikiya, Gigot; Moses (83' Rasskazov), Ignatov (72' Lomovitsky), Umyarov, Litvinov, Ayrton; Sobolev, Promes (92' Larsson).

ARBITRO: Turpin (Francia)

RETI: 3' Sobolev rigore, 28' Sobolev, 64' Elmas.

EUROPA LEAGUE - GIRONE C
Spartak Mosca-Napoli 2-1; Leicester-Legia (giovedì)

CLASSIFICA
7 punti Napoli (gol 12-8); 7 Spartak Mosca (9-9); 6 Legia Varsavia (3-7), 5 Leicester (7-7).
25/11/2021
RICERCA ARTICOLI