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Insigne, la carica dei 101
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 03.03.2021)
Una vittoria buttata via dal Napoli all’ultimo dei quattro minuti di recupero per una stupidata di Manolas su Haraslin: rigore. Dal dischetto Caputo dà il pareggio al Sassuolo (3-3) in una partita segnata da tre penalty, due per gli emiliani che hanno colpito anche due pali.

A Reggio Emilia, il Napoli cercava il colpo pieno per inseguire il quarto posto Champions. C’era quasi riuscito in rimonta. Torna a casa con un pareggio che ne frena lo slancio in classifica.

Un super Insigne al 90’ infilava il gol del 3-2 che sembrava definitivo dopo il balletto dei gol. Manolas ha smontato la vittoria azzurra.

È stata una partita-spettacolo che il Napoli ha retto contro il palleggio volante del Sassuolo che era più preciso nei passaggi, più sicuro nella costruzione dal basso nonostante il pressing alto degli azzurri (Zielinski e Fabian Ruiz), più veloce e col suo gioco offensivo “a memoria”.

Gattuso preferiva Hysaj a Ghoulam per avere un terzino più difensivo su Berardi. Per la squalifica di Koulibaly, c’era Maksimovic a fare coppia con Rrahmani. A centrocampo Demme al posto di Bakayoko. Confermato Mertens.

Dopo che il Var, per un centimetro e poco più, cancellava la grande bellezza del gol di Insigne (21’) sul passaggio al volo di Hysaj, controllo di Lorenzo e tiro irresistibile nell’angolo opposto, ma offside millimetrico in partenza del capitano azzurro, dopo la grande prodezza di Insigne il Sassuolo si impadroniva del match.

Il Napoli faticava a contenere la squadra di De Zerbi perché Demme ballava a vuoto nella danza dei centrocampisti emiliani, spesso fuori posizione, mai a proteggere la difesa con Di Lorenzo che soffriva maledettamente sulle puntate di Djuric, difficoltà anche a sinistra per Hysaj aggredito da Berardi e dalle discese del terzino Muldur.

La costruzione dal basso del Napoli era sempre a rischio per le esitazioni soprattutto di Maksimovic a giocare la palla. Il Sassuolo, palla indietro e palla avanti, si fiondava ripetutamente nella metà campo azzurra.

De Zerbi schierava un doppio centravanti, Caputo più avanzato, Defrel dietro che, giocando tra le linee, sfuggiva ad ogni controllo (dov’era Demme?).

Su Locatelli, la “mente” del Sassuolo, andava Fabian Ruiz quando il centrocampista emiliano si abbassava per iniziare l’azione. Come Locatelli veniva avanti, travolgeva Demme. Anche Maxime Lopez aveva la meglio su Zielinski. Non arrivava un pallone utile a Mertens. Politano e Rogerio si annullavano vicendevolmente, nessuno dei due in partita.

Era Insigne a tenere su il Napoli e, nonostante la superiorità territoriale e di gioco del Sassuolo, gli azzurri sembravano in grado di giocarsi pienamente la partita.

S’era visto De Laurentiis sul campo prima che cominciasse il match. La vicinanza del presidente deve avere trasmesso fiducia e incoraggiamento alla squadra. Ma tentennavano i centrali azzurri e troppe erano le esitazioni e i palloni all’indietro. Il Napoli recuperava palla per perderla immediatamente e il Sassuolo ricominciava la sua danza.

Il Napoli andava sotto sul calcio di punizione dalla destra di Berardi, gran tiro teso che Maksimovic deviava di testa nella porta di Meret (34’). Giusto premio per il Sassuolo che stava comandando il match e brutti pensieri azzurri sul vantaggio emiliano. La squadra si sarebbe disunita come al solito?

L’immediato pareggio di Zielinski (38’), controllo di destro ed esecuzione di sinistro dalla lunetta, sull’assist di Demme, avanzatissimo nella sua partita anarchica, riportava il Napoli a galla e dava alla squadra la sicurezza di poter girare la partita a suo favore.

Fabian Ruiz e Insigne correvano più di tutti, chissà quanti chilometri hanno percorso, meno incisivo Zielinski, intrappolato Mertens, opaco Politano sulla destra.

E nuova mazzata: fallo di Hysaj su Caputo e rigore messo a segno da Berardi (45’). Il primo dei tre penalty del match. L’intervallo consentiva al Napoli di non cedere completamente.

Dopo il riposo, rientrava in campo una squadra convinta di fare ancora risultato. Però, nell’area del Sassuolo, Zielinski e Fabian Ruiz non erano lesti nelle giocate e, quando si decidevano al tiro, venivano murati. Due conclusioni di testa, fuori, di Maksimovic (57’ e 63’).

Se il Sassuolo era bello a vedersi, il Napoli non mollava la gara. Mertens toccava il primo pallone utile al 57’ (il lancio per Maksimovic), il secondo al 65’ servendo Zielinski. Ma il piccolo belga non riusciva ad entrare in partita: entrava Elmas al suo posto (67’).

Vibrano due volte i pali di Meret: 68’ traversa di Berardi, 70’ palo di Caputo. La buona sorte faceva da propellente al Napoli che restava in partita e si fiondava sul pareggio: Insigne, magnifico nelle sue giocate a sinistra, piazzava il pallone davanti alla porta di Consigli dove irrompeva Di Lorenzo per il due a due (72’).

Cambi al 73’: Ghoulam per Hysaj, Bakayoko per Demme ammonito, Tojan per Muldur nel Sassuolo. Sfuggiva il pareggio a Fabian Ruiz nel confronto diretto con Consigli (76’).

I due allenatori procedevano a nuovi cambi (84’): Manolas per Maksimovic, Lobotka per Zielinski, Objang per Berardi, Haraslin per Lopez, Raspadori per Djuiric.

Il Sassuolo sembrava preoccupato di lasciarsi sfuggire il pareggio. Non aveva più la gagliardia del primo tempo e temeva i colpi del Napoli che giocava più avanti.

Sembrava fatta allo scadere dei 90 minuti. Di Lorenzo (partita a due facce, bene in attacco, male in difesa) messo giù da Haraslin regalava ad Insigne il rigore del tre a due per il Napoli. Penalty perfetto, portiere spiazzato, Lorenzo sicuro sul campo dove aveva fallito il rigore contro la Juventus in Supercoppa.

Era fatta. Così sembrava. Così doveva essere. Quatto minuti di recupero. Non ci voleva molto a tenere in pugno la vittoria, ma la stupidata di Manolas regalava al Sassuolo il rigore del 3-3 battuto da Caputo al 94’.

GOLEADOR
Nei sedici confronti fra Napoli e Sassuolo sono 27 le reti azzurre, 16 quelle emiliane. Insigne con 5 reti è il cannoniere del Napoli.
Seguono: Callejon 4 gol; Allan 3; Mertens 2, Hamsik 2, Dzemaili 2, Higuain 2; con un gol Hysaj, Ounas, Milik e Zapata più un’autorete a favore. Tra gli emiliani, 3 gol per Berardi e Falcinelli; un gol per Caputo, Locatelli, Lopez, Traorè, Politano, Mazzitelli, Defrel, Floro Flores, Sansone e Zaza.

POLITANO
Romano, 28 anni, Matteo Politano ha giocato tre campionati col Sassuolo dopo essere stato al Perugia e al Pescara. Nella stagione 2017-18, al Mapei Stadium portò in vantaggio il Sassuolo contro il Napoli (31 marzo 2018). Pareggiò Callejon per l’1-1 finale. Prima di arrivare al Napoli, Politano ha giocato 63 partite (6 gol) con l’Inter che l’ha ceduto al club azzurro per 23,5 milioni di euro. Col Napoli, Politano ha segnato 11 gol (9 in campionato) in 55 partite.

LA PRIMA VOLTA
Tra Napoli e Sassuolo sono 16 i confronti. Otto partite a Napoli: 5 vittorie azzurre, 2 pareggi e una sconfitta (in questo campionato). Otto a Reggio Emilia: 3 vittorie azzurre, 4 pareggi, una sconfitta. In totale 8 vittorie del Napoli, 6 pareggi, una vittoria del Sassuolo.
La “prima volta” accadde la sera del 25 settembre 2013. Il Sassuolo giocava il suo primo campionato di serie A e l’allenava il pescarese Eusebio Di Francesco. Alla quarta giornata, il Napoli di Benitez era in testa (con la Roma) a punteggio pieno. Il Sassuolo, ultimo a zero punti, si presentò a Fuorigrotta. Accorsero in sessantamila al San Paolo per festeggiare la quinta vittoria consecutiva e il primato in classifica contro la “matricola” emiliana.
La settimana prima, il Sassuolo era stato asfaltato sul suo campo dall’Inter (7-0). Nelle prime quattro giornate aveva incassato 15 gol segnandone appena uno (Zaza contro il Livorno nel match casalingo finito 1-4). Il cartellino di Zaza apparteneva alla Juventus che l’aveva preso dalla Sampdoria per 3,5 milioni cedendolo in compartecipazione per 2,5 al Sassuolo che lo acquistò definitivamente versando altri 7,5 milioni al club bianconero.
Clamoroso l’anno dopo quando, al calciomercato del luglio 2015, la Juventus acquistò Zaza per 18 milioni dal Sassuolo, l’attaccante che era stato già suo.
E fu Zaza che, quel 25 settembre 2013, infilò Reina con un colpo di sinistro che finì sotto la traversa cinque minuti dopo il gol di Dzemaili regalando al Sassuolo il primo punto in serie A (1-1).

SERIE A – 25ª GIORNATA
Lazio-Torino rinviata, Juventus-Spezia 3-0, Sassuolo-Napoli 3-3, Atalanta-Crotone 5-1, Benevento-Verona 0-3, Cagliari-Bologna 1-0, Fiorentina-Roma 1-2, Genoa-Sampdoria 1-1, Milan-Udinese 1-1, Parma-Inter giovedì.

CLASSIFICA
56 Inter; 53 Milan; 49 Atalanta e Juventus; 47 Roma; 44 Napoli; 43 Lazio; 38Verona; 36 Sassuolo; 31 Sampdoria; 29 Udinese; 28; Bologna; 27 Genoa; 25 Fiorentina, Benevento, Spezia; 21 Cagliari; 20 Torino; 15 Parma; 12 Crotone.
*Juventus, Napoli, Sassuolo, Lazio una partita in meno; Torino due partite in meno.





3/3/2021
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