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Fatale la variante Muriel
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 22.01.2021)
Il più talentuoso dei colombiani, Luis Muriel, rompe nel secondo tempo l’incantesimo del match e trascina l’Atalanta alla larga vittoria sul Napoli (4-2).

Pennella il cross per il vantaggio di Zapata. Disorienta l’intera difesa azzurra e dà il via al raddoppio bergamasco. Va direttamente in gol per la terza segnatura dell’Atalanta. Batte il corner per il gol finale di Romero.

L’incantesimo del match, Atalanta a basso ritmo e applicazione attenta del Napoli, è durato cinquanta minuti. Per tutto il primo tempo, il tranquillo tran-tran dell’Atalanta favoriva la resistenza del Napoli.

Marcare gli atalantini era però un grosso problema per il continuo movimento dei giocatori di Gasperini.

Con le punte nerazzurre molto larghe, succedeva che il piccolo Mario Rui doveva contrastare Zapata (1,89), sovrastato sul gol del gigante colombiano, e Di Lorenzo affrontare Muriel.

I due difensori erano aiutati dai raddoppi di Elmas a sinistra e di Politano a destra. Ma sulle due fasce l’Atalanta arrembava con Mahle a destra e Gosens a sinistra mettendo continuamente in difficoltà il Napoli.

In mezzo al campo, Pessina dominava senza avversari (Bakayko), De Roon saltava Elmas, Freuler piantava Fabian Ruiz.

La bella novità del primo tempo del Napoli era che non si vedevano più i passaggi orizzontali e i palloni all’indietro. La palla veniva lanciata in avanti.

Il problema era che Romero sovrastava Osimhen, che non ha ancora le gambe forti per lottare con successo, e che i centrali Rrahmani e Maksimovic risultavano negati alla costruzione del gioco (peggioravano nella ripresa con molte incertezze difensive).

Bakayoko era il solito elefante lento con molti palloni perduti, compreso poi quello regalato a Muriel per la rete del piccolo colombiano.

Tuttavia, con tante lacune, il Napoli reggeva la pressione non asfissiante dell’Atalanta nei primi 45 minuti. A Bergamo erano in campo nove giocatori che avevano affrontato giovedì il Granada. In più, all’ultimo momento, veniva a mancare Insigne (mal di schiena, inizialmente in panchina).

Gattuso optava per il 4-4-2 con Osimhen e Zielinski di punta. Davanti alla difesa a quattro, un centrocampo con Politano, Fabian Ruiz, Bakayoko ed Elmas.

L’Atalanta andava al piccolo trotto e il Napoli non subiva danni. Zero tiri in porta dei bergamaschi, un colpo di testa di Osimhen agevolmente deviato in corner da Gollini. Queste le aride note del primo tempo.

L’Atalanta aveva il vantaggio di non avere giocato a metà settimana, ma non ha spinto subito, ha tenuto basso il ritmo, mercoledì torna in Champions contro il Real Madrid. Si riservava di spingere nel secondo tempo.

Atalanta-Napoli era un match importante per la corsa al quarto posto, obiettivo comune alle due squadre. Se l’è aggiudicato la squadra bergamasca nella ripresa quando Muriel è salito alla ribalta e ha deciso la sfida.

Sotto per il gol di Zapata (52’), Gattuso inseriva Insigne per Elmas (53’) e il Napoli andava inaspettatamente in gol quando, sul lancio calibrato di Politano (non l’unica bella giocata dell’esterno), Zielinski fiondava in rete di destro davanti alla porta di Gollini (58’).

Sul pareggio, un sottile filo di speranza per gli azzurri e anche un buon momento del Napoli.

Muriel ristabiliva però le distanze, imprendibile sulla sua fascia sinistra per Di Lorenzo e per tutti gli altri azzurri che andavano in contrasto. Il colombiano, sulla linea dei sedici metri, si portava a spasso Maksimovic e altri azzurri, appoggiava a Zapata che serviva l’assist per il gol di Gosens (64’).

L’Atalanta veleggiava ormai verso il successo pieno. Al Napoli mancavano le armi per agguantare ancora l’avversario. Non incideva Insigne, calava Zielinski, faticava Fabian Ruiz a portare palla in avanti, Osimhen non aveva forza nelle gambe per vincere il duello con Romero, Mario Rui esauriva la “benzina”, Di Lorenzo ballava sulla sua corsia sempre troppo avanti, infilato costantemente da Muriel.

Qualche guizzo di Politano e alcune giocate di Zielinski: troppo poco per impensierire l’Atalanta.

Il Napoli non aveva più la tranquillità del primo tempo, cominciavano gli errori individuali, la difesa andava in tilt.

Muriel gradiva il regalo di Bakayoko e andava a siglare il tre a uno (71’).

Non c’era più partita per il Napoli ridotto ai minimi termini, sette giocatori indisponibili, sei ragazzi della Primavera in panchina. Gattuso non aveva neanche i cambi per tentare di invertire la rotta del match.

C’era un pizzico di fortuna per gli azzurri quando Gosens deviava nella sua porta il cross di Politano (76’). Ma il Napoli, sul 2-3, non aveva più la forza di giocarsi la partita sino in fondo.

Gattuso procedeva ad altre sostituzioni (78’): Ghoulam per Mario Rui e Koulibaly per Maksimovic. L’Atalanta inseriva Pasalic per Freuler.

Con la difesa ritoccata, il Napoli andava sotto definitivamente: corner di Muriel, spizzata di Djimsiti, gol di Romero. Assenti i difensori azzurri appena entrati. Insignificante l’ingresso di Lobotka per Zielinski (84’).

Non c’era da farsi illusioni per il Napoli a Bergamo dove aveva già ceduto in Coppa Italia (1-3). Ieri sera, l’ha illuso un primo tempo senza gol. Poi il match ha preso il suo inesorabile destino. Ottava sconfitta del Napoli, la quinta fuori casa.

Anche un’Atalanta al risparmio è troppo forte per il Napoli di questi tempi bui. E sono troppi gli azzurri in forma scadente, troppe le assenze e Osimhen è ancora in condizioni atletiche precarie.

A fine partita, ha allarmato una sua caduta dopo il contrasto con Romero. Il nigeriano, battendo la testa sul prato, perdeva i sensi e doveva lasciare il campo sull’autoambulanza.

ANCELOTTI Il Napoli di Ancelotti, 3 dicembre 2018, è stato l’ultimo a vincere a Bergamo (2-1).
Formazione col 4-4-2: Ospina; Maksimovic (77’Hysaj), Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Dabian Ruiz (77’ Zielinski); Mertens (82’ Milik), Insigne.
L’Atalanta di Gasperini giocò (3-4-1-2) con Berisha; Mancini (89’ Tumminello), Palomino, Maiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Rigoni (77’ Valzania), Zapata.
Il Napoli soffrì a lungo la corsa, la migliore prestanza fisica e il movimento continuo dell’Atalanta. Per tre quarti di partita, la squadra azzurra si abbassò giocando in contropiede.
In contropiede andò in vantaggio (2’ Fabian Ruiz su assist di Insigne), in contropiede sprecò due palle-gol.
Alla fine risolse Milik (85’) dopo il pareggio di Zapata (56’). Ospina fece una sola parata sul tiro ravvicinato ma angolato di Zapata.

PAREGGIO
L’ultimo pareggio del Napoli a Bergamo risale a sette anni fa. Era il Napoli di Benitez. Nel finale, Higuain (86’) impattò il gol di Denis (57’). Sulla panchina dell’Atalanta c’era Colantuono.

INCIAMPO
Nel campionato scorso, a Bergamo, secca vittoria dell’Atalanta con i gol di Pasalic (47’) e Gosens (55’). Il Napoli di Gattuso cadde dopo cinque vittorie consecutive (1-0 a Cagliari, 2-1 a Brescia, 2-1 al Torino, 2-0 a Verona, 3-1 alla Spal).

IL TONFO
Il Napoli di De Laurentiis, al primo anno del ritorno in serie A, registrò un tonfo memorabile a Bergamo: 1-5. Era il 2 dicembre 2007. Reja schierò (3-5-2): Iezzo; Cupi (33’ Bogliacino), Paolo Cannavaro, Domizzi; Garics, Blasi, Gargano, Hamsik (59’Calaiò), Savini; Zalayeta (59’ Sosa), Lavezzi.
L’Atalanta, allenata da Delneri, giocò (4-4-2) con Coppola; Belleri, Carrozzieri, Capelli, Bellini; Ferreira Pinto (78’ Pellegrino), Tissone, Guarente, Langella (51’ Padoin); Doni (86’ Muslimovic), Floccari. Andarono a segno Floccari (6’), Langella (21’), Doni (36’), Carrozzieri (47’) e Ferreira Pinto (73’). Il punto azzurri fu segnato dal Pampa Sosa (60’).

ATALANTA-NAPOLI  4-2 (0-0)
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic (78’ Koulibaly), Mario Rui (78’ Ghoulam); Politano, Fabian Ruiz, Bakayoko, Elmas (53’ Insigne); Osimhen, Zielinski (84’ Lobotka).

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (89’ Sutalo), De Roon, Freuler (78’ Pasalic), Gosens; Pessina (83’ Palomino); Muriel (83’ Miracnchuk), Zapata (89’, Malinobskyi.

ARBITRO: Di Bello (Brindisi).

RETI: 52’ Zapata, 58’ Zielinski, 64’ Gosens, 71’ Muriel, 76’ autogol Gosens, 79’ Romero.

   
22/2/2021
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