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A Pasqua quasi un albero di Natale
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 14.04.2019)
Prova d’orchestra (valzer lento) del Napoli a Verona contro il Chievo in vista del retour-match con l’Arsenal, la “mission impossible” di giovedì prossimo e il sogno della remuntada dopo lo 0-2 di Londra.

Al Bentegodi s’è intravvisto qualche cambio di strategia di Ancelotti. Il Napoli, qual piuma al vento, ha mutato di modulo e di pensier. Il 4-4-2 è stato spesso un 4-3-3 (Callejon sulla linea dei mediani, in attacco Mertens, Milik e Insigne), a volte un 4-2-3-1 (Zielinski e Fabian Ruiz mediani, Callejon, Mertens, Insigne dietro Milik), a volte quasi l’albero di Natale che piace ad Ancelotti (4-3-2-1 con Callejon sulla linea dei mediani, Mertens e Insigne dietro Milik).

Il Napoli, malato inimmaginabile, è guarito? Ha vinto (3-1) condannando il Chievo alla retrocessione anticipata. Ha giocato tenendo basso il ritmo per conservare energie contro l’Arsenal. Due gol li ha segnati Koulibaly (16’ e 81’, la sua prima “doppietta”), uno Milik (64’).

Se era una prova d’orchestra per il match contro gli inglesi si sarebbero voluti vedere più gol. Il Napoli schierava tutta la sua forza offensiva, la goleada sarebbe stata incoraggiante. Comunque le conclusioni sono state 12 a 4 (nello specchio 5 a 4). Sorrentino ha sventato le migliori conclusioni di Callejon (72’) e Mertens (87’).

Poiché contro l’Arsenal non bisogna prendere gol, ha dato fastidio il colpo di testa finale di Cesar (su corner) che ha bucato la rete azzurra. Sono sette partite in cui il Napoli prende gol. Contro gli inglesi non andrebbe bene.

Il Chievo, più sconsolato che mai rispetto a precedenti esibizioni di maggiore nerbo, è stato un test poco attendibile. Ha subito in continuazione con rare fiammelle offensive. Ospina, impietrito sul gol, non ha dovuto fare una sola parata e si è concesso un audace pallonetto sul pressing di un avversario sotto porta.

Non è stato un Napoli brillante, né veemente. Si è risparmiato tenendo in controllo l’intero match. Poiché l’obiettivo è l’Arsenal, si è creduto di intravvedere alcune soluzioni di Ancelotti. Per esempio, Chiriches (che ha giocato una buona partita) potrebbe esserci contro gli inglesi per la maggiore propensione ad avviare il gioco rispetto a Maksimovic (ieri in panchina).

Contro i londinesi, il serbo potrebbe scivolare a terzino destro, come in molte partite di Champions, con Chiriches e Koulibaly centrali.

Un altro dettaglio. Ghoulam è apparso in buone condizioni ed è prezioso nel battere efficacemente i corner e i calci piazzati. Potrebbe giocare contro l’Arsenal.

Ma, forse, sono tutte fantasie del cronista. Se prova è stata a Verona per la remuntada contro gli inglesi, si potrebbe dedurne per giovedì sera una formazione con Meret; Maksimovic, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Fabian Ruiz; Callejon, Mertens, Insigne; Milik. Un 4-2-3-1 di grande coraggio e decisamente originale. Potrebbe spiazzare gli inglesi.

Vincendo a Verona, il Napoli ha rinviato lo scudetto anticipato della Juventus, ha consolidato il secondo posto e, come s’è detto, ha spedito il Chievo in B.

La partita ha avuto poca storia contro un avversario depresso. Il Napoli è andato subito al tiro (5’ Zielinski e 10’ Mertens, conclusioni alte) e il vantaggio è arrivato subito col colpo di testa di Koulibaly sul corner battuto da Mertens (16’). Partita morta e sepolta.

Con un colpo di testa sulla punizione di Insigne, ha fallito il gol Chiriches, palla fuori davanti alla porta di Sorrentino invitante (24’).

Qualche giocata del “gioiellino” Vignato (19 anni), qualche affondo sulla destra di Depaoli ed Hetemaj senza mai arrivare ad Ospina e il Chievo si illanguidiva sotto un cielo che prometteva pioggia e l’ha mandata giù nel finale.

Il Napoli ha fatto girare palla senza dannarsi nella corsa, cercando raramente la profondità. Contro l’Arsenal dovrà essere più perentorio puntando l’area degli inglesi.

Nella ripresa, Milik sull’assist di Zielinski, dopo un bel duetto fra Zizì e Mertens, ha infilato il raddoppio con un bel tiro basso radente il palo (64’). Il Chievo assisteva. Come s’è detto, Sorrentino volava due volte a sventare le conclusioni più incisive di Callejon e Mertens.

Intanto, su corner, Koulibaly scaraventava in gol il pallone respinto da Sorrentino ed era il placido 3-0, sporcato dalla rete di Cesar al 90’.

Ancelotti ha dato respiro ad Insigne (67’ entrava Allan), a Fabian Ruiz (73’ Younes, come al solito vivace) e a Callejon (80’ Verdi).

Per non sprecare energie, la squadra ha giocato sotto ritmo e non si sa esattamente in quale condizione di salute sia. Giovedì sera, ci vorrà un Napoli grintoso e determinato. Soprattutto, meno giro-palla (66% di possesso contro il Chievo) e più verticalizzazioni, più palloni per Milik.

L’Arsenal giocherà stasera sul campo del Watford una partita alla ricerca dell’inserimento nei primi quattro posti-Champions della Premier. Con due partite in meno, i gunners sono sesti, un punto dietro il Manchester United, tre sotto il Chelsea (quarto), quattro dietro il Tottenham, in fuga Liverpool e Manchester City ai primi due posti.

PAREGGI – Il Chievo è stato una delle quattro squadre che hanno strappato un pareggio (0-0) al San Paolo con Torino (0-0), Genoa (1-1) e Roma (1-1). In trasferta il Napoli ha pareggiato con Sassuolo (1-1), Fiorentina (0-0) e Milan (0-0).

BESTIA NERA – Diciassettesimo campionato in serie A del Chievo. La squadra veronese ha debuttato nella massima divisione nel 2001-02 mentre il Napoli era in serie B.
Il primo confronto fra Napoli e Chievo fu giocato nel campionato cadetti 1998-99. Il Napoli vinse a Verona 2-0 con i gol di Turrini e Scapolo.
In serie A, dal 2008-09, undici sono state le partite del Napoli sul campo del Chievo con 6 vittorie, un pareggio, 4 sconfitte.
All’inizio, la squadra veronese fu la “bestia nera” del Napoli con le quattro vittorie nelle prime cinque stagioni. Due a uno del Chievo sul Napoli di Reja con due rigori di Marcolini (2008-09).
Due a zero (Moscardelli e Sardo) sul Napoli di Mazzarri che perse a Verona anche nei due campionati successivi: 1-0 (Moscardelli) nel 2011-12 e 2-0 (Dramé e Thereau) nel 2012-13.
Il Chievo fu soprattutto la “bestia nera” di Mazzarri. Successivamente Benitez ha vinto a Verona 4-2 e 2-1; Sarri 1-0, 3-1 e 0-0.

QUARANT’ANNI – Stefano Sorrentino, 40 anni, di Cava de’ Tirreni, è al ventunesimo campionato (13 in serie A): 635 partite. Ha giocato due volte all’estero: 2005-06 con l’Aek di Atene (50 partite, 48 gol incassati) e 2007-08 col Recreativo Huelva nella Liga spagnola (38 partite, 60 gol incassati). È stato al Chievo la prima volta dal 2008 a gennaio 2013. È tornato alla squadra veronese nel 2016. Il portiere più anziano ad avere giocato in serie A è Marco Ballotta tra i pali della Lazio a 44 anni nella sua ultima stagione (2007-08).

IL GIOIELLINO – Emanuel Vignato, 19 anni, 1,75, padre italiano e madre brasiliana, nato a Negrar (Verona), è la grande promessa del Chievo, centrocampista di grande tecnica e visione di gioco. La Juventus ha già messo gli occhi su di lui, costo del cartellino 5 milioni ma si prevede in ascesa. Pare se ne sia interessato anche il Napoli. Vignato ha esordito in serie a il 20 maggio 2017 a 16 anni, 8 mesi e 26 giorni. Quattro presenze in questa stagione.

IL VECIO – L’attaccante aostano Sergio Pellissier non demorde. In campo a 40 anni. Ieri è rimasto in panchina. Dopo avere giocato nel Torino, nel Varese e nella Spal, si è legato al Chievo dal 2002: diciassette campionati, 512 partite, 139 gol.

L’EX – Emanuele Giaccherini, toscano di Talla (Arezzo), continua a sgambettare sui campi a 34 anni. In carriera, 381 partite e 65 gol. Due stagioni nella Juventus. Nel Napoli (da giugno 2016 a gennaio 2018) due gol in 24 partite, poi la cessione al Chievo.

CHIEVO-NAPOLI 1-3 (0-1)

NAPOLI (4-4-2): Ospina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Callejon (80’ Verdi), Zielinski, Fabian Ruiz (73’ Younes), Insigne (67’ Allan); Mertens, Milik.

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Cesar, Andreolli, Barba; Hetemaj, Dioussé, Giaccherini; Vignato (67’ Leris); Meggiorini (73’ Grubac), Stepinski (80’ Kiyine).

ARBITRO: La Penna (Roma).

RETI: 16’ Koulibaly, 64’ Milik, 81’ Koulibaly, 90’ Cesar.

SERIE A – 32ª GIORNATA
Spal-Juventus 2-1, Roma-Udinese 1-0, Milan-Lazio 1-0, Torino-Cagliari 1-1, Fiorentina-Bologna 0-0, Sampdoria-Genoa 2-0, Sassuolo-Parma 0-0, Chievo-Napoli 1-3, Frosinone-Inter 1-3.
Lunedì 15: Atalanta-Empoli.

CLASSIFICA
Juventus 84; Napoli 67; Inter 60; Milan 55; Roma 54; Atalanta 52; Torino 50; Lazio 49; Sampdoria 48; Fiorentina 40; Cagliari e Sassuolo 37; Parma e Spal 35; Genoa 34; Udinese 32; Bologna 31; Empoli 28; Frosinone 23; Chievo 11.
*Lazio e Udinese una partita in meno.

PROSSIMO TURNO

Sabato 20 aprile: Parma-Milan, Bologna-Sampdoria, Cagliari-Frosinone, Empoli-Spal, Genoa-Torino, Lazio-Chievo, Udinese-Sassuolo, Juventus-Fiorentina, Inter-Roma
Lunedì 22: Napoli-Atalanta.

EUROPA LEAGUE
Quarti di finale (ritorno giovedì 18)

Napoli-Arsenal (andata 0-2)
Eintracht Francoforte-Benfica (2-4)
Valencia-Villarreal (3-1)
Chelsea-Slavia Praga (1-0)


14/4/2019
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