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La porta è aperta: ci sarà Areola?
Giaguari e gatti volanti tra i pali azzurri
di Mino Rossi (da: Roma del 18.06.2018)
Reina è partito, Perin è perduto, Meret è troppo giovane, Allison (il migliore in circolazione) costa troppo, Handanovic non lascia l‘Inter.

La porta è vuota. Il Napoli barcolla fra Rui Patricio (30 anni) e Leno (26). Piace anche Areola del Psg.

Il portiere portoghese dello Sporting Lisbona costa 20 milioni, ma sembra destinato al Wolverhampton rientrato in Premier dopo sei anni. Patricio giocherà il Mondiale 2018 in Russia.

Bernd Leno, il portiere tedesco del Bayer Leverkusen, sembra l’obiettivo del Napoli. Ha una clausola rescissoria di 28 milioni. Lo vuole anche il Liverpool.

Escluso dal prossimo Mondiale. Il Bayer lo prese dallo Stoccarda nel 2011 per 8 milioni. Col Leverkusen, Leno ha giocato 233 partite in Bundesliga incassando 270 gol.

Salvatore Sirigu (31 anni: 421 gol incassati in 368 partite), che ha giocato nel Paris Saint Germain allenato da Ancelotti, ha detto no rinnovando la permanenza nel Torino. Ma l’aveva chiamato qualcuno? Lo voleva Ancelotti?

Intanto, spunta una stella da oriente. È Andrij Lunin, 19 anni, 1,91, portiere esplosivo nel giro della nazionale ucraina. Ha giocato nel Dnipro (22 gol in 22 partite), attualmente allo Zorja (25 gol in 2 partite) con sei presenze in Europa League.

TRE PIONIERI
Il primo portiere della storia del Napoli è stato il milanese Vittorio Pelvi (1926-27). In tre campionati, i primi due da titolare, Pelvi giocò 34 partite incassando 111 gol.
Nel primo campionato, incassò 9 gol dall’Ambrosiana e 8 dalla Juventus.
Nel secondo campionato (1927-28) fu umiliato a Torino dall’11-0 della squadra granata. Quattro volte rimase imbattuto.
Componevano la difesa di quel Napoli Innocenti I, Pirandello, Innocenti II, Ghisi e Zoccola.

Armando Favi fu il portiere di riserva in quei tre anni: giocò 10 partite e incassò 27 gol, due volte imbattuto.

L’emiliano Archimede Valeriani fu il titolare nel campionato 1928-29: 24 volta in porta, 42 gol incassati, sei volte imbattuto.

57 PORTIERI
Sono 57 i portieri nella storia del Napoli dall’istituzione della serie A (1929-30). Quindici sono stati i maggiori protagonisti, 42 gli altri.

Antonio Marietti (34 partite) e Vittorio Alfieri di Cava de’ Tirreni (4) sono stati le riserve di Cavanna.

Vittorio Mosele (53 partite), Silvano Pipan (7), Eribero Braglia (10) e Giacomo Blason (30) si sono avvicendati negli anni in cui era titolare Arnaldo Sentimenti di cui prese poi il posto Sergio Chellini (121 partite) che ebbe come riserva Francesco Mazzetti (una partita).

Sergio Morselli (una partita) e Biagio Dreossi (2) sono stati le riserve di Casari. Brenno Fontanesi (15 partite) il rincalzo di Bugatti. Walter Pontel ha giocato 82 partite.

Pacifico Cuman è stato il secondo di Pontel con 28 partite (poi titolare in 21 gare nel campionato 1962-63) insieme a Pellegrino Piscitelli (2), casertano di Santa Maria a Vico.

Massimo Mattolini (29 partite) fu il portiere scelto da Gianni Di Marzio per il Napoli 1977-78.

Nei suoi cinque campionati col Napoli, Dino Zoff lasciò appena 7 partite a Marcello Trevisan. Riserve di Pietro Carmignani sono stati Aldo Nardin (una partita) e Nevio Favaro (7).

Negli anni di Luciano Castellini, le riserve sono state Pasquale Fiore (8 partite) e Raffaele Ceriello (una partita) di Sant’Anastasia.

Raffaele di Fusco (33 partite), casertano di Riardo, è stato il secondo di Castellini, Garella, Giuliani e Taglialatela. Gianni Marco Sansonetti giocò 3 partite negli anni di Giovanni Galli.

Altri portieri azzurri: Luca Mondini (24 partite), il napoletano Ferdinando Coppola (22), Alessio Bandieri (22), Francesco Mancini (82), Alberto Fontana (14), Emanuele Manitta (49), Raffaele Gragnaniello (3) di Nocera Inferiore, Marco Storari (4), Pierluigi Brivio (5), Emanuele Belardi (16), Matteo Gianello (45), il belga Olivier Renard (2), l’argentino Nicolàs Navarro (22), Luca Bucci (1), Antonio Rosati (5), Roberto Colombo (1), lo spagnolo Toni Doblas (2), il brasiliano Rafael Cabral Barbosa (32), l’argentino Mariano Andujar (15). Luigi Sepe di Torre del Greco ha giocato due partite nel Napoli.

IL GIAGUARO
Luciano Castellini, milanese, visse a Napoli una seconda giovinezza. Giunse a 33 anni nel 1978 e, in sette campionati, giocò 201 partite col record di 98 gare senza prendere gol.

Smise a 40 anni. Era stato campione d’Italia nel 1976 col Torino di Pulici e Graziani. In maglia azzurra rimase imbattuto per 531 minuti in cinque partite (4 vittorie, un pareggio) nel campionato 1980-81.

Nella stagione successiva rimase imbattuto al San Paolo per 763 minuti in otto partite (4 vittorie, 4 pareggi). Portava le ginocchiere e i pantaloncini imbottiti di gommapiuma. Portiere d’azzardo, protagonista di parate volanti e spettacolari, di uscite fulminee e coraggiose sui piedi degli avversari. Fu definito “giaguaro”.

IL VOMERESE
Arnaldo Sentimenti, modenese, secondo dei cinque fratelli calciatori di Bomporto, trascorse a Napoli tutta la sua vita. Abitava al Vomero, la collina dove visse per più di sessant’anni, dal 1934 al 1997.

Fu un portiere pararigori. Ne parò a Bernardini e a Piola. Nel 1941-42 parò sei rigori di fila, serie interrotta da un memorabile episodio.

Al Vomero arrivò il Modena, in porta Lucidio Sentimenti, il quarto dei fratelli. Il Napoli passò in vantaggio, poi l’arbitro assegnò un rigore ai modenesi.

Nessuno voleva batterlo temendo le “magie” di Sentimenti II. Allora si presentò suo fratello Lucidio, di sei anni più giovane, specialista dal dischetto, e fece gol.

Sposò una napoletana ed ebbe due figlie, Maria Rosaria e Luciana. È stato uno dei giocatori più amati della storia del Napoli. In 12 campionato, dal 1934 al 1948, giocò 226 partite incassando 278 gol, imbattuto in 72 gare.

IL PIRATA
Morgan De Sanctis, abruzzese di Guardiagrele, portiere al Siviglia e al Galatasaray prima di rientrare in Italia per vestire la maglia del Napoli nel 2009.

Nelle prime due stagioni Morgan non saltò neanche una partita. Nel primo anno, rimase imbattuto per 548 minuti in sei partite (4 vittorie, 2 pareggi).

Nel campionato successivo segnò il record assoluto di imbattibilità casalinga fra i portieri del Napoli con 799 minuti (6 vittorie, 2 pareggi), superando Castellini che al San Paolo era rimasto imbattuto per 763 minuti.

IL PRIMO N. 1
Giuseppe Cavanna, vercellese del 1905, zio di Piola per parte materna, giocò tutta la sua carriera nel Napoli dal 1929 al 1935. Fu il primo “giaguaro”, nomignolo che gli dettero i tifosi napoletani.

Spesso giocava con una coppola in testa. In sette campionati, 152 partite incassando 169 gol, 47 volte imbattuto.

NEMBO KID
Dino Zoff prese il posto di Bandoni nello scambio dei portieri tra Napoli e Mantova. Goriziano di Mariano del Friuli, classe 1942, Zoff giunse al Napoli nel 1967.

In cinque campionati saltò nove partite, sette nell’ultima stagione per infortunio. Si fermò a metà marzo 1972 quando, in allenamento, mise il piede in una buca. Frattura del perone, 40 giorni di gesso.

La sua virtù era il piazzamento. Mai spettacolare, sempre essenziale, grande personalità. Giocò 141 partite incassando 112 gol.

Nel campionato 1970-71 rimase imbattuto dalla prima giornata per 590 minuti, record assoluto di imbattibilità nella storia del Napoli.

Nel 1972 fu ceduto alla Juventus per 320 milioni più Carmignani.

IL GATTO
Ottavio Bugatti, milanese di Lentate sul Seveso, lanciato dalla Spal, venne nel 1953 prendendo il posto di Casari per rimanere nel Napoli otto campionati: 255 partite, 71 volte imbattuto.

Cominciò in maglia azzurra a 25 anni. Si presentò a Monzeglio in pantaloncini e camiciola nera aperta sul petto, su una spider color amaranto con qualche bottiglia di cognac a bordo, e il severo allenatore gli fece una sfuriata memorabile.

Da Lauro fu accolto con una battuta crudele: “Sono sicuro che Jeppson segnerà tanti gol da rimediare a quelli che prenderà questo Bugatti”.

Premio Combi quale miglior portiere italiano, ricevette il trofeo a Torino il 24 novembre 1957 prima della partita con la Juve in cui, pur febbricitante, fu protagonista assoluto (il Napoli vinse 3-1).

GARELLIK
Claudio Garella, torinese, portiere del primo scudetto, giunse al Napoli dal Verona nel 1985. Parava con tutte le parti del corpo incorrendo in qualche “garellata”.

Rimasero famosi un suo intervento col sedere e uno in rovesciata per salvare la porta. Di stile scomposto, ma concreto, fu soprannominato Garellik.

Fu liquidato con Bagni, Ferrario e Giordano dopo la “congiura” contro Ottavio Bianchi. Tre stagioni in azzurro, 87 partite, 41 volte imbattuto.

MANI DI FATA
Pietro Carmignani, detto Gedeone, giocò nel Napoli cinque campionati, 144 presenze, 61 volte imbattuto. Lo chiamavano “mani di fata” per la presa difettosa. Moglie napoletana e figlia nata a Napoli.

IL PARRUCCHINO
La leggenda vuole che Claudio Bandoni, lucchese di Ponte a Moiano, classe 1939, giocasse col parrucchino. Tre campionati nel Napoli, dal ’64 al ’67, senza saltare una partita.

Vantò un ruolino magnifico: 106 gare, imbattuto 58 volte. Nella stagione ’64-’65 in serie B non subì gol in sette partite consecutive. Fu il portiere della promozione in serie A e di due campionati nella massima serie.

IL LATO B
Giuseppe Casari, bergamasco, portiere alle Olimpiadi del ’48, arrivò al Napoli nel 1950, a 28 anni. Giocò tre campionati, saltando una sola partita a stagione: 107 presenze.

Rimase imbattuto in 34 gare. Memorabile una parata col sedere, al Vomero, che impedì a Praest di segnare il 3-0 per la Juve favorendo la rimonta del Napoli (3-2). Lo chiamavano “il gigante buono”.

L’INDOSSATORE
Giuliano Giuliani, romano, uno dei portieri italiani meno battuti, imitò Garella trasferendosi dal Verona al Napoli e, come era successo a Garella, col Napoli vinse lo scudetto alla sua seconda stagione (’89-’90).

Vinse anche la Coppa Uefa 1989. Giocò due campionati: 64 partite. Saltò solo quattro gare, sostituito da Di Fusco. Diplomato geometra, arrivò a Napoli nel 1988. Aveva trent’anni.

Era un uomo elegante, appassionato di moda, sposato a un’avvenente ragazza, Raffaella Del Rosario. La sua partita più bella fu a Lipsia, in Coppa Uefa, contro il Locomotive (1-1).

Contro la Fiorentina (2-0) fece un assist memorabile a Careca: con un rinvio lungo e preciso raggiunse il brasiliano che scattò sulla sinistra e andò a segnare il raddoppio azzurro.

Disegnava capi d’abbigliamento sportivo. Lasciato il calcio, ed entrato nel mondo della moda, fu arrestato per uso di cocaina e subito scagionato e rilasciato.

Colpito dall’Aids, morì a 38 anni dopo il ricovero nel reparto malattie infettive dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.

L’ACCIUGA
Giovanni Galli, pisano, longilineo (1,87), portiere di lungo corso, con sublimi trascorsi alla Fiorentina e al Milan, arrivò a Napoli, dal club rossonero, nel 1990, a 32 anni. C’era ancora Maradona.

Faceva del piazzamento la sua arma migliore, freddo e paziente tra i pali. Rimase tre anni nel Napoli, giocando 98 partite, 31 volte imbattuto. In panchina fremeva Tagliatatela che divenne titolare con la cessione di Galli al Torino nel 1993.

BATMAN
Giuseppe Tagliatela, ischitano, debuttò nel Napoli a 21 anni, tre partite nella stagione ’90-’91, lanciato da Bigon. Poi a Palermo e a Bari a “farsi le ossa”.

Quindi, stagione 1993-94, portiere titolare azzurro, a 24 anni, con Marcello Lippi allenatore. Sette stagioni nel Napoli, 177 partite, 52 volte imbattuto. Volava tra i pali e fu chiamato Batman.

Giocò due stagioni esaltanti, poi, confuso nel declino della squadra, il suo rendimento calò. Nell’ultimo anno col Napoli giocò meno di mezzo campionato in B lasciando il posto a Mondini. Finì alla Fiorentina.

LO STABIESE
Un altro portiere di casa è stato Gennaro Iezzo, stabiese, con 104 presenze, 49 volte imbattuto. Rinunciò alla serie A per giocare nel Napoli (in serie C).

Nel 2005-06, protagonista della promozione in serie B con appena 18 gol subìti in 32 partite. In B contribuì a fare della difesa azzurra la meno battuta.

Quell’anno incassò 25 gol in 39 partite, secondo miglior portiere della serie B dopo Buffon (21 gol in 37 partite). La Juve era stata retrocessa in B per le sentenze di calciopoli.

IL MADRILENO
José Manuel Reina, figlio di Miguel Reina, a sua volta portiere dell’Atletico Madrid, è stato l’ultimo estremo guardiano della porta azzurra, un gigante buono, voluminoso (92 chili) ed entusiasta, di grande presenza scenica, un leader tra i pali.

Quattro campionati col Napoli, 141 partite, 55 volte imbattuto. Nella prima stagione, alla quarta giornata, in Milan-Napoli (1-2) fu il primo portiere a parare un rigore a Balotelli che ne aveva segnato 21 su 21.

18/6/2018
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