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Cultura
Jazz, Michela Sabia al Posillipo
di Adriano Cisternino
Ultimi appuntamenti di stagione col jazz al Circolo Posillipo. Giovedì 23 giugno tocca a Michela Sabia, vocalista dall'ampio repertorio, tenere la scena sul palco del salone rossoverde, sostenuta da Giulio Martino (sax), Francesco Marziani (pianoforte), Marco e Tilla (contrabbasso) e Elio Coppola (batteria).

Nata a Venosa, Michela Sabia è figlia d'arte. Padre cantante, è cresciuta ascoltando dischi di Frank Sinatra.
Grande fan di Billie Holiday (“mi ha rapito da sempre, mi ha ispirata”), cui ha dedicato un concerto che ha portato in giro per l'Italia (anche a Napoli) nel centenario della nascita (2015).
Ha collaborato a lungo con Scott Hamilton, sassofonista di fama mondiale, Thomas Kirkpatrick, trombettista cresciuto con la benedizione di Chet Baker, e Stjepko Gut, altra tromba di statura internazionale.

Voce limpida dal mood intenso, Sabia sa dare un'impronta personale e seducente anche a brani passati alla storia con le voci di mostri sacri del jazz: “Standard della tradizione, jazz classico, insomma, nella mia scaletta della serata”.

E' riuscita a far suo il linguaggio del jazz, ha detto di lei Lino Patruno, e già questo vale da certificato di garanzia firmato da uno dei padri del jazz italiano. Tanto swing nella voce, affronta con raffinata disinvoltura i grandi classici, soprattutto nelle ballad esprime tutto il suo talento.

In vista della serata al Posillipo sta preparando anche qualche pezzo del repertorio classico napoletano: “Mi sto esercitando sulla pronuncia - confida - e spero che il pubblico mi perdoni qualche inevitabile imperfezione... Ma non potevo ignorare la canzone napoletana, patrimonio mondiale della nostra cultura. Il grande Sonny Rollins a Umbria Jazz inserì due canzoni napoletane nella sua introduzione. E poi io sono una donna del sud...”.

Special guest della serata sarà Giulio Martino, napoletano, classe '61, sassofonista che il jazz oltre a suonarlo ama anche raccontarlo attraverso aneddoti e storie. E le storie legate ai grandi personaggi del jazz sono tante e spesso tutt'altro che banali.

Non è un caso, dunque, che il sassofonista napoletano abbia dedicato un disco a Pannonica, la celebre nobildonna americana che trascorse la vita aiutando tantissimi jazzisti in difficoltà, a cominciare da Thelonious Monk, Charlie Parker e tanti altri.

Francesco Marziani, napoletano, classe 1980, è ritenuto uno dei più geniali giovani pianisti del panorama jazzistico italiano (Premio Massimo Urbani 2008), pur essendosi dedicato al jazz quasi per caso (è laureato in giurisprudenza). Marco de Tilla (contrabbasso) ed Elio Coppola (batteria) garantiscono una sezione ritmica compatta e di grande efficacia.

Appuntamento dunque a giovedì 23, info e prenotazioni al 338 5669770.
16/6/2022
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