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Calcio
La notte di san Lorenzo
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 22.10.2021)
Il Napoli rientra in corsa nell'Europa League battendo seccamente il Legia Varsavia (3-0 al Maradona). La sorpresa polacca del girone si sgonfia.

È stata la notte di san Lorenzo Insigne. Gol apri-partita e assist per il raddoppio di Osimhen. Completava il punteggio Politano.

È successo tutto nell'ultimo quarto d'ora quando il Legia, avendo tenuto in scacco gli azzurri inchiodandoli sullo 0-0, ha creduto di fare il colpaccio inserendo due attaccanti (71' Kastrati per il centrocampista Luquinhas e Emreli per la mezza punta Muci). Kastrati colpiva l'esterno del palo (75'), ma era l'inutile squillo dei polacchi.

Subito dopo, il Napoli si prendeva la partita. Battuta al volo, di destro e di controbalzo, di Insigne sul cross di Politano e la partita era sbloccata (76'). Auentica prodezza. Intanto, era entrato Osimhen per Lozano (57') e gli attacchi del Napoli avevano preso più consistenza. La difesa del Legia andava in affanno.

In quattro minuti arrivava il raddoppio di Osimhen (80') sull'invito di Insigne. Il nigeriano infilava da destra nell'angolinio opposto. Non c'era più partita. Arrivava il condimento di Politano (94') su azione personale, la sua solita conversione da destra verso il centro e la battuta vincente dal limite.

Il Napoli ha faticato a vincere, ma, sbloccato il risultato, è tornato brillante. Il dominio azzurro è stato assoluto: 67 per cento di possesso-palla, 29 tiri a 8 (10-0 nello specchio della porta), una valanga di corner (18-2). Il portiere del Legia ha compiuto almeno quattro parate eccellenti.

Il Legia sperava di portar via un pareggio e si disponeva con un 5-4-1 di completa difesa. A centrocampo non aveva dei veri incontristi, nè giocatori di fisico, ma fini palleggiatori (tre portoghesi: Josué, Martins, Lopez; e un brasiliano, Luquinhas) che facevano intensità negli ultimi venti metri e cercavano di non buttarer via la palla, ma di giocarla sperando di innestare il contropiede.

La tattica dei polacchi ha funzionato sino al finale in cui il Napoli s'è presa la partita. In vista del match di domenica contro la Roma all'Olimpico, Spalletti teneva in panchina alcuni titolarissimi (Osimhen e Fabian Ruiz su tutti).

Li ha poi inseriti quando la squadra non riusciva a segnare. Osimhen entrava per Lozano e Fabian Ruiz per Anguissa (57'). Il Napoli si faceva più concreto. Passava dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con Fabian e Demme in mediana e, dietro Osimhen, c'erano Mertens, Insigne ed Elmas.

Come s'è detto, l'entrata di Osimhen ha scosso il Napoli. I difensori polacchi sono andati in crisi. Ma la vittoria l'ha costruita Insigne.
Mertens era una delle sette novità di Spalletti con Meret, Manolas, Juan Jesus, Demme, Elmas, Lozano dal primo minuto. E Mertens è stato il protagonista della prima mezz'ora cercando una delle sue prodezze (11' il portiere deviava in corner la palla fiondata sotto la traversa; 21' Dries sfiorava il palo; 28' dava a Lozano una palla che il messicano non sapeva trasformare in gol).

Spalletti ha sempre ragione, quando parla, quando allena e quando fa la formazione contro il Legia, in una partita da dentro o fuori l'Europa League, trattenendo Osimhen in panchina e rilanciando Dries Mertens, il cannoniere storico della storia del Napoli a spalla guarita (lussazione), il reuccio di Palazzo Donn'Anna, l'artigliero di grazia con 135 gol in maglia azzurra (27 nelle competizioni europee, altro record).

Si può vincere senza Osimhen? Si deve vincere senza Osimhen altrimenti se gli viene un raffreddore che cosa facciamo? E poiché, in gennaio, Osimhen (con Koulibaly e Anguissa) se ne andrà per la Coppa d'Africa, abituiamoci a vincere senza la gazzella nigeriana, proviamo con Mertens, proviamo con Petagna, proviamo anche con dio non si sa mai.

Spalletti, in questa partita coi polacchi da vincere assolutamente, esclude Osimhen e a noi sembra un rischio grosso. Meglio metterlo subito in campo, risolviamo la partita, poi lo richiamiamo risparmiandolo per il big-match con la Roma di domenica prossima all'Olimpico. Col Legia bisogna assolutamente fare bottino pieno. Nella seconda parte del girone di Europa League, il Napoli giocherà due volte fuori (Legia Varsavia e Spartak Mosca) e una sola volta in casa (Leicester). L'Europa è a forte rischio.

Niente. Spalletti esclude Osimhen, ci scandalizza, e il Napoli vince. In realtà, due volte il Napoli ha giocato senza Osimhen. A Marassi contro il Genoa obbligatoriamente per squalifica del nigeriano, con Insigne falso nove e Petagna negli ultimi cinque minuti che segnò il gol-vittoria del 2-1. Contro lo Spartak Mosca (Osimhen in campo solo nel secondo tempo) e il Napoli perse, complice anche l'espulsione di Mario Rui al 30'.

Ed eccoci senza Osimhen contro il Legia Varsavia tutto dietro la linea della palla. Una difesa danzante con giocatori dai piedi buoni. Una specie di Varsavia Beguine. Vediamo come va senza il nostro Vittorione l'Africano.

Va magnificamente bene, ma va ancora maglio quando Osimhen entra in campo. Sette novità nella squadra azzurra. Altre preoccupazioni. Ma non chiamatelo turn-over, minaccia Spalletti, sono tutti titolari e uno vale uno. Meret in porta. Manolas e Juan Jesus per la difesa a metà ritoccata. Demme ed Elmas (indisponibile Zielinski) per un centrocampo inedito. Lozano dal primo minuto, Mertens alla prima partita dall'inizio.

È andato tutto bene perché la qualità del Napoli, titolari e titolarissimi, è di alto livello e il gioco del Legia impallidisce contro gli azzurri. Il Legia non ha mai tirato in porta. È stato sempre sotto la pressione del Napoli. Con un po' più di cattiveria sotto porta, gli azzurri avrebbero potuto andare in vantaggio nel primo tempo.

Si è infortunato Manolas (71') ed entrava Petagna, autore di un paio di tiri a lato nel finale. Politano rilevava Mertens (71') e si mostrava più efficace di Lozano. Usciva Insigne all'81' per Rrahmani: Spalletti anche sul 2-0 non voleva sorprese.

Sorprese non ce ne sono state se si esclude la sorpresa dello 0-0 nel primo tempo. Ora si può pensare al campionato. Si andrà a Roma a cuor contento. La Roma, in Conference League, ha preso una batosta in Norvegia dal BodoGlimt (1-6). Mourinho ha pagato caro un profondo turn-over. Ma è anche vero che i norvegesi hanno polverizzato la Roma.

NAPOLI-LEGIA VARSAVIA 3-0 (0-0)

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Manolas (71' Petagna), Koulibaly, Juan Jesus. Anguissa (57' Fabian Ruiz), Demme, Elmas, Lozano (57' Osimhen), Mertens (71' Politano), Insigne (81' Rrahmani).

LEGIA (5-4-1): Miszta, Johansson, Jedrejwiczyk, Wietesta, Nawrocki, Mladenovic, Josué, Martins (77' Kharatin), Luquinhas (71' Kastrati), Lopes (59' Slisz), Muci (71' Emreli).

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna).

RETI: 76' Insigne, 80' Osimhen, 94' Politano.

EUROPA LEAGUE - GIRONE C
Napoli-Legia Varsavia 3-0
Spartak Mosca-Leicester 3-4

CLASSIFICA
6 punti Legia Varsavia (gol 2-3); 4 Napoli (7-5); 4 Leicester (6-6); 3 Spartak Mosca (6-7);
La prima passa agli ottavi. La seconda spareggia con una terza della Champions.
22/10/2021
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