Contatta napoli.com con skype

Calcio
Due schiaffi di Pirlo
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 21.01.2021)
Dopo Pechino e Doha, eccoci a Reggio Emilia per una Supercoppa autarchica fra Covid, dispiaceri, delusioni, riscatti, assenze, presenze e bla-bla-bla.

Prima di Napoli-Juventus è Gattuso-Pirlo, ragazzi insieme e campioni del mondo 2006 a Berlino, Pirlo-Gattuso il barba-triste e il barbone del sud, Gattuso-Pirlo il piede quadrato e il piede dolce, e gli scherzi, l’amicizia, spogliatoi e partite. Entrambi con tante storie e tante facce nella memoria.

Lasciamo Gabriella Ferri e usciamo da questo libro Cuore e vediamo come è andata. Guerra e pace, sopraggiunge Tolstoj se gli viene da pensare a Napoli-Juve. Anche delitto a Pechino e castigo a Doha, Dostoevskij ci perdoni.

E a Reggio Emilia? La malinconia della Juve che fu, il Napoli in altalena (bene-male-bene-male), pioggia e gelo. Gattuso ricorda che al Milan e in nazionale rifilava schiaffi camerateschi a Pirlo. “Eravamo Bud Spencer e Terence Hill”. A Reggio Emilia, è toccato a Gattuso prendere due schiaffi da Pirlo (Ronaldo 64’ e Morata 95’ firmano la vittoria bianconera).

Non è serata di giro-palla, tichi-toco e ammosciamenti vari. Il Napoli gioca palla lunga, le sventagliate di Koulibaly, i cambi-gioco profondi di Insigne.

Gli azzurri sono bene in partita. La Juve fa più pressione, ma ha un gioco confuso, mai lineare e il Napoli le chiude le linee di passaggio. Sono profondi i rientri difensivi di Insigne, che riduce la pericolosità di Cuadrado, e di Lozano sulla fascia dove non brilla Chiesa.

La Juve ha recuperato in extremis Cuadrado. Si sistema con un 4-4-2. McKennie il texano entra spesso in campo dalla destra. Arthur è più a protezione della difesa. Il Napoli si accende quando Insigne muove palla. Molto attenti a centrocampo Demme e Bakayoko.

Demme si alza per impedire ad Arthur (arretrato) di dare il via alla manovra bianconera. Bakayoko contiene Bentancur.  La Juve non sfonda. Muove palla, fa più possesso, ma non sfonda. Kulusevski non ha campo, pressato da Koulibaly. Cristiano Ronaldo, nel primo tempo, sgancia due soli tiri, fuori bersaglio.

La Supercoppa si risolve nella ripresa. Il Napoli punta sulle ripartenze. È veloce. La Juve deve rimediare arretrando. Nel primo tempo non c’è un solo tiro della Juve nella porta di Ospina. Brilla, invece, la palla-gol di Lozano (29’), colpo di testa in tuffo che Szczesny sventa. È l’unico tiro della prima parte della gara. Il Napoli sarebbe potuto andare in vantaggio. Szczesny ha salvato la Juve.

Gattuso recupera Petagna che fa più gioco difensivo pressando i centrali della Juve e rientrando a centrocampo. Il Napoli del primo tempo è compatto. Nessun solista della Juventus (Ronaldo, Chiesa, Kulusevski) riesce ad emergere. Il Napoli chiude bene. Partita in grande equilibrio.

La Juve di Pirlo non è la solita razza padrona. Si vede che è in difficoltà. Non ha un gran gioco corale e punta sulle invenzioni dei solisti. Quando difende, il Napoli non è mai in affanno. Impedisce alla Juve i cross per Ronaldo.

Mario Rui comincia con troppi passaggi all’indietro, ma poi si riprende. Manolas controlla Ronaldo, Di Lorenzo è sul sentiero di Chiesa. C’è Mancini in tribuna e Insigne si sente sollecitato dalla presenza del commissario tecnico della nazionale.

La Juve chiude il primo con una leggera superiorità nel possesso-palla (54%). Sul piano tattico, Gattuso sta bloccando la squadra bianconera. C’è più Insigne che Ronaldo. Alcuni spunti di Zielinski sconvolgono la difesa bianconera. Il ritmo non è esaltante. Pirlo inserisce Bernardeschi per Chiesa nella ripresa e ne viene subito ripagato con la prima conclusione in porta della Juve, proprio con Bernardeschi a pochi passi dalla porta e Ospina salva sulla linea con difficoltà.

La Juve sembra volere accelerare, velocizza l’attacco, si piazza nella metà campo del Napoli che regge, ma fatica a uscire in contropiede. Arthur gioca più avanti.

Brivido. Ronaldo anticipa l’uscita di Ospina, la porta è vuota, ma la conclusione del portoghese è a fondo campo. Nello scontro, resta a terra Ospina. Alla Juve manca una vera punta.

Ma ci pensa Ronaldo, in una difesa azzurra disattenta (rimpallo in area su Bakayoko che libera al tiro il portoghese), a portare in vantaggio la Juve (64’) che, nella ripresa, migliora a vista d’occhio chiudendo il Napoli negli ultimi trenta metri. Lozano non riesce mai a sfondare, Zielinski cala.

Gattuso deve correre ai ripari. C’è Elmas per Bakayoko (67’) e il Napoli accentua il 4-1-4-1. Ma tenta la rimonta, non si blocca in difesa. Entra Mertens per Petagna (72’). La Juventus però è in grande pressione offensiva. Insiste sulla destra con Cuadrado e McKennie. In difficoltà Mario Rui. E Insigne è stanco. Ronaldo, rilanciato dal gol, è più in partita (74’ ammonito per fallo su Di Lorenzo). La Juve prende a giocare a un tocco per sottrarsi al pressing del Napoli.

Mertens rimedia una brutta botta da McKennie nell’area della Juve. Rigore? L’arbitro va al Var. È rigore. Insigne spiazza Szczesny, ma batte fuori il penalty (79’). La Supercoppa se ne va.

Pirlo fa i suoi cambi: Morata per Kulusevski e Rabiot per Bentancur (82’). Gattuso risponde: Politano per Mario Rui e Llorente per Demme. Gattuso si gioca il tutto per tutto. Napoli super offensivo.

Ospina salva di piede su Cuadrado (contropiede Juve), poi è Szczesny a salvare miracolosamente di piede proteggendo il minimo vantaggio della Juve (94’) sull’incursione di Lozano. La Juve va al raddoppio in contropiede con Morata (95’). Finisce due a zero. Poca cosa. La Juventus si porta via la sua nona Supercoppa. Ah, il rigore fallito da Insigne!

IL NAPOLI
Prima vittoria azzurra nella Supercoppa italiana nel 1990. Al San Paolo: Napoli-Juventus 5-1 (8’ Silenzi,11’ Careca, 39’ Baggio, 44’ Crippa, 45’ Silenzi, 71’ Careca).
NAPOLI: Galli; Ferrara, Francini; Crippa (80’ Rizzitelli), Baroni, Corradini; De Napoli, Alemao, Careca, Maradona, Silenzi (70’ Mauro). Allenatore: Bigon.
JUVENTUS: Tacconi; Napoli, De Agostini; Galia, Bonetti (46’ De Marchi), Julio Cesar; Hassler (46’ Fortunato), Marocchi, Casiraghi, Baggio, Schillaci. Allenatore: Maifredi.
Nel 2012, Napoli sconfitto a Pechino dalla Juventus 2-4 nei tempi supplementari (27’ Cavani, 37’ Asamoah, 41’ Pandev, 74’ Vidal rigore, 97’ autogol Maggio, 102’ Vucinic.
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Paolo Cannavaro (62’ Fernandez), Britos; Maggio, Behrami, Inler (106’ Dossena), Hamsik (66’ Gargano), Zuniga; Pandev, Cavani. Allenatore: Mazzarri.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner (89’ Padoin), Marchisio, Pirlo, Vidal, Asamoah; Giovinco (116’ Giaccherini), Matri (46’ Vucinic). Allenatore: Conte.
Nel 2014, a Doha, soluzione ai rigori: 4-3 per il Napoli sulla Juventus dopo il 2-2 alla fine dei supplementari (5’ Tevez, 68’ Higuain, 107’ Tevez, 118’ Higuain).
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez (91’ Inler), Gargano; Callejon, de Guzman (106’ Jorginho), Hamsik (79’ Mertens); Higuain. Allenatore: Benitez.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner (79’ Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra;Pogba, Pirlo (66’ Pereyra), Marchisio; Vidal; Tevez, Llorente (106’ Morata). Allenatore: Allegri. RIGORI: Jorginho parato, Tevez palo, Ghoulam gol, Vidal gol, Albiol gol, Pogba gol, Inler gol, Marchisio gol, Mertens parato, Chiellini parato, Callejon parato, Pereyra alto; Koulibaly gol, Padoin parato.

ALBO D’ORO
La Juventus ha vinto 9 volte la Supercoppa italiana. Seguono: 7 Milan, 5 Lazio, 5 Inter, 2 Napoli, 2 Roma, 1 Fiorentina, 1 Sampdoria, 1 Parma. Ecco la sequenza: 1988 Milan; 1989 Inter, 1990 Napoli; 1991 Sampdoria; 1992, 1993, 1994 Milan; 1995 Juventus; 1996 Fiorentina; 1997 Juventus; 1998 Lazio; 1999 Parma; 2000 Lazio; 2001 Roma; 2002 e 2003 Juventus; 2004 Milan; 2005 e 2006 Inter; 2007 Roma; 2008 Inter; 2009 Lazio; 2010 Inter; 2011 Milan; 2012 e 2013 Juventus; 2014 Napoli; 2015 Juventus; 2016 Milan; 2017 Lazio; 2018 Juventus; 2019 Lazio; 2020 Juventus.

JUVENTUS-NAPOLI  2-0 (0-0)


NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (82’ Politano); Demme (82’ Llorente), Bakayoko (67’ Elmas); Lozano, Zielinski, Insigne; Petagna (72’ Mertens).

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; McKennie, Arthur, Bentancur (82’ Rabiot), Chiesa (46’ Bernardeschi); Kulusevski (82’ Morata), Ronaldo.

ARBITRO: Valeri (Roma).

RETI: 64’ Ronaldo, 95’ Morata.
21/1/2021
RICERCA ARTICOLI