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Cultura
Serio-Hengeller, jazz e tradizione
di Adriano Cisternino
Il jazz e la canzone napoletana, connubio ormai ampiamente collaudato dal tempo. Lo propose con ironia e con immediato successo già negli anni '50 Renato Carosone, di cui quest'anno ricordiamo i vent'anni dalla scomparsa dopo aver celebrato l'anno scorso i cent'anni dalla nascita. Lo rilanciò trent'anni dopo Pino Daniele che ci lasciò sei anni fa proprio in questi giorni. A lui piaceva 'o blues e tutt'e juorne aveva cantà.

Lorenzo Hengeller, il “giovanotto matto”, diretto discendente di Carosone e Luttazzi, ed Elisabetta Serio, raffinata pianista jazz a lungo al fianco di Pino Daniele, due pianoforti da tempo sodali di tastiere in concerti a quattro mani e parimenti innamorati della nuova canzone napoletana, hanno a lungo meditato e finalmente pubblicato un disco dai colori trasversali, sponsor Gigi D'Alessio, per la Sony.

Si chiama “Piano Napoli”, due anni di lavoro, un omaggio al nuovo blues newpolitano, realizzato con la collaborazione di amici-musicisti perfettamente calati nello spirito classico-moderno del disco.

Ecco dunque nove nuovi classici napoletani, nove autori, “nudi sotto la pioggia” di due pianoforti di opposto sapore jazz, quindi bene assortiti, jazzista ortodossa la leccese napoletanizzata Serio, un po' sopra le righe il carosoniano Hengeller.

Canzoni napoletane moderne di successo, cantate dagli stessi protagonisti ma rivisitate negli arrangiamenti e quindi diversamente rivestite.

Ecco allora sotto diversi abiti musicali le voci di Gigi D'Alessio in “Chiove”, Raiz in “Nanninella”, Peppe Servillo in “Primo amore”, Fabio Concato in “Canzone di Laura” (pezzo scritto nel '92 con Pino Daniele), Stefano Bollani che canta un napoletano perfetto in “Microchip”, Luché in “O’ Primmo Ammore”, Enzo Gragnaniello in “Senza voce”, Franco Ricciardi in “Uommene” (alla fisarmonica Gigi D’Alessio) e la raspante ugola di Pietra Montecorvino in “Sud”.

Il tutto con l'aggiunta di due brani inediti, l'intenso “April” di Elisabetta Serio e l'ironico “Mixed by Erry” di Lorenzo Hengeller.

La copertina disegnata da Daniela Boccadoro (disegnatrice delle copertine Sony) richiama in pieno lo spirito del disco e i protagonisti: due tasti di pianoforte, uno caratterizzato al femminile e l'altro al maschile.

Naturalmente il lockdown al momento ne impedisce una presentazione in formula classica, cioè col pubblico, ma resta il fermo proposito di promozionarlo in prima assoluta a Napoli, quasi certamente alla Feltrinelli di piazza dei Martiri.

6/1/2021
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