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Calcio
Un pareggio del Diavolo
di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 13.07.2020)
Due e due tra Napoli e Milan al San Paolo. Buon gioco, pochi lampi e un pareggio che scontenta le due squadre. Alla partitissima delle 21,45 Napoli e Milan chiedevano una vittoria di prestigio.

È una partita brutta assai, aveva detto Gattuso agli azzurri. Un Milan caricato a mille dopo i quattro gol alla Juventus e i tre alla Lazio, in serie positiva dopo lo stop per la pandemia, quattro vittorie e un pareggio. Una squadra in palla che insegue la Roma per conquistarsi un posto in Europa League. Brutta assai, ma il Napoli non starà a guardare.

E il Napoli prende la partita di slancio. Koulibaly (1,87) avvolge Ibrahimovic (1,95) nella sua ombra, poi è addirittura Mario Rui (1,68) a rubare una palla alta al gigante svedese, Fabian Ruiz è attivissimo sulla destra dove l’aspetta Kessie, brilla immediatamente la bella intesa fra Insigne e Mertens, Lobotka (al posto di Demme) sembra un po’ chiuso, Zielinski sprinta sulla sinistra dove lo affronta Bennacer, Callejon intralcia le proiezioni di Theo Hernandez, Di Lorenzo in controllo su Rebic, Maksimovic governa sul centro-destra.

Il Napoli rompe presto l’ordito tattico perché Mertens è irresistibile. Prima costringe Donnarumma a una paratissima (14’), dopo scodella una palla-gol a Callejon, ma ancora Donnarumma tiene in piedi il Milan (10’).

È brutta assai perché il Milan, distendendosi per la prima volta, va a segno con Theo Hernandez (20’) sfuggito a Callejon e con Di Lorenzo in ritardo. Aveva ragione Gattuso.

Ma il Napoli c’è, non si abbatte, riprende a giocare con molta convinzione, mette sotto il Milan, l’accerchia, lo costringe davanti alla sua area. Donnarumma, il ragazzone di Castellamare di Stabia (1,92), dopo le due gran parate, regala a Di Lorenzo il pareggio (34’) respingendo corto la punizione di Insigne.

Se il Napoli, dopo il gol del Milan, aveva ripreso a giocare di gran lena, il Milan, subito il pareggio, quasi si blocca, dà campo al Napoli, difende, non riparte più. Lo score del primo tempo segna un vantaggio schiacciante degli azzurri: 52% possesso-palla, ma soprattutto nove conclusioni (sette nello specchio) a una. Il Milan ha segnato con l’unico tiro del primo tempo!

Gattuso ripresenta Ospina in porta, ristabilisce con i rientri di Di Lorenzo e Koulibaly la linea difensiva titolare, preferisce Lobotka a Demme e punta sui tre piccoletti dell’attacco sarriano. Il Milan presenta più qualità perché Pioli schiera sia il brasiliano Paquetà che il turco Calhanoglu. Non ne ricava molto ed è un rischio perché il Milan perde in fase difensiva. Così, nella ripresa, Pioli inserisce il belga Saelamaekers al posto di Paquetà.

Il problema del Napoli è uno solo. Deve concretizzare di più. Inutile collezionare tiri se non scuotono la rete di Donnarumma. Il Milan rientra con uno spirito più aggressivo, viene avanti, cerca di sfruttare la torre Ibrahimovic per fare girare l’attacco. Nel Napoli deve migliorare il rendimento di Di Lorenzo e Callejon. E Lobotka deve venire fuori con maggiore personalità.

Non è brutta assai, ma il Napoli deve sudarsela. Ibra va alla conclusione, centrale, Ospina risponde senza difficoltà (46’). Il Napoli rallenta, cercando più la precisione che la velocità. Non è preciso Callejon che alza il tiro (52’).

Il Milan sembra più padrone del campo e il Napoli si abbassa. Fabian Ruiz e Zielinski devono prodigarsi nella fase passiva. Se il Napoli resta basso ci vorrebbe Lozano per le repliche a campo aperto.

Un momento. Il Napoli ha un lampo. Fabian apre su Callejon, pronto il cross basso dello spagnolo sul quale si avventa il falchetto Mertens per il gol del sorpasso (60’).

Si rifà Callejon e il Napoli risorge dopo avere subito troppo. E dà spettacolo, mentre si consuma lo scandalo della serata: Pioli sostituisce Ibrahimovic con Leao (61’). Ibra, il monumento che Ancelotti voleva al Napoli. Pioli inserisce anche Bonaventura per Calhanoglu. Vuole vincere.

Con il portoghese Leao e con Rebic, il Milan ha una maggiore chance offensiva. Gattuso correi ai ripari rinforzando gli argini: Demme per Lobotka ed Elmas per Fabian Ruiz (65’). Bisogna proteggere la vittoria di prestigio.

Il Milan attacca e acciuffa il pareggio su rigore con Kessie (72’ contrasto Maksimovic-Bonaventura). Torna brutta assai? Gattuso riarma l’attacco (74’): Milik per Mertens e Lozano per Insigne. Il pareggio scontenta entrambe le squadre. Senza più Ibra da controllare, Koulibaly fa da regista avanzato. Entra Politano per Callejon (84’).

Fuori Saelamaekers, rosso (87’), Milan in dieci negli ultimi otto minuti (4-4-1), recupero compreso. Opportunità azzurra, ma la punizione dal limite di Milik (fallo su Demme) fila altissima. Resta il pareggio.

Inutilmente il Napoli ha tirato di più: 14-4 le conclusioni azzurre, 9-4 nello specchio della porta.

PANCHINA BOLLENTE
Quattordici allenatori si sono avvicendati sulla panchina del Milan negli ultimi vent’anni. All’inizio Zaccheroni, Tassotti in tandem con Cesare Maldini, poi Di Gennaro con Terim. Gloriosa la conduzione di Ancelotti (2002-2009) con la conquista di uno scudetto, due Champions, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e due Supercoppe europee.
Quindi Leonardo, Allegri (uno scudetto e una Supercoppa italiana), Seedorf, Pippo Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella (una Supercoppa italiana), Gattuso (quinto posto l’anno scorso), quest’anno Giampaolo per sette giornate, quindi Pioli (11 vittorie, 8 pareggi, 6 sconfitte). Ed è in arrivo il tedesco Ralf Rangnick, 62 anni, che ha allenato solo in Germania (sei squadre, ultima panchina a Lipsia) con questo score: 603 partite, 290 vittorie, 138 pareggi, 175 sconfitte.

IBRA
Il tentacolare svedese di Malmoe, Zlatan Ibrahimovic, 1,95 per 95 chili, ancora protagonista a 39 anni, colonna portante per carisma e fisicità del Milan di Pioli. Giramondo, giocatore in nove squadre: Malmoe, Ajax, Juventus (nel 2004 lo prese per 16 milioni di euro), Inter (24,8 milioni), Barcellona (49 milioni), Milan (24 milioni), Paris Saint Germain (21 milioni), Manchester United (a costo zero), Los Angeles Galaxy, Milan.
Comprese le 116 partite in nazionale con 62 gol, Ibrahimovic ha giocato 917 partite segnando 542 gol (in Italia, 308 partite, 154 gol).
Le migliori stagioni nell’Inter (tre campionati: 117 partite, 66 gol) e nel Paris Saint Germain (quattro campionati: 180 partite, 156 gol). Al Milan è giunto in gennaio, contratto di sei mesi per 3,5 milioni più un bonus di 500mila euro se la squadra si qualificherà per l’Europa League.

ANNI OTTANTA
Napoli e Milan, il Napoli di Maradona e il Milan di Gullit, Van Basten e Rijkaard, protagonisti nella seconda metà degli anni Ottanta: due scudetti per gli azzurri, uno per il Milan. Nei sette anni di Maradona, 14 confronti in campionato alla pari: 5 vittorie del Napoli, 5 del Milan, 4 pareggi con predominio casalingo delle due squadre (4 vittorie, 2 pareggi, una sconfitta per il Napoli al San Paolo; 4 vittorie, 2 pareggi, una sconfitta per il Milan a San Siro).

MARADONA
Nei sette anni di Diego, 20 gol del Milan e 19 del Napoli nei 14 confronti diretti. Maradona cannoniere principe con 6 gol, Careca 4, Carnevale 3, Giordano 2, un gol Bagni, uno Francini. Per il Milan, 5 gol di Virdis, 3 di Gullit, 2 Donadoni, 2 Van Basten, un gol a testa Rijkaard, Maldini, Massaro, Di Bartolomei, Battistini. Una curiosità: Peppino Incocciati, il mini-bomber di Fiuggi, segnò nel Milan contro il Napoli (1985) e nel Napoli contro il Milan (1991).

NAPOLI-MILAN 2-2 (1-1)

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (65’ Elmas), Lobotka (65’ Demme), Zielinski; Callejon (84’ Politano), Mertens (74’ Milik), Insigne (74’ Lozano).

MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Bennacer, Kessie; Paquetà (46’ Saelamaekers espulso all’87’), Calhanoglu (61’ Bonaventura), Rebic; Ibrahimovic (61’ Leao).

ARBITRO: La Penna (Roma).

RETI: 20’ Theo Hernandez, 34’ Di Lorenzo, 60’ Mertens, 72’ Kessie rigore.

SERIE A – 32ª GIORNATA

Lazio-Sassuolo 1-2, Brescia-Roma 0-3, Juventus-Atalanta 2-2, Genoa-Spal 2-0, Cagliari-Lecce 0-0, Fiorentina-Verona 1-1, Parma-Bologna 2-2, Udinese-Sampdoria 1-3, Napoli-Milan 2-2. Lunedì: Inter-Torino.

CLASSIFICA
Juventus 76; Lazio 68; Atalanta 67; Inter 65; Roma 54; Napoli 52; Milan 50; Sassuolo 46; Verona 44; Bologna 42; Cagliari 41; Parma 40; Fiorentina 36; Sampdoria 35; Torino 34; Udinese 32; Genoa 30; Lecce 29; Brescia 21; Spal 19.

13/7/2020
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